indice news letteratura esclusive origini film fumetti musica immagini link
  articoli  

 A lui la calzamaglia non serve
 Il Dracula Marvel

dracula
Il nome MARVEL evoca irrimediabilmente un variopinto universo di personaggi in costume e dotati di superpoteri che hanno avuto un vasto pubblico particolarmente negli anni settanta, ma tuttora possono vantare un buon numero di lettori. Si tratta prevalentemente di personaggi ibridi nati dall’unione di uomini comuni con misteriose forze della natura (i fantastici quattro), con animali (l’Uomo Ragno) o da contaminazioni tra mito e realtà (come Thor).
Il gruppo Marvel ha riscosso indubbiamente maggiore successo con gli eroi mascherati, principalmente esseri umani che conducevano una tranquilla ed anonima esistenza in una caotica città degli Stati Uniti e che, dopo un momento di crisi, ricevono misteriose capacità e una maschera che protegge il loro anonimato esaltando, contemporaneamente, la loro fisicità e la natura della loro mutazione e, con questa nuova identità s’impegnano a salvare il mondo dal male che è rappresentato da altrettanto pittoreschi villains.
L’aspetto che incuriosisce maggiormente è come mai si sia inserito Dracula in questa schiera di supereroi meticci sempre alla ricerca di un posto sicuro dove poter indossare la loro calzamaglia e, soprattutto, impegnati fino all’ultimo a combattere il male, lui che il male lo compie e anche in maniera egregia! Il titolo di supereroe per il Conte Stokeriano è decisamente eccessivo (può andare bene per l’uomo ragno) ma il ruolo di Villain più temibile e inafferrabile gli calza a pennello, inoltre si tratta del mito per eccellenza, il suo essere incute timore e affascina senza bisogno di ricorrere a cambiamenti d’identità, e farlo risorgere anche nell’universo Marvel non è per niente una mossa azzardata e discutibile.

IL DRACULA MARVEL IN ITALIA
Mi sembra inutile ribadire la posizione privilegiata che il vampiro stokeriano s’è guadagnata nell’immaginario collettivo, tanto che gli studiosi di letteratura fantastica non disdegnano di assegnargli il ruolo di ICONA dell’immaginario, quindi non dovrebbe stupire poi più di tanto la scelta della Marvel di includere Dracula nelle sue pubblicazioni fumettistiche, ancor più perché nella trasposizione a fumetti ha conservato i connotati archetipici del mito vampirico senza contaminazioni con azzardate novità quali possono essere diete vegetariane e scopi caritatevoli come capita presso altre “case” che si occupano di fumetti, se bene fossero consapevoli dell’eterogeneità del loro pubblico.
La prima apparizione del Dracula Marveliano in Italia risale al 1972 nel numero 3 de “Gli Albi Dei Supereroi” edizioni Corno, ed è la traduzione del mensile a colori già pubblicato negli Stati Uniti “The Tomb of Dracula”, poi si ebbe un mensile formato gigante dal titolo “DRACULA”, la serie degli albi durò fino al 1976 e ne furono pubblicati 46 (Negli stati uniti ne furono pubblicati 72), contemporaneamente figliò alcune collane in bianco e nero e s’insinuò in altre serie come antagonista di alcuni supereroi della famiglia Marvel. La carriera italiana di Dracula terminò nel 1980 sulle pagine di “Shang Chi, maestro del Kung fu”, e da allora del conte si sono perse un po’ le tracce, anche perché andò fallita la casa editrice Corno con conseguente assenza delle serie Marvel dalle edicole; inoltre la narrativa Horror ebbe un breve declino.

LA NOTTE DEL VAMPIRO
Il primo numero “LA NOTTE DEL VAMPIRO” si apre con l’immagine del castello di Dracula, un’immagine ovviamente notturna e in primo piano compare una lapide con scritto i nomi di Gerry Conway (il primo sceneggiatore che sarà sostituito già dal secondo albo) e di Gene Colan (il disegnatore) oltre a Stan Lee che era il direttore, un’altra lapide posta di fianco funge da didascalia e utilizza il linguaggio feuilletonistico ed epico che contraddistingue gran parte delle pubblicazioni fumettistiche Marvel.
L’immagine del castello non è messa per caso, la letteratura insegna che la casa del vampiro è il posto dove non si deve entrare ma la curiosità inevitabilmente spingerà a varcare la soglia... Non a caso nel romanzo di Stoker Dracula non costringe Harker ad entrare, gli dice di farlo di propria volontà...
Il protagonista è Frank Drake, un uomo americano che si reca in Transilvania, su consiglio di un avido amico al quale ha soffiato la ragazza, per entrare in possesso del castello della famiglia Dracula per sfruttarlo a fini turistici e recuperare gran parte del patrimonio che Drake aveva dissipato in America. L’amico e la ragazza lo accompagnano in questa avventura e in una immancabile notte di tempesta raggiungono il castello, inutile soffermarsi sulla precedente tappa presso una locanda dove la gente del posto si era prodigata a dissuaderli a non andare.
Drake è l’americanizzazione del nome di Dracula, Frank è infatti un suo cugino i cui antenati, per sopravvivere in un paese straniero, son stati costretti a mimetizzarsi con la popolazione locale a cominciare dal nome; è un palese richiamo a Carmilla, gli anagrammi del sangue, il vampiro potrà vivere fino a quando riuscirà ad anagrammare il nome... Drake in Transilvania avverte questo richiamo del sangue, all’interno del castello ha sensazioni di deja vu, magari sollecitate dalla lettura di un antico diario di famiglia in cui si parlava di vampirismo e che si conclude con la grafia di un certo dr Van Helsing che conficca un punteruolo nel petto di qualcuno che dormiva in una bara.
All’interno del castello Clifton, l’amico che ha consigliato Drake, precipita in una cripta dove scopre la tomba di Dracula, all’interno c’è lo scheletro del conte trafitto da un acuminato paletto, l’incauto ragazzo lo rimuove e vede materializzarsi il corpo del vampiro, c’è una lotta ma ovviamente clifton ha la peggio e viene fatto precipitare in un pozzo in attesa di saziare la sete del conte.
Ormai libero Dracula si trasforma in pipistrello e fa una ricognizione nel suo maniero dove trova Frank e la sua ragazza che, per il momento, lo fermano brandendo un oggetto d’argento e costringendolo ad allontanarsi cercando cibo nel villaggio, ma ormai la ragazza ha incontrato lo sguardo del conte e sebbene nell’ultimo scontro i paesani distruggano il castello e Drake tenti una lotta Jeanie viene trasformata in vampira lasciando Drake nella più cupa disperazione. Nel secondo episodio contenuto nell’albo “IL TERRORE DI DENTRO”, Drake libera Clifton dalla prigionia nel pozzo e ruba la tomba di dracula per portarla in Inghilterra, intanto il conte si vendica di un vecchio traditore. Nell’episodio della vendetta, preceduto da un tentativo cosmetico per eliminare il pallore al fine di mimetizzarsi fra i mortali, Dracula rivela la sua incapacità a riflettersi negli specchi.
A Londra Drake riceve la visita di Jeanie, che tenta di sedurlo, ma due eloquenti teschietti al posto delle pupille fan si che il protagonista tiri fuori dalle tasche un bel crocefisso e la imprigiona.
Anche Dracula è arrivato a Londra e, dopo essersi rinvigorito nutrendosi della popolazione londinese frequentarice di taverne (in Transilvania aveva già manifestato un certo disgusto per il sangue corrotto delle fanciulle incontrate in quei posti... d’altronde è un nobile e mischiarsi con la plebe è un atto che compie solo per necessità, ma i tempi sono cambiati dalla fine dell’Ottocento) entra nell’appartamento di Drake per recuperare la bara - non gli interessa la bara in se ma la terra del suo paese nella quale deve riposare per non indebolirsi-. Nello stesso momento Jeanie cerca di farsi liberare da Clifton in nome dell’amore che avevano provato reciprocamente prima che Drake s’intromettesse; ci sarà una lotta fra umani e vampiri ma Dracula avrà la meglio e Jeanie sarà brutalmente impalata dal fidanzato.

TRE RINTOCCHI A MEZZANOTTEterra natìa
Il n13 degli Albi dei supereroi: “TRE RINTOCCHI A MEZZANOTTE” riproporrà nuovamente Dracula, lo sceneggiatore non è più Gerry Conway ma Archie Godwin (bisognerà aspettare il terzo Dracula prima di avere in Marv Wolfman come sceneggiatore definitivo), seguono le vicende di Frank Drake e si incontrano nuovi personaggi.
La prima pagina ritrae un disperato Drake in procinto di suicidarsi gettandosi nelle acque del Tamigi, anche qui la scena notturna e le didascalie ad effetto, per una fortunata coincidenza si trovano a passare nei pressi del ponte Rachel Van Helsing (inutile soffermarci sulle origini del cognome, d’altronde se c’è il cugino buono di Dracula una nipote di Van Helsing non può certo stonare) col suo fedele servo indiano e muto Taj (un omone tutto muscoli la cui vita fu tormentata da Dracula molti anni prima) che lo salvano. La ragazza ha conservato un articolo di giornale che sarebbe servito a condurla da Drake per proporgli di combattere insieme il vampiro.
Dracula, invece, ha raggiunto Clifton e lo ha reso suo servo e factotum per quanto riguarda il trasporto delle bare adeguatamente riempite, oltre che di terra, anche di denaro; mentre lui si nutre di ragazze che hanno la sfortuna di fare una passeggiata a Londra di Notte.
Una misteriosa morte di un portiere notturno porterà Drake, la Van Helsing e Taj sulle tracce di Dracula, lo trovano ma egli riesce a fuggire. Intanto in una nobile villa signorile una donna, un tempo avvenente ma ormai anziana, dopo essersi documentata su testi occulti e sul romanzo di Stoker, cerca di incontrare il conte per essere morsa e riacquistare l’antica bellezza.
Il quarto episodio “OSCURAMENTE ATTRAVERSO LO SPECCHIO” vede l’avverarsi del desiderio della signora anziana, che fa un patto con il conte. Lei sarà morsa e lui potrà possedere uno specchio nero che fa parte della collezione esoterica della dama. Lo specchio servirebbe a Dracula per tornare indietro nel tempo al fine di abituarsi gradualmente ai cambiamenti del ventesimo secolo.
Il trio appena formato dalla Van Helsing riesce a raggiungere prima Clifton e la bara del conte (nella quale verrà posto un “simpatico” crocefisso) poi Dracula e la signora ormai diventata vampira. Dracula ha mentito nel patto e la donna si rende conto di non essere ringiovanita affatto ma di essersi fermata all’età in cui fu vampirizzata e bere sangue non le ha dato alcun giovamento, Sara Rachel Van Helsing a fermare il tempo per lei... uccidendola con un paletto lanciato da una balestra, Dracula però è riuscito a fuggire entrando nello specchio e Taj per seguirlo ha fatto lo stesso, sono stati catapultati in un’altra dimensione d per avere conoscenza del loro destino bisognerà aspettare il prossimo albo (il sistema migliore per tenere vicini i lettori).
Il personaggio della nobildonna che soffre per le angherie del tempo e che cerca nel sangue un rimedio completo evoca immancabilmente la vicenda della Contessa Erzsebet Bathory (1560-1614) che, iniziata alle arti magiche, per fermare l’incedere della vecchiaia sulla sua pelle iniziò a fare abluzioni nel sangue (preferibilmente di vergine) ed anche a berlo. Nel fumetto il problema si riconduce all’età di vampirizzazione sulla quale Dracula ha saputo fare bene il suo gioco.

Nel corso della serie comparirà anche Blade fra gli antagonisti, il ragazzo di colore mezzo vampiro e mezzo umano risorto sul grande schermo alla fine degli anni novanta, vi saranno altri personaggi Hannibal King, Quincy Harker (il nome del delizioso pargoletto di Mina e John del romanzo di Stoker) oltre al gigante indiano Taj apparso nel secondo numero.

GIUDIZIO
Dracula, in questa serie è un vampiro vincente, riesce a fuggire e, anche dopo qualche impalazione, c’è sempre qualcuno che rimuove il palo dal mucchietto d’ossa e lo fa risorgere.
L’aspetto del vampiro è signorile ed elegante, ricorda Bela Lugosi quantomeno per il look, un abito da sera con un ampio mantello nero talvolta fermato da una spilla a forma di pipistrello, è fedele alle descrizioni di Stoker, compresi i fascinosi baffetti arricciati da aristocratico fine ottocento, ciò costituisce una variazione sul tema della moda cinematografica del periodo, in cui Dracula aveva il viso di Cristopher Lee.
Anche la mitologia vampirica è fedelmente rispettata, la terra natia in cui il vampiro deve riposare, l’orripilazione davanti a croci e aglio (l’argento è discutibile anche se parecchi scrittori lo usano come repellente per i vampiri), la trasformazione in pipistrello, il comando delle persone attraverso lo sguardo e la preferenza per il sangue di fanciulle pure. Anche il contagio vampirico è descritto secondo i canoni classici, il morso contagiante che crea ulteriori non morti, d’altra parte è passato alla storia come la prima reinterpretazione fumettistica di Dracula più aderente al modello originale.

LA TOMBA DI DRACULA
Nel 1991 si ebbe di nuovo la Resurrezione di Dracula in Italia, soprattutto grazie al riemergere con successo del fumetto horror con Dylan Dog nel 1986 e alle riviste dedicate allo splatter, grazie alla Star Comics che realizzò gli speciali “LA TOMBA DI DRACULA” contenenti episodi in bianco e nero che facevano parte dei volumi che non videro pubblicazione in Italia e storie provenienti dalle riviste TOMB OF DRACULA MAGAZINE che erano episodi autoconcludentesi al di fuori delle avventure del mensile a colori.
Si tratta di pubblicazioni riservate ad un pubblico più adulto cariche di spunti di riflessione che nascono dall’incontro di innocenza e dannazione, atteggiamento di fronte alla morte, il morso vampirico visto come atto fortemente carico di connotazioni sessuali e la repulsione mescolata al desiderio per il vampiro .In “Angelica” la vittima del conte sarà una bambina, in “Famiglia Distrutta”, la protagonista troverà sollievo al dolore per la morte dei congiunti facendosi mordere da Dracula. L’episodio migliore, secondo il mio punto di vista, è “E DALL’ORDINE SCATURIRÀ IL CAOS” dove una bambina, figlia di una donna che fu morsa da Dracula senza diventare vampira, in seguito ad una trasfusione fattale col sangue materno riceve tutti i connotati demoniaci del vampiro, compreso un aspetto fisico che ricorda inequivocabilmente la piccola Regan dell’esorcista (anche se questa almeno non vomita), una testimonianza dell’enorme potere che ha il vincolo di sangue, potere tra l’altro capace di indebolire il vampiro fino al punto di non essere mai sazio... D’altra parte i richiami alla filmografia sono numerosi (ad esempio il gran numero di topi che aggrediscono chi si avventura dove non dovrebbe) ed anche quelli alla letteratura (Dracula che comanda le creature più abiette che vivono nella palude ecc.).

In conclusione posso affermare che il Dracula secondo Marvel è un ottimo fumetto, le avventure sono intriganti sebbene sia presente questa connotazione supereroistica, in particolare gli speciali dove il bianco e nero incupisce ulteriormente le trame e i silenzi sono ben riempiti dalle espressioni dei protagonisti, in particolare Dracula che alterna inquadrature in cui appare bestiale ad altre in cui il suo fascino è particolarmente esaltato.





 << fumetti