Biografia
a cura del figlio Dott. Umberto Primicerio che ringrazio per la preziosa testimonianza.
Girolamo
Primicerio nasce a Napoli (14 marzo 1912) da Maria Melillo, napoletanissima signora
e da Umberto Primicerio, calabrese di Marano Marchesato e medico veterinario del
comune di Napoli.
Studi in città e poi laurea in medicina su un
tracciato di vita austera e severa come in uso ai tempi ! Ospite estivo a Marano
presso gli zii del Carmine (famiglia di Carlo Primicerio ai tempi podestà
e di Tito ufficiale in carriera) conosce in visita ai parenti locali Bruna de
Filippis, figlia del medico condotto locale Giuseppe e poco dopo le nozze
e poi la nascita del sottoscritto.
Con
la guerra parte richiamato come s.tenente medico nel corpo alpini prima sul fronte
greco albanese e jugoslavo e poi su quello africano aggregato all'africa korps.
Nell'intervallo di guerre nasce Giuseppe. Dopo la battaglia di El Alamein prigioniero
degli inglesi ad Alessandria d'Egitto ove resterà fino al 1946 svolgendo
professione medica nel campo di concentramento e, grazie alla sua professionalità
e al suo trascorso apolitico, vive una vita quasi normale e poi a casa rimpatriato
ove l'anno successivo nasce Francesco. Avvio
faticoso del dopoguerra con libera professione nelle campagne del circondario
maranese.
Muore in tenera età l'ultimo nato ed il colpo non verrà
mai assorbito!
Vince
il concorso per la condotta medica di Castrolibero e nel 1950 prende servizio
felicemente in quei dintorni. Giornate laborose ma piene di soddisfazioni.Muore
la moglie Bruna, giovane, nel 1960 e si trasferisce dedfinitivamente a Castrolibero
essendosi risposato. Conduce
una vita piena dedicando tutto se stesso al lavoro con la vicinanza della famiglia
del figlio Giuseppe in contrada Santa Lucia . Il sottoscritto era da tempo residente
per lavoro nel milanese mantenendo pero' filiale contatto anche durante le ferie
estive. Una
rovinosa caduta con rottura del femore e poi subentranti complicazioni cardiache
lo portano a morte nel dicembre del 1990. Ricordato da tanti che ne testimoniano
ancora oggi la correttezza professionale ha incarnato la vecchia arte medica mai
disgiunta da una acuta osservazione delle conquiste mediche e relative innovazioni
anche sul piano umano. Lascia in me il rimpianto di non averlo vissuto da vicino
negli ultimi anni, forse i piui' belli. Milano
15 dicembre 2007Umberto
Primicerio
Il dott.Girolamo Primicerio
insieme alla madre
"Il
mio ricordo di Don Gilormo" di
Alberto Anelli Siamo negli anni 1960-70 chi non ricorda il nostro amato
medico condotto, Dott. Girolamo Primicerio?, "Don Gilormo" lo chiamavano
con soggezione quelli del Centro Storico di Castrolibero. Ricordo il suo piccolo
studio di via San Giovanni, in tutto due stanzette seminterrate dove lui riceveva
quotidianamente i suoi pazienti, con la sala d'attesa in parte ricavata in una
stanzetta e in parte all'aperto su una panchina di cemento (sempre piena di pazienti),
realizzata al termine di una scalinata, di fronte alla vecchia Chiesa di San Giovanni.
Ricordo
anche l' infermiera che lo aiutava, "Assuntina" Aiello, la ricordo mentre
bolliva e sterilizzava, dietro una tenda che nascondeva un cucinino, dei lunghi
aghi per le siringhe (a quel tempo ovviamente non esistevano gli aghi usa e getta).
Grande
l'autoironia di Don Girolamo...ricordo che dietro alle spalle della sua scrivania
campeggiava un piccolo quadretto di ceramica con su scritto "...Se vuoi viver
lieto e sano dal dottore stai lontano..." e un altro che mi è rimasto
impresso recitava"... saran grandi Papi, saran potenti Re, ma quando qui
si siedon son tutti come me..." (e seguiva l'immagine di una tazza da bagno).
Chi
non ricorda "Don Gilormo"? Era sempre presente, visita domiciliare con
il freddo o con la neve nel centro o nella più sperduta contrada di Castrolibero
e non l'ho mai sentito lamentare, altro che i medici di oggi. Lui era il prototipo
del "medico condotto". Scrupoloso, Coscienzioso, Professionale.
Per anni e anni ha curato i cittadini del Centro storico e delle frazioni
e i cittadini lo rispettavano e lo amavano veramente. Chi non lo ricorda a bordo
delle sua "vespa" Piaggio?. Poi il brutto incidente che lo costrinse
a passare dallo scooter all'automobile. E chi non ricorda i "duelli"
automobilistici che il nostro intraprendeva, allorchè qualcuno cercava
di sorparsarlo..(normalmente la spuntava lui). Tempi andati, ma "don Gilormo"
è sempre nel nostro cuore. La generazione di Castrolibero che ha la mia
età è praticamente nata e cresciuta con le sue "punture".
Castrolibero
- Luglio 2012 Nel
mese di luglio l'Amministrazione comunale di Castrolibero ha intestato alla
memoria del medico condotto Girolamo Primicerio,
la via che dal Centro Storico va verso la contrada Santa Lucia (verso il "Girone") Alla
manifestazione, oltre al Sindaco, al Parroco ed ai parenti, erano presenti moltissimi
castroliberesi che ricordano con stima ed affetto l'opera instancabile svolta
dal dott. Primicerio a Castrolibero. -
IL FILMATO DELLA CERIMONIA
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