Personaggi Illustri di Castrolibero

Eugenio Morelli
Vice Sindaco di Castrolibero

CASTROLIBERO
Provincia di Cosenza (Italy)
Pubblicazioni per la Storia a cura di Alberto Anelli


Vice Sindaco di Castrolibero


Eugenio Morelli è nato a Castrolibero (Cosenza) l'11 settembre 1918.
Deceduto a Vicenza il 14 gennaio 2013.
Iscritto nell'Albo dei Pubblicisti, per diversi anni è stato corrispondente da Vicenza dei quotidiani "La Giustizia" e "L'Umanità". Ha il culto della scrittura, pittura e scultura ed ha conseguito il diploma di "Maestro di scuola Elementare". Durante la 2^ guerra mondiale ha partecipato alla campagna d'Africa Settentrionale. Arrestato dai tedeschi il 3 dicembre 1943 quale "sabotatore" e "amico dei partigiani" riuscì, dopo il processo, a riconquistare la libertà. Terminata la guerra (e tornato in modo avventuroso con la famiglia a Castrolibero) è stato per alcuni anni Vice Sindaco del Comune. Ha sposato nel 1945 una vicentina, Maria De Cao, dalla quale ha avuto sei figli. Dopo aver insegnato nelle scuole di San Marco Atera e di Castrolibero capoluogo, si è trasferito nel 1955 a Lonigo (Vicenza) restandovi fino al 1959.
Dal 1960 al 1976 ha insegnato a Vicenza. Nella stessa città ha ricoperto prestigiosi incarichi amministrativi e politici. Oltre al libro biografico "Eugenio Morelli - Attraverso il diario della mia vita - Storia vera", ha scritto " Castrolibero fra storia e...ricordi". Per le benemerenze acquisite gli sono stati conferiti numerosi attestati e onorificenze al merito della Repubblica Italiana.


REPERTI STORICI
Nel 1952 infuriava a Castrolibero la battaglia elettorale amministrativa. Eugenio Morelli, dal balcone della "SALA" di piazza Lamia, nel Centro Storico, pronunciò il seguente discorso:
(tratto dal libro "Attraverso il diario della mia vita"
- Eugenio Morelli - 2001)

"Amici di Castrolibero,

è la prima volta che parlo in pubblico. Grazie di essere venuti ad ascoltare la mia semplice, ma onesta parola. La pentola elettorale bolle. Ognuno è impaziente di esprimere il voto che porterà una delle due liste al Comune (ndr:Democrazia Cristiana e Tre Spighe). A molti di voi sono noti i retroscena e le difficoltà per la formazione di questa lista, la lista delle Tre Spighe. Sapete che avevamo auspicato una lista civica unica, aperta alle varie correnti di pensiero, con un programma definito e concordato unitariamente. Tutti voi sapete che non si è arrivati ad un accordo perchè alcuni nostri avversari sono convinti di "aver già vinto", di poter continuare a mantenere il potere che è stato loro per decenni. Si illudono: vessazioni, prepotenze, ingiustizie sono sotto gli occhi di tutti.

Ci accusano di essere sporchi comunisti. Dico chiaramente, pubblicamente, ad alta voce, con forza che la nostra lista non è espressione di un solo partito e che i comunisti non sono "sporchi" ma sono solo persone che hanno idee, anche se non le condividiamo, diverse dalle nostre. La lista delle Tre Spighe è formata da persone che non hanno alcun passato politico, ma che si sono proposte per la prima volta alla vita amministrativa del Comune con l'intento di salvaguardare con equilibrio gli interessi di tutti i Castroliberesi, in particolare di quelli appartenenti alle categorie più deboli, finora ignorate.

I componenti - amici di Castrolibero - li presento a voi per avere la vostra approvazione. Tutti hanno un presente di "buona" volontà e mirano ad un avvenire prospero e portatore di giustizia umana e sociale.

Bilotto Carmine è il capolista. Uomo semplice, assennato e virtuoso, ottimo amministratore della propria famiglia, lo sarà anche della cosa pubblica.

Pierino Marsico, uomo dal cuore grande, coniuga bene un solo verbo: "donare"

De Cicco Mario: troppo giovane ed inesperto a detta degli avversari, ma secondo noi, proprio per questo porterà un'ondata di freschezza e verrà aiutato dalla recente istruzione acquisita fra i banchi della Scuola Superiore.

Turano, Tenuta, Ruffolo, Cannataro, Filice, Dodaro, Vena, sono tutti uomini che offrono garanzie più che valide di riuscita nella buona amministrazione.

Infine, cari amici, ci sono io. Si, proprio io, cui gli amici, e di questo li ringrazio pubblicamente, hanno accordato fiducia: conto di non deluderli. E' arduo parlare di se stessi, si rischia di essere sfacciati e presuntuosi. Lo faccio, nonostante tutto, per rispondere a quanto giunto alle mie orecchie:

" è una persona buona, però...è frequentatore di bettole, è uomo dedito al vino".

Frase questa, usata anche negli anni passati. Frase ammuffita, dunque. Dico innanzitutto a costoro che nell'osteria io ho conosciuto il popolo, nell'osteria ho conosciuto le sue miserie e i suoi bisogni. Mi vanto, allora, di essere a fianco del popolo, confuso con il popolo, deriso e disprezzato assieme al popolo. Il popolo, dico a questi signori, non ha i mezzi per frequentare i salotti, i caffè, i tabarin e, anche se li avesse, non li frequenterebbe perchè il popolo è sano e preferisce bere un buon bicchiere di vino puro e generoso al posto del Whisky, del Curacao, del brandy.

Signori miei, il popolo è povero, ma è ricco di sentimenti, vuole vivere e vive nell'onestà. Noi figli del popolo con il popolo vogliamo restare.
E' proprio quel popolo che vi ostinate a credere sciocco e incapace di poter giudicare vi ha già qualificati e presto, il giorno delle elezioni, emetterà la sentenza.
Don Alfredo (ndr: parroco di Castrolibero) qualche mese fa, prima di scendere in campo a sostegno della lista D.C., andava ripetendo:"i tiempi e 'zu Pasquale su finiti e tramuntati" ( I tempi di zio Pasquale sono finiti e tramontati). E sono veramente finiti quei tempi. E' inutile che i nostri avversari si affatichino a fare promesse, sempre promesse.

Sappiamo come andrebbero a finire. Nel dimenticatoio, come sempre. Mi piace citare, a proposito, un detto che ho appreso giorni orsono, in campagna, dalla bocca di un savio contadino:"Si aru ciucciu ulle nata a cuda intra due anni, ulle nascia cchiù".( Se all'asino non è nata la coda entro due anni, non gli nasce più). La lista democristiana pullula di vecchi amministratori ai quali, in ben sei anni di amministrazione, questa benedetta coda non è mai cresciuta.

Cosa potete sperare da chi continua a litigare? Dov'è la solidarietà? Dov'è l'unione che fa la forza? Sono uomini divisi da rancori e odi, trovatisi assieme unicamente per firmare la lista. Come fa qualcuno di loro a scommettere centinaia di migliaia di lire sulla vittoria? Scommettono come si fa nelle gare dei cavalli. Costoro hanno fatto i conti senza l'oste. Hanno dimenticato che il popolo Castroliberese non è un qualunque cavallo, è un cavallo di razza purosangue, che sa correre verso mete gloriose, che sa dare calci a chi lo ha strigliato malamente.
Sono convinto che a costoro capiterà quanto è capitato a quei tali "pifferi di montagna" che andarono per suonare, ma furono suonati.
la nostra è una lista baldanzosa perchè baldanzosi sono gli uomini che la compongono e che sgomineranno l'avversario.Sgominare, a scanso di equivoci, per noi vuol dire vincere. E per realizzare questa vittoria siamo oggi qui, a svolgere democraticamente la nostra propaganda. E stiamo propagandando cose giuste che faremo: una volta conquistato il Comune, questo diventerà centro propulsore di iniziative che porteranno benefici a tutta la popolazione, compresa quella che non la pensa come noi.

A coloro che dicono che sono già pronti i "passaporti" per gli sconfitti, diciamo che non servono. Noi delle Tre Spighe, anche se malauguratamente dovessimo perdere le elezioni, resteremo a Castrolibero, a difendere chi lavora, chi onestamente lotta per una vita migliore, per un pane certo ai propri figli. Molti di noi non hanno disertato il campo di battaglia dinanzi alle mitraglie sterminatrici del nemico, tanto meno abbandoneranno il campo dinanzi alle chiacchiere di chi si atteggia a vincitore. Al bando dunque, le "minacce", preoccupiamoci piuttosto di dare una risposta concreta alle necessità della gente.
Ardentemente speriamo in una nostra vittoria, perchè il programma che noi delle Tre Spighe intendiamo realizzare è di pubblica utilità, anche se è necessario subito chiarire che, come umani, non abbiamo in mano la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi che affliggono la popolazione. Siamo però decisi, e lo faremo: a moralizzare la vita pubblica; a realizzare la fognatura che renderà finalmente decoroso il paese; a completare l'acquedotto fornendo l'acqua prima ad Andreotta, e poi man mano alle altre frazioni; ad applicare una giusta ed equa tassazione (a tal proposito sarà nominata una commissione formata da operai, impiegati,artigiani, la quale stenderà un'anagrafe tributaria in base alla quale chi è più ricco contribuirà pagando più tasse): ad esonerare dall'imposta di famoglia, da subito, gli iscritti all'elenco dei poveri, i pensionati, i disoccupati; ad applicare a favore dei nuclei numerosi maggiori detrazioni; a lottare con lo Stato, La Regione, la Provincia, perchè Castrolibero abbia come Rende, Mendicino e Cerisano, le case I.N.A

E' nei nostri progetti anche costruire una casa comunale ed un edificio scolastico più idonei e dignitosi, reperire ed attrezzare un ambiente da utilizzare (non è un'utopia) come ambulatorio medico nel quale trovare, in caso di bisogno, un primo aiuto.

Affronteremo il problema della sistemazione delle strade interne, a tutt'oggi in completo abbandono e penseremo ad organizzare un servizio pubblico di trasporto, ad un prezzo equo.

Creeremo commissioni "di consulta" di cittadini che coinvolgeremo a pieno titolo nella vita del Comune. Desideriamo che esso diventi finalmente espressione del popolo e non la casa privata di pochi. per mettere in moto i primi progetti avvieremo la pratica per vendere il famoso bosco "Orzatella", per realizzare gli altri presenteremo a chi ci governa le nostre proposte in modo da ricevere un adeguato contributo, che noi riteniamo giusto diritto e non offerta caritativa. Abbiamo speranza di risolvere, nel giro di cinque anni, con il nostro impegno e con la nostra buona volontà (che non ci mancamo), i problemi che via via si presenteranno.

Con voi alle spalle si può e si deve amministrare bene. Ci differenzieremo dai passati amministratori perchè difenderemo sempre, dovunque e comunque i diritti di chi lavora. La nostra azione sarà lineare, onesta, corretta, trasparente. Agli avversari, vinti o vincitori, tenderemo la mano per operare nella fratellanza per il bene della gente Castroliberese tutta.

Amici, è il momento di dare la vostra fiducia, il vostro voto alle persone che ritenete più fattive, più sane, più affidabili.

A voi la decisione e che Dio vi assista, ci assista".
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Le "Tre Spighe" vinsero le elezioni.


Dopo una lunga vita (94 anni) il Prof. Eugenio Morelli è deceduto a Vicenza nella notte del 14 gennaio 2013, serenamente e con il conforto dei suoi cari. Ora a Castrolibero il compito di ricordarlo degnamente.











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