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Il
Marchio del vampiro
Werner
Wrengel
Editore ERP Roma, Collana "I racconti di Dracula" prima serie,
n.57 Luglio 1964 - L. 150
- Pag. 120
- Copertina realizzata dal pittore Mario Caria - Roma
TRAMA
Il brillante dottor Corkey, per
dimenticare un amore con una donna spsata, accetta di sostituire un
medico che va in pensione a Fenton, un paesino sperduto nell’Irlanda
di nord-ovest.
In quella parte di Irlanda, fra boschi, coste rocciose, cupi laghi e
ruderi di castelli, in una terribile notte di pioggia e vento il
medico incontra sulla strada una ragazza sola a piedi. La invita a
salire sulla sua macchina ma la
ragazza, che dice di chiamarsi O’ Hegarty, parla in modo strano,
enigmatico e chiede di scendere quando arrivano a un viale di roveri,
dove si intravede una dimora oscura che pare disabitata.
Giorni dopo, il dottor Corkey si reca da un ufficiale postale,
studioso di storia locale, per sapere qualcosa della famiglia della
misteriosa ragazza.
Bert Kennedy, così si chiama lo studioso, racconta una brutta storia.
La famiglia O’ Hegarty si è estinta da cento anni e l’unica
figlia, Patrizia O’ Hegarty, scomparve misteriosamente, forse
assassinata.
Così, l’intraprendente dottor Corkey (poiché è in cerca di casa)
decide di affittare proprio Sidhe Mansion, la desolata dimora
disabitata dove la ragazza di quella notte aveva chiesto di scendere.
Shide Mansion, la Casa delle fate, che in Irlanda sono anche le
streghe. Nelle sue enormi
stanze, mal rischiarate dai lumi a petrolio, a poco a poco
il dottor Corkey incomincia a perdere la sua sicurezza e
lucidità. Il clima cupo,
il vento, le notti di burrasca trascorse nella solitudine della
vecchia casa, riescono a intaccare i nervi saldi del medico che
diventa sempre più fragile e terrorizzato.
Finchè,
tra morti misteriose, avventure erotiche e fatti inspiegabili, in una
notte di tregenda il dottor Corkey vede o crede di vedere la spettro
di Patrizia O’ Hegarty…
Stupendo romanzo dallo stile prezioso e violento, tipico di questo
grande autore. Werner Wrengel altro
pseudonimo del professor Gualberto Titta 1906 1999.
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