Ai Druidi era sacro il vischio,
eminentemente "celeste"
perché non bisognoso
di radicarsi nella terra.
Collegato al
cambiamento
del ciclo annuale
(solstizio d'inverno)
in quanto è l'unica pianta
che germoglia nel periodo in cui
la rigidità del clima
fa assumere alla terra
un aspetto di morte,
se trovato su una quercia
si pensava avesse il potere di
contrastare tutti i mali.