Castrolibero
2004 - Collina di Castelvenere vista dalla contrada Marchesato. Già nel
1258 "Veneri"o "Castelvenere" era governata da un certo Roberto
degli Archi. Nel 1276 nel borgo vivevano 369 individui tassati per 7 oncie, 11
tarì e 13 grana. nel 1379 su Veneri signoreggiava una tal Giacoma d'Archis,
moglie del cavaliere Giovanni da Rossano. Il borgo traeva il nome da un antico
tempio pagano dedicato a Venere, nei cui pressi secondo la tradizione popolare,
coverebbe una fantomatica chioccia dai pulcini d'oro. L'antico tempio, situato
nei pressi di due grossi massi posti lungo il declivio del colle, era caratterizzato
da un imponente colonnato. I suoi ruderi, secondo antiche testimonianze, si estendevano
in lunghezza per un fronte di oltre 100 metri, con muri spessi all'incirca 1 metro
e mezzo (Intorno al 1935 i ruderi dell'antico tempio purtroppo vennero utilizzati
per la costruzione della strada rotabile Castrolibero-Cosenza) Nel 1487 l'antico
villaggio era divenuto un feudo di Castelfranco (Castrolibero): relativamente
a quell'anno si legge infatti nelle fonti Aragonesi: "Venieri nelle pertinenze
di Castelfranco" (1). (1) Atti della Accademia Pontaniana
- Fonti Aragonesi p.163 n.27 Castelvenere
attraverso le Pietre: Frammenti di Storia antica (Clicca)
La
contrada Piane vista dalla collina di "Castelvenere"(Foto 2004). In
alto (da sinistra a destra) si intravedono: la contrada Serra Miceli, Parco degli
Ulivi e, sulla collina, il "Centro Storico" di Castrolibero.
Contrada Piane di Castrolibero
(al centro). Sulla sinistra in basso contrada Serra Miceli. Sulla destra al centro
la chiesa Santa Famiglia e il centro Commerciale.Leggermente più in alto
la collina di Castelvenere.
Castelvenere. La collina
ad alto ingrandimento. In basso si intravedono le case del centro commerciale
Contrada
Castelvenere. Sono in corso lavori per costruzione della zona residenziale detta
"Castelvenere", Foto realizzata nel 2004 dall'alto dell' omonima collina.
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