Affinché
si possa condurre uno studio scevro di pregiudizi circa i vampiri è
innanzitutto necessario spazzare via dalla propria mente il concetto
che essi facciano parte di antiche superstizioni o che siano nati
dalla fantasia degli scrittori. I vampiri sono sempre esistiti ed
esistono tuttora. Già all'interno di necropoli preistoriche sono
stati rinvenuti cadaveri che recano delle pietre piantate nel corpo,
ciò fa supporre la credenza in quei popoli che taluni individui
potessero tornare dall'aldilà qualora non venissero uccisi secondo un
ben preciso rituale.
Che la tradizione dei vampiri tragga origine dalla vita del conte Vlad
Tepes (1430-1476), detto l'impalatore, a cui Stoker si sarebbe
ispirato per il suo romanzo, rappresenta quindi una grossolana falsità.
Su alcune iscrizioni tombali persiane risalenti al 2300 a.C. è
raffigurato un uomo che lotta contro un mostro intenzionato a
succhiargli il sangue.
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Disegno di Giuseppe Festino che
raffigura un Kiang-Si: nella tradizione cinese si tratta di un
cadavere marcescibile capace di succhiare in pochi secondi tutto
il sangue delle sue vittime. Per distruggerlo bisogna bruciarlo
insieme alla sua bara.
Fonte: Vampiri. Editrice Nord, Milano 1998 |
La
stessa tipologia di reperti compare già nel VII secolo a.C. anche in
Cina, Assiria, presso i Maya, gli Indiani, i Polinesiani ed anche
presso i discendenti dei Vichinghi. Le coincidenze tra le svariate
testimonianze di popolazioni così distanti e diverse tra loro per
cultura e credenze religiose dovrebbero far riflettere anche quegli
studiosi che di norma affrontano l'argomento negando l'esistenza
effettiva del fenomeno.
E' possibile studiare i vampiri solo se si posseggono le corrette
informazioni di matrice occulta riguardanti il corpo astrale e la vita
dell'individuo dopo la morte. Si noti per inciso che l'irlandese Bram
Stoker, occultista di una certa fama, era affiliato alla Golden Dawn
(tale affiliazione è segnalata ne "Il mattino dei maghi",
di Pauwels e Bergier), società esoterica di cui fecero parte molti
personaggi in vista del tempo tra cui ricordiamo il poeta simbolista
William Butler Yeats, il Gran Maestro Samuel Liddel Mathers (meglio
conosciuto come Mc Gregor Mathers), Arthur Machen, Thomas S. Elliot,
Algernon Blackwood, Rudyard Kipling... e il noto mago/occultista
Aleister Crowley.
Stoker possedeva dunque il genere di conoscenze indispensabili al fine
di trattare l'argomento in maniera più che mai scientifica. Compì
inoltre una meticolosa ricerca sulle leggende e le antiche tradizioni
popolari, e si ispirò infine alla figura del conte Vlad per ammantare
di nobiltà il suo personaggio.
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