Castrolibero
- 28-4-2008 Piazza Pandosia. Così era "ridotto" stamattina il
monumento ai caduti della prime e seconda guerra mondiale Piazza
Pandosia - Foto e testo di Alberto Anelli
Anche
a Castrolibero, come in tutti i paesi del cosentino, grande è stata la
gioia dei tifosi di calcio per il ritorno del Cosenza tra le squadre che contano.
In contrada Andreotta, ad iniziare dal ponte sul torrente Campagnano, striscioni
di colore rosso-blu (i colori del Cosenza) sovrastano la sede stradale. Poco dopo
il ponte, nel primo slargo nei pressi della Banca Monte dei Paschi di Siena, una
grande "C" accoglie i cittadini al loro ingresso a Castrolibero. Gli
striscioni continuano fino all'altezza del bar "Conca d'Oro" in viale
Resistenza. Nel Centro Storico di Castrolibero piazza Pandosia è stata
allestita con vari striscioni rosso-blu. Anche la statua in bronzo del monumento
ai caduti delle due guerre mondiali è stata "vestita" di rosso-blu.
Un gesto sicuramente genuino, di grande partecipazione all'evento sportivo, ma
assolutamente indicativo della caduta generale dei valori che vive questa società.
Una mancanza di rispetto per quel che rappresenta quella statua che induce a pensare
a quanto opinabile sia questa società "civile".Qui
sotto, invece, è rappresentato in una foto dell'epoca (Giugno 1988) il
grande Lupo allestito dai cittadini di Castrolibero (il gruppo di coloro che qualche
anno dopo costituirono l'Associazione l'Ortica di cui mi onoro di essere stato
Presidente) e poi portato in processione nello stadio San Vito a Cosenza in occasione
del ritorno del Cosenza Calcio in serie B dopo 24 anni.
I lavori di costruzione, dopo una colletta tra volenterosi, erano iniziati davanti
alla chiesa di Santa Maria, ma ben presto ci si accorse che il "lupo",
date le sue dimensioni, non sarebbe potuto uscire da quelle viuzze strette. Si
"smontò" qualcosa e si "rimontò" il tutto sulla
piazza "Chiesa Vecchia" dove avvenne la realizzazione del busto e della
testa. Quando
si decise di portare "l'opera" in piazza Pandosia, ci si accorse che
nei pressi di Via XX settembre (zona municipio-Lamia), il "lupo" proprio
non riusciva a passare. Si fecero dei danni alle due zampe posteriori che vennero
poi riparati. In
piazza Pandosia si montò la testa, grazie ad un camioncino con gru, e si
diede una "mano" di vernice rossa e blu.
Il lupo era alto circa 10 metri. Era enormemente grande. Fino
a sera di Sabato di un giorno di giugno del 1988 si andò avanti con i lavori,
tra cine-operatori di TV locali che venivano a riprendere l'enorme realizzazione
e tanti tifosi del Cosenza che, saputa la notizia, salivano nel Centro Storico
di Castrolibero per toccare con mano "il grande lupo". La
sera purtroppo si mise a piovere... fortunatamente la cartapesta, grazie alla
vernice, resistette. Quella sera i cittadini di Castrolibero si fecero in quattro
per coprire "l'opera" con grossi teloni di plastica. Al mattino presto
si cercò di riparare il riparabile. Venne,
quindi, la parte più difficile: Il trasporto. Un
costruttore fornì un grosso camion con rimorchio sul quale fu adagiato
il lupo. Ci furono dei grossi problemi, in quanto l'altezza della realizzazione
era tale da toccare i fili dell'alta tensione. Con delle grosse canne si cercò
di sollevare i fili per far transitare il lupo. Restarono famose le parole, gridate
a gran voce da qualcuno: "...trascinare....trascinare" che accompagnarono
i movimenti delicati "a mano" del lupo. Praticamente quasi tutti gli
abitanti del "Centro Storico" parteciparono al trasporto.
Una squadra di cittadini intanto, qualche centinaio di metri avanti al lupo, provvedeva
a "potare" con motoseghe i rami degli alberi che sporgevano sulla strada.
Insomma partiti alle 6 di mattino si giunse a destinazione (4-5 km) alle ore 12.30
circa. Il lupo ricevette ovazioni al suo passaggio, soprattutto in contrada Andreotta
e nei pressi del campo sportivo di San Vito.
Nello stadio venne sistemato sul lato laterale (nord-ovest) della porta più
vicina al torrente Campagnano e lì rimase per qualche tempo.
STADIO SAN VITO (Cosenza) - IL GROSSO LUPO REALIZZATO A CASTROLIBERO NEL 1988
IN OCCASIONE DELLA PROMOZIONE DEL COSENZA IN SERIE "B" DOPO 24 ANNI
DI MILITANZA NELLE SERIE MINORI. (foto Gazzetta del Sud 6 giugno 1988)
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