Biografia
di Dionigi De Cicco Dionigi
De Cicco nacque a Castrolibero il 10 maggio 1934 da Salvatore detto ("Turiddru")
e Virginia De Bartolo. Egli era il quarto di sei figli, 2 maschi e 4 femmine,
(Mario, Iside, Rosina, Dionigi, Anna ed Elena).
Un altro fratello, il primo, dal nome Mario, era deceduto in tenerissima età.
Dalla
madre Virginia, Dionigi aveva ereditato l'amore verso il prossimo e la schiettezza
del carattere, nonché l'incapacità di accettare le ingiustizie.
Dal padre Salvatore, Dionigi aveva i connotati della nobiltà d'animo, della
laboriosità, dell'umanità, del sorriso e della giovialità. Il
padre "Turiddru" per sostenere la famiglia, emigrò più
volte negli Stati Uniti, ma ad un certo punto, aveva dato vita ad una modesta
impresa di costruzioni edili. Gli
studi di Dionigi furono certamente influenzati dall'attività del padre
Salvatore. Il 19 luglio 1955 egli conseguiva il diploma di Geometra presso l'Istituto
Tecnico Commerciale "G. Pezzullo", che un tempo si trovava nei pressi
del palazzo Arnone di Cosenza (zona colle Triglio).
Dionigi de Cicco cominciò ad occuparsi di costruzioni edili. Se dovessimo
giudicare i risultati dell'attività economica intrapresa da Dionigi, dovremmo
dire che grossi risultati non ne vennero, ma non per sua incapacità, ma
per come egli, da vero Socialista, era solito trattare con riguardo i suoi operai,
data la grande bontà che lo contraddistingueva.
Sul versante politico
Dionigi seguì le orme del fratello Mario e già nel 1960 veniva eletto
nel Consiglio Comunale di Castrolibero per la prima volta .(1) Intanto
Dionigi si avvicinava al Partito Socialista Italiano, che a Rende aveva come massimo
esponente l'on. Francesco (detto Cicchino) Principe. La fede socialista di Dionigi
non crollò mai, nemmeno quando il 28 agosto 1979 l'allora Segretario della
sezione del PSI di Castrolibero, intitolata a "Scipione Valentini",
comunicava in una nota indirizzata all'allora Sindaco Alberto Anelli, che l'Assessore
Dionigi De Cicco non rappresentava più "la componente socialista"
in Giunta Comunale. Erano divergenze dovute a questioni locali che nulla avevano
a che fare con l'appartenenza all'ideale socialista. Ed infatti Dionigi De Cicco
concretizzò, anche negli anni successivi, l'appartenenza a quell'ideale
sottoscrivendo regolarmente la tessera del PSI.
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La
tessera d' iscrizione di Dionigi De Cicco al PSI nel 1962
Il
30 giugno 1963 Dionigi sposò Emma Sorrentino dalla quale ebbe tre figlie:
Virginia. Stefania e Mariella. La sua presenza nel Consiglio Comunale di Castrolibero
fu ininterrotta dal 1960 al 1985. Prima come Consigliere di minoranza e poi, dal
1975, nella maggioranza di Sinistra che si affermò sotto la guida di Scipione
Valentini. Dionigi fu anche Segretario politico della locale sezione Socialista. Nell'ottobre
del 1982 egli ricoprì, per qualche tempo, anche la carica di Sindaco di
Castrolibero (dal 19 ottobre 1982 al 14 maggio 1984). Un
telegramma di Auguri in occasione della nomina a Sindaco nel 1982
Alla
sua Amministrazione va attribuita la realizzazione della strada che collega la
contrada Gemme a Santa Lucia (detta "Variante"), l'ampliamento di piazza
"Chiesa Vecchia", l'esecuzione di lavori della variante Cimitero, l'insediamento
dell'Ufficio Postale ad Andreotta.
Nel
1984 gravi motivi economici lo distolsero dall'attività politica della
quale, comunque, rimase attento osservatore anche negli anni successivi. Eugenio
Morelli nel diario della sua vita scrive di Dionigi " Era divenuto politico
per stare dalla parte degli sfrattati, socialista perché convinto che questa
fosse la strada da percorrere per risolvere i problemi della gente bisognosa.
Suo grande merito fu saper stabilire, tra l'Amministrazione Comunale e i cittadini,
un costante e diretto rapporto per consentire a tutti di partecipare alle scelte,
di verificare i programmi, di stabilire le priorità". Dionigi
De Cicco morì il 1 ottobre 1998, stroncato da un infarto, dopo una breve
malattia.
Sulla
sua bara il compagno on. Francesco (Cicchino Principe) pronunziò una commovente
orazione funebre in piazza Pandosia, nella quale mise in luce il suo carattere: "lo
ricordo così, allegro, amico, gioviale, sorridente sempre. Sempre latore
di un gesto di amicizia, sempre fedele ai suoi ideali, perseverante, anche nella
cattiva stagione, quando i temporali si abbattono sulle teste di ognuno di noi
e non ci sono ombrelli che si possono aprire che ti riparino dalla pioggia scrosciante.
Dionigi De Cicco era lì, sorridente, - consentitemi - "pacioccone",
allegro e gioviale, che ti dava una parola di solidarietà. E con lui combattemmo
battaglie belle. Se ne va, forse, nel momento più bello per un militante,
quando l'Europa diventa tutta Socialista".
Castrolibero,
22 novembre 2008 Biografia a cura di Alberto Anelli
(1) De Cicco Mario fu eletto in Consiglio comunale
con le "Tre spighe" nel 1952 e col partito Monarchico nel 1956 fu il
primo degli eletti di minoranza. In alcuni casi è riportato per errore
che Dionigi De Cicco fosse stato eletto in Consiglio comunale il 1956.
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Castrolibero
2 ottobre 1998 Il
Quotidiano - Edizione 2 ottobre 1998 Lutto a Castrolibero per la morte dell'ex
Sindaco LA
SCOMPARSA DI DE CICCO Castrolibero
è in lutto per la morte di Dionigi De Cicco, scomparso ieri mattina all'età
di 64 anni. De Cicco fu uno dei fondatori del partito Socialista a Castrolibero,
uomo passionale, forte idealista e conosciuto da tutti per la franchezza del suo
parlare. Contribuì in maniera determinante alla crescita dei socialisti
nel comune e fin dagli anni Sessanta era conosciuto per la sua strenua lotta antidemocristiana
in un comune completamente in mano alla Dc. Subito dopo la fondazione della prima
sezione del Psi castroliberese, fu eletto segretario. Entrò nel Consiglio
Comunale in giovane età e vi rimase fino al 1975.(ndr esatto1985) Diversi,
inoltre, furono i suoi mandati ricevuti più volte come assessore ai Lavori
Pubblici e all'Urbanistica del Comune. Poi, finalmente, le sue idee e le sue battaglie
diedero i loro frutti, tanto che nei primi anni Ottanta riuscì a diventare
Sindaco con una squadra che vedeva uniti per la prima volta il Psi e il Pci. Nonostante
da qualche anno si fosse allontanato dalla militanza attiva, è sempre stato
vicino ai compagni di partito e anche ultimamente era intervenuto nel dibattito
politico locale accogliendo con favore il rafforzamento e la riunificazione delle
coalizioni di Sinistra a Castrolibero. Dionigi De Cicco è stato stroncato
ieri mattina da un infarto dopo una settimana di ricovero in una clinica di Cosenza. Nella
sua abitazione del centro Storico, dove era nato il 10 maggio del 1934 e dove
ha trascorso tutta la vita, lascia la moglie Emma, dalla quale aveva avuto tre
figlie, Virginia, Stefania e Mariella alle quali era legatissimo. Grande lavoratore,
amministratore dell'Icalm, aveva orari e abitudini d'altri tempi. Meticoloso,
scrupoloso e di grande schiettezza: così lo descrivono quanti lo conoscevano
e lo frequentavano da anni. I funerali saranno celebrati questa mattina alle ore
11 nella chiesa SS. Salvatore in piazza Pandosia di Castrolibero. Profondo cordoglio
è stato espresso da quanti lo hanno conosciuto e apprezzato nel corso della
sua vita e dai suoi amici della Sinistra che hanno organizzato per questa mattina
un momento commemorativo che si svolgerà subito dopo le esequie. Un ricordo
affettuoso gli sarà infine rivolto da Cecchino Principe, alleato e amico
di lungo corso, che porgerà così l'ultimo commosso saluto a Dionigi. **********************************************************************************
Castrolibero 2 ottobre 1998
ORAZIONE
FUNEBRE IN MORTE DI DIONIGI DE CICCO Orazione
funebre dell' On. Francesco (Cicchino) Principe in piazza Pandosia di Castrolibero
sulla bara di Dionigi De Cicco, dopo le esequie religiose nella chiesa SS. Salvatore. "Quando
amici carissimi mi hanno comunicato la notizia che il nostro caro Dionigi era
morto, la prima reazione allo schianto di perdere un amico e un compagno fu "non
può essere vero", non può essere vero che Dionigi De Cicco
è morto. Poi la nozione della realtà
questa bara
tanta
gente
tante lacrime. Il dolore visivo vi dice, in termini perentori, che
Dionigi non è più. Dionigi De Cicco ieri è morto. Se
ne è andato. Se ne è andato come era vissuto. In punta di piedi,
senza dire niente a nessuno, lasciando la costernazione, il dolore profondo, che
è visivo anche dalle lacrime che si versano
La sua cara compagna,
moglie, Emma, le figlie Virginia, Stefania, Maria Anna alle quali va la mia solidarietà,
il mio dolore, il mio cordoglio. Questa bara muta
fredda, dove c'è
un corpo immobile, ci dice in termini chiari, che siamo di fronte ad un caro amico
che se ne è andato. Io ricordo - posso considerarmi decano di tante
cose e di tanti ricordi - ricordo qui a Castrolibero le mie battaglie, le mie
parole. Ricordo tanti visi amici. Ricordo anche visi non amici. Ricordo soprattutto
Dionigi che lo conobbi giovanissimo. Ricordo le cose di cinquant'anni anni fa,
del 1948. Quando eravamo pochi, eravamo pochissimi che credevamo nei grandi ideali
di Libertà, di Eguaglianza, di Fratellanza. Eravamo pochi e non eravamo
creduti. Eravamo pochi giovani che tenevamo alta una bandiera. E con me a Castrolibero,
fra tanti, non li ricordo tutti perché temo di sbagliare, dimenticandone
qualcuno, c'era il giovanissimo Dionigi De Cicco. Fedele sempre. Portatore di
una grande idealità e di una grande amicizia. Con Dionigi passammo anni
di amicizia e di fratellanza tenendo alta una bandiera che è intramontabile.
Possono anche le giustizie politiche incrinare un lembo di un grande ideale, ma
il grande ideale rimane sempre. C'è un esempio - consentitemelo - nella
storia dei popoli, quando il 10 giugno 1924, sul lungotevere Arnaldo da Brescia
a Roma, pugnali "neri" ammazzarono un deputato socialista (ndr Matteotti)
- io non so se sono vere, ma sono verosimili - egli disse "uccidete me, ma
l'idea che è in me non morirà mai". Possono anche infami
personaggi, ledere lembi di bandiera, rimane la grande idea. Dionigi De Cicco
credeva fermamente in questa idea. Dionigi che lo ricordo così, allegro,
amico, gioviale, sorridente sempre. Sempre latore di un gesto di amicizia,
sempre fedele ai suoi ideali, perseverante, anche nella cattiva stagione, quando
i temporali si abbattono sulle teste di ognuno di noi e non ci sono ombrelli che
si possono aprire che ti riparino dalla pioggia scrosciante. Dionigi De Cicco
era lì, sorridente, - consentitemi - "pacioccone", allegro e
gioviale, che ti dava una parola di solidarietà. E con lui combattemmo
battaglie belle. Se ne va, forse, nel momento più bello per un militante,
quando l'Europa diventa tutta Socialista. Tutta. In Italia ci sono nubi
, come quelle che oggi ci annunciano temporali presenti. L'Europa diventa Socialista,
Dionigi De Cicco se ne va in solitudine. Non gode, come io godo,
.anche
quando negli anni, che sono tanti, che porto sulla cervice, non gode la grande
gioia di poter dire ai giovani "cinquant'anni fa noi avevamo ragione".
Si ! subivamo contestazioni, polemiche, polemiche dure. Non abbiamo aspettato
crolli di muro e di muri per credere nei grandi ideali della Libertà e
della Democrazia che è Libertà e Democrazia se si concilia con la
giustizia sociale. Oggi L'Europa è Socialista e un vecchio compagno, amico
Dionigi De Cicco se ne va, non gode - come io godo - in questo momento sapere
che Francia, Germania, Inghilterra, i grandi paesi dell'Europa sono Socialisti.
Socialisti con la "S" maiuscola. E io sono qui. Sono qui con
i miei 80 anni per dare alla famiglia il mio affetto e il mio abbraccio. Per dire
ai cittadini di Castrolibero, che sono cittadini di un paese e di una città
civile, di tenere alta la bandiera del ricordo. I popoli che dimenticano le cittadinanze,
che cancellano
, non fanno mai grandi passi nella storia e sullo sviluppo
delle mentalità vincenti. Castrolibero ha il dovere di ricordare uno dei
suoi figli che nella modestia, nel dialogo sempre, nell'amicizia sorridente, seppe
tenere alta una bandiera di libertà e di Democrazia. E ora Dionigi
se ne è andato. Lascia la moglie, inconsolabile, le tre figlie nel
dolore, ma lascia un grande ricordo in tanti di noi che abbiamo il dovere, nella
nostra vita, ogni tanto, di pigliare un fiore, di venire nel cimitero di Castrolibero,
in silenzio, depositarlo sulla bara di un amico che merita tanta, ma tanta stima. Io
con il cuore straziato - caro Dionigi, non sono abituato a lunghi discorsi su
una bara - trovo difficoltà a dirti addio. Però è anche vero
che questa bara immobile mi dice di spargere su di essa i fiori più belli,
che sono i "giacinti". Sulla bara degli amici che si amano un amico
sparge i giacinti dell'affetto
e io in questo momento, a nome di tutti quanti
ti conobbero, a nome dei Socialisti della provincia di Cosenza, sulla tua bara
spargo i giacinti dell'affetto, del ricordo
e ti prometto una cosa: che
nelle ore allegre o buie che verranno ti ricorderemo sempre. Ti ricorderemo con
amore, con la stessa giovialità, con la quale tu mi abbracciavi e mi baciavi
e con questi sentimenti, caro Dionigi, vecchio amico mio
io ti dico addio. Applausi
della folla radunata in piazza Pandosia di Castrolibero. *********************************************************************************** Ricordo
di Dionigi De Cicco ad un anno della morte Eugenio
Morelli su "Realtà vicentina" - anno X n. 9 settembre 1999 DIONIGI
DE CICCO Un amico
meridionale da ricordare Sul
santino che i suoi cari distribuirono a parenti ed amici dopo la sua morte è
scritto: "generoso, schietto, passionale, fattivo". In questi quattro
aggettivi sono realmente racchiuse la vita e la personalità di Dionigi
De Cicco. La sua magnanimità era perseverante e benefica; la sua schiettezza
naturale, franca e leale; la sua operosità sempre concreta ed efficace;
la sua moderata impetuosità lo rendeva uomo sincero che appariva come realmente
era e che agiva come pensava, comunicando a tutti con immediatezza, calore e partecipazione.
Uomo di fede, di coerenza, di impegno "tutto d'un pezzo", sapeva attestare
quanto di buono e di bello albergava nel suo cuore e nella sua mente. Tenace assertore
dei valori autentici della vita, aveva un intenso culto della famiglia e una grande
sensibilità per le necessità e i bisogni del prossimo. Castrolibero
deve molto a lui. Per il periodo di tempo, sia pur breve, in cui fu Sindaco, esercitò
il mandato con umiltà ma nello stesso tempo con competenza, riuscendo a
realizzare concretamente opere notevoli, ignaro dei clamori e della fama che gratifica. La
sua azione non era certo dettata dall'opportunità e dalla convenienza. Infatti
sapeva mettere in pratica con coerenza il detto:"un po' di tempo a servizio
degli altri è sempre ben speso". La stima, l'amicizia che proviamo
per Dionigi noi castroliberesi che l'abbiamo conosciuto, ci permettono di conservare
di lui un ricordo limpido ed affettuoso, tuttora ricco di gratitudine, anche se
velato dalla tristezza e dall'amarezza di non poterlo più abbracciare tra
noi. Nonostante io mia sia trasferito a Vicenza da moltissimi anni, nonostante
il tempo passi inesorabilmente lento, sento il desiderio di ricordarlo nuovamente,
a un anno dalla sua scomparsa avvenuta il 1° ottobre , testimoniando così
profondo legame umano e fraterno che ci ha tenuti uniti per tutta la vita. Eugenio
Morelli su "Realtà vicentina" - anno X n. 9 settembre 1999
Venerdi 29 giugno 2012 Castrolibero
- dedicata una piazza a Dionigi De Cicco Alle
ore 18 appuntamento dei castroliberesi davanti alla casa comunale di Castrolibero.
Proprio di fronte al palazzo comunale è stata realizzata una piazzetta
panoramica che l'attuale amministrazione ha voluto dedicare all'ex Sindaco di
Castrolibero, Dionigi De Cicco. Il ricordo del Socialista De Cicco è stato
affidato agli appunti e alla memoria di "Ciccio" Vena. Altri particolari
inediti, della bontà d'animo di Dionigi, sono stati forniti dall'intervento
di Firmino Greco. L'amministrazione comunale era rappresentata ai massimi vertici
dal Sindaco Orlandino Greco e dal Presidente del Consiglio Comunale Avv. Luca
Gigliotti. Per la famiglia ha preso la parola la figlia Stefania De Cicco. Dopo
la benedizione da parte del parroco don Franco Zumpano, Emma, la moglie di Dionigi,
con l'aiuto del Sindaco, ha scoperto la lapide che ricorderà per sempre
Dionigi De Cicco ai castroliberesi.La commozione, visibile negli occhi di tutti,
si è stemperata con la partecipazione ad un buffet offerto ai presenti. -
VIDEO DELLA CERIMONIA
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