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Satana
è Donna
Paul
Carter
Editore ERP Roma, Collana "I racconti di Dracula" prima serie,
n.30 Aprile 1962 - L. 150
- Pag. 120
- Copertina realizzata dal pittore Mario Caria - Roma
TRAMA
Scozia 1957.
Gordon Mc Glean sta viaggiando in treno nelle Highland scozzesi
per andare a prendere possesso della sua eredità: un castello
circondato da ettari di boschi, pascoli e bestiame, lasciatogli dal
defunto zio Douglas Mc Glean.
Gordon è un brillante giovane di 30 anni, ricco di esperienze
mondane, di viaggi, amori e di vita goliardica.
Durante il viaggio la sua mentalità solare ed edonista si scontra con
i panorami foschi dello Sutherland fatti di cupi laghi, di coste
frastagliate, brughiere e colline pietrose. Egli intende soggiornare
in questi posti solamente per una settimana e poi ripartire per Londra
dando l’ordine allo studio Sommer (che si è occupato della
successione) di vendere la tenuta.
A More Castle sono ad attenderlo Bennet l’intendente, Magnus
cameriere-autista, Thomas giardiniere tuttofare. Ci sono
anche due donne giovani: Catherine la cuoca, una rossa con il
viso pieno di efelidi; e la bella e altera Jane Gregson Maestra di
Casa verso la quale Gordon si dimostra subito pieno di ammirazione e
galanterie. La sua permanenza al castello si profila piacevole...
Invece durante la prima notte Gordon vive una terribile esperienza.
Svegliato di soprassalto da rumori e nitriti Gordon vede una donna
nuda con la faccia da teschio che attraversa a cavallo la sua stanza
da letto! La visione dura pochi secondi, ma è sufficiente a fargli
provare un tremendo spavento.
Tre giorni dopo Gordon durante una passeggiata nella brughiera,
mette in salvo una donna che stava per essere violentata da un
marinaio. Così conosce Moira Slim la locandiera delle Armi di
Sutherland, a Laxford Bridge, la quale gli accenna a un pericolo che
incombe a More Castle.
Arrivato a casa Gordon ascolta un dialogo di Magnus il cameriere con
Catherine la cuoca, e così apprende una oscura diceria sul passato di
suo zio: Diana, figlia di suo zio Douglas, morì lebbrosa al castello
poiché egli per avarizia rifiutò di curarla. Negli anni che
seguirono Douglas Mc Glean annegò nel whisky il suo rimorso, finché
una notte Diana, la lebbrosa, la dannata, la morta, ritornò per
vendicarsi....
Gordon tenta di ironizzare su questa terribile storia, però per
precauzione, decide di dormire nella camera degli ospiti....
Un pomeriggio con il cielo plumbeo Gordon cavalca fino a Laxford
Bridge, un paesino su un seno di mare, con alle spalle colline
dirupate e torbiere nerastre. Qui entra a Le Armi di Sutherland la
locanda di Moira Slim. La donna gli dà il benvenuto e lo consiglia di
gustare l’Haggins, il piccante piatto nazionale scozzese.
Il pomeriggio trascorre in allegria, anche se il cielo fuori
preannuncia la neve. Finché, un commensale il capitano Kenwood, un
vecchietto indiavolato con una furiosa barba rossogrigia, gli fa quasi
andare la pietanza di traverso, con i suoi discorsi sul
soprannaturale. “A More Castle ci sono i fantasmi, anzi c’è il
fantasma di Diana la lebbrosa. Voi abitate al castello, siete un Mc
Glean, dunque voi la avete vista?” gli chiede bruscamente il
capitano.
A questo punto Gordon non può mentire e ammette la visione avuta la
prima notte, anche se incolpa il whisky e la cattiva digestione.
Ma il capitano Kenwood è cocciuto e insiste: chi muore giovane o di
morte violenta porta con sé i desideri, le passioni che non ha potuto
soddisfare da vivo. Dunque ritorna! Per appagarle!!!
Al momento di congedarsi, il capitano Kenwood fa a Gordon una ultima
raccomandazione. Per tornare a More Castle prenda la strada per
Achfarry intorno alla foresta di Reay. Eviti di passare di sera vicino
ai ruderi dell’Abbazia di Laxford, infestata dagli spettri!
Ma sulla via del ritorno, nella sera prematura, una bufera di
neve investe Gordon a cavallo. Il giovane sbaglia strada e va a finire
proprio dentro all’Abbazia sconsacrata di Laxford.
E in quel luogo abbandonato, fatto di arcate, di lastre di pietra, di
tombe, fra il buio e il gelo, Gordon rivede Lei... Diana Mc Glean.
Bella, luminosa e nuda....
Quella notte iniziano le ricerche per ritrovare Gordon. Bennet, Thomas,
uno stalliere, il maggiore a riposo Duncan Mc Neill con cavalli e
torce a vento percorrono la brughiera e aggirano i lochs. Finalmente
ritrovano Gordon, svenuto, e lo riportano a More Castle.
Quando rinviene il giovane pronuncia un nome: Diana. Nei giorni
seguenti Gordon parla e si comporta come uno squilibrato.
Alcuni giorni dopo tre persone scompaiono dal castello: Gordon, Magnus
e Catherine.
Gordon non è impazzito, ma si finge pazzo per seguire le sue
ricerche. Dietro l’orologio a pendolo egli ha scoperto un passaggio
segreto e adesso con la pila sta percorrendo uno stretto cunicolo,
affondando nella melma. Ma laggiù qualcuno lo stordisce con una
randellata, lo lega, e lo imbavaglia.
Intanto accorrono al castello Bert Dunney, cameriere che era stato a
casa ammalato, lo sceriffo Tuber, il maggior Mc Neill, l’agente
Trapp.
É Catherine la cuoca a ricomparire e a dare l’allarme. Allora il
grasso sceriffo Tuber e i suoi agenti si mettono in moto, salvano in
estremo Gordon, catturano i colpevoli e sventano un diabolico piano
criminale.
Paul Carter è Autore di oltre 100 gialli, neri, fantascienza,
terrore. Ha viaggiato in ogni nazione del mondo. Grande Autore dotato
di stile colorito ricco di suspense, erotismo e humor nero.
Tutte le sue storie sono
ambientate ognuna in una nazione differente.
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