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Il
Canto degli Annegati
Kevin
Mc Hynes
Editore ERP Roma, Collana "I racconti di Dracula" prima serie,
n.67 Maggio 1965 - L. 150
- Pag. 120
- Copertina realizzata dal pittore Mario Ferrari - Roma
TRAMA
Steeve Croob e Donald Reily
intraprendono una spedizione archeologica in Irlanda.
L’Irlanda. La verde, poetica, mitica, dolce, fantasiosa Irlanda.
La sgangherata Renault sulla quale viaggiano, si guasta due miglia
prima di Ballyferriter nella penisola di Dingle, Contea di Kerry.
I due amici universitari prendono alloggio a Farr Darring Inn, la
Locanda dell’Uomo Rosso.
La locanda è gestita da Pat Mc Daniel, un uomo robusto come una
quercia, e la bella figlia Kathleen con i capelli rossi e gli occhi
verdi. L’uomo ha appena finito di scontare una pena. Diciassette
anni prima aveva decapitato la propria moglie credendola una strega,
dopo averla sorpresa di notte, sulla roccia dell’Althedhawan.
Dentro alla locanda sperduta fra le torbiere, fra poteen, whisky e
boccate di pipa, con il vento che ulula fuori e il lontano muggito
dell’oceano, i due scienziati ascoltano antiche superstizioni. La
leggenda del Venerdì degli Annegati: la notte di plenilunio nella
quale sull’Althedhawan sfilano in processione gli annegati emettendo
il loro canto sepolcrale.
Finché in una occasione Steeve esce per una passeggiata per scacciare
l’insonnia. Nella notte di luna, sopra alle rocce di antracite a
picco sull’oceano, il tempo pare essersi fermato in uno scenario
immoto e tremendo. Allora Steeve vede la processione degli annegati e
ascolta il loro lugubre canto.
E nella radura del Diavolo, sulla roccia dell’Althedhawan, Steeve
incontra anche Kathleen...
Romanzo possente, denso di riferimenti metapsichici, filosofici
e folkloristici.
L’Autore: Kevin Mc Hynes pseudonimo del
prof. Gualberto Titta, Roma. Uomo straordinariamente versatile:
attore, scrittore, viaggiatore. Allo stile vivido si aggiunge tutta la
sua esperienza di viaggi e la sua profonda cultura.
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