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Il problema che succedeva spesso e mi riferisco solo
alla telegrafia perchè i fatti della gestione radiotelefonica,
dal mio punto di vista di personale RT imbarcato, era criticato da
tutti, forse proprio in relazione al voler per forza paragonare
IAR con i grandi centri radio stranieri, che avevano uno
standard adeguato ai tempi (ad esempio il DIALING diretto da parte
dell'operatore senza passare dalla centralinista del,servizio telefonico
(SIP per noi).Spesso su 22 MHz prendevo QRY molto alti in grafia.
Lavorava un solo operatore e pertanto, come succedeva in fonia, si
aspettavano ore, poi tra una nave e l'altra vi era del silenzio, spesso
IAR inseriva la circolare quindi noi che si era tutti
in QRX per il QRY ricevuto, colti di sorpresa si
ritornava a chiamare sui canali di chiamata finché si risentiva che
IAR chiamava un'altra nave in attesa.
Poche volte ho
fatto navi da 1KW ed oltre in CW, per lo più avevo degli HF-400 con
circa 230W in grafia e 280W in SSB (per convenzione ITU si usava sempre
la USB dalle M-HF alle HF alte, a differenza dei radioamatori che
hanno USB sopra i dieci ed LSB sotto i 10MHz). Con
le potenze basse i primi a passare erano le navi dotate di
antenna verticale Nera o Conrad e apparati da 1200W e/o oltre. Poi pian
piano quelli che riuscivano a farsi sentire, non oso pensare che negli
anni sessanta c'erano navi mercantili che andavano ancora in
giro per il mondo con TX Marconi Oceanspan con tre
807 come finale!. Spesso per testare l'andamento e la
qualità della propagazione chiamavo GKA e SVA se queste
rispondevano e rispondevano sempre, ero certo che il segnale arrivava
perfettamente anche a IAR. Era una prassi che facevo ogni qualvolta la
nave si trovava a parecchi fusi orari dal Z.
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Era soddisfacente
sentirsi rispondere da così lontano con quelle antenne di bordo, con il
rame distrutto che ormai era cordina sfilacciata dalla salsedine e dalla
carbonella che usciva dal fumaiolo, con un Marconi T-300HF con le sue
due 4-125 come finale o il Marconi Command 400W, TX che usava due 4-400
in parallelo, con la potenza di uscita sempre sui 400W
in classe AB, a causa del servizio continuo a cui
erano destinati gli apparati e pertanto non erano pilotati al limite,
come lo può essere un amplificatore lineare in classe C per
radioamatori, che lo si usa ad intermittenza nel tempo.
Chiamavo IAR e non
ero ascoltato, quando pochi minuti prima inglesi e greci avevano
risposto subito. Allora non c'era altra soluzione che appoggiarsi a ICB
o a IQX ed una delle due rispondeva sempre. Tra ICB ed IQX darei
una leggera preferenza a IQX per l'estremo oriente,
mentre a ICB per nord/sud america e parte del Pacifico. Per la
fonia ICB superava di gran lunga IAR sia come qualità del segnale che
come volume di traffico per banda.
ICB aveva
solo però due canali RTF in aria per tutte le bande, IAR si poteva
permettere di avere due o più canali per banda. ICB aveva la ricevente
in via Quartara a Genova, con una superlativa antenna ricevente
per la 500KHz (spesso ascoltavano WCC alla notte),
e cortine di dipoli e la direttiva multibanda per le HF e le
MHF fonia. |
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Il QTH di ICB con
il solo mare davanti aveva un orizzonte molto ampio senza alcun
ostacolo. IQX posizionata sopra Trieste, molto in alto
non aveva bisogno di direttive si può dire che da
quell'altezza era aperta per quasi 360 gradi, anche se la configurazione
orografica la portava ad essere avvantaggiata verso l'Australia e zone
limitrofe, che sappia non ha mai avuto direttive come ICB. Per di più
non aveva i ricevitori di IAR. Sopperivano a tutto ciò la grande qualità
degli operatori triestini, ben conosciuti anche a ICB, come
il mitico RT di ICB “Bruno Bassi” ben ricordato da
colleghi della srt costiera genovese che da noi naviganti. Per
di più sia ICB che IQX davano QRX telegrafici,
pertanto si poteva dire che anche uno senza esperienza da
bordo poteva venir seguito da una delle due costiere senza eccessivi
problemi. Ricordo che nel 1976 anche IAR dava i QRX a chi ne faceva
espressa richiesta. Logicamente le navi passeggeri avevano dei loro
canali preferenziali, non avendo mai sentito il nominativo di una pax,
ne desumo che il loro traffico era fatto in modalità RADIOTELEX,
mentre per la fonia avessero canali RTF a loro dedicati, ma su questo
punto dei pax italiani non sono ben aggiornato.
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In generale gli
operatori italiani erano in tutti i sensi i migliori al mondo. Ai
miei tempi non esistevano le “gray lane charts”, mi
basavo sulla differenza oraria e all'esperienza personale o
degli altri RT, anche se talune volte il cambio delle stagioni influiva.
Generalmente per segnale forte di IAR vi era scarsa probabilità di
collegamento a meno che non si era nel periplo dell'Africa, altrimenti
per QSA/QRK 3 del segnale ricevuto il collegamento era possibile.
Personalmente ero aiutato molto da GKA. La stazione
inglese tutte le domeniche alle 10z trasmetteva le MUF e
così dai principali porti del mondo ad intervalli di due ore
si poteva sapere quale era la miglior frequenza. Ma tutto questo era
inutile per IAR. La cosa che faceva innervosire è che la maggior parte
delle stazioni costiere avevano quasi sempre gli stessi apparati
riceventi di bordo : RACAL 17, ITT-3026, MARCONI APOLLO, NATIONAL HRO,
COLLINS 51s1, o il 651s.
Insomma perchè
IAR non ascoltava? Con il trasmettitore Marconi Command
(0,4KW), poi con il Conqueror (1.5KW) ero rd da tutte le stazioni del
mondo da quelle del Golfo Persico a quelle americane, non ho mai
avuto problemi per contattarle, per Roma era un affogarsi
nell'acqua. Siccome tutto il traffico giaceva a IAR spesso rinunciavo al
QSP con ICB e IQX perchè i tempi di attesa erano di circa un'ora e
pertanto era più probabile che IAR nel frattempo
rispondesse dopo lunghissime chiamate. L'unica frequenza abbastanza
stabile di IAR nelle 24 ore è sempre stata la 8 MHz, anche se
talune volte, essendo in parallelo 8656 con la 8670,
spariva la 8656 che era quella che arrivava con un
segnale poderoso, mentre l'altra 8 telegrafica era sempre immersa nel
QRM.
Quando stavo in
ascolto sulla 8656 durante il traffico e non sentivo
più nulla, all'inizio rimanevo spiazzato, allora imparai a
tenere il filtro largo e a muovere velocemente il VFO del ricevitore nel
caso il silenzio si protraesse oltre il dovuto, certo che con
ricevitori tipo Allocchio Bacchini AC-16 esistevano molti
problemi a risintonizzarsi a causa della risoluzione della scala di
sintonia. Non ho mai capito ciò e mai l'ho chiesto ai miei amici di
ROMA. So che quando ICB o IQX staccavano la circolare su 8649 o 8678,
erano in QRX o gli avevano spento il TX per cambio o manutenzione, ma
non da Roma. Era un giochetto che quando ad esempio ero sotto le
Filippine o la Papua Nuova Guinea, costava parecchie ore di attesa per
un altro collegamento, dato che quella zona non è tanto favorevole la
tratta radio.
Tra noi marconisti
esisteva una leggenda metropolitana o meglio di radio poppa, che gli
operatori di Berna Radio/HEB trovandosi la stazione radio su una
montagna, ad ogni turno di guardia la dovessero raggiungere. Un giorno
spinto da curiosità durante un collegamento RTF con HEB chiesi
all'operatore dove si trovasse realmente la sala RT/RTF, mi fu risposto
a Riedern, all'interno di un ufficio postale. Chiesi che tipi di
apparato usavano, ma l'operatore mi rispose che tutto era
telecontrollato . Ad ogni modo HEB aveva cortine di dipoli orientati e
log periodiche direttive, il luogo del sito ricevente molto silenzioso,
tutto ciò contribuiva notevolmente a non avere QRM di origine umana e
poter ricevere segnali bassi che poi venivano amplificati con
appropriate antenne o altri sistemi, i ricevitori erano Racal e/o
Marconi. Comparando a parità di distanza i collegamenti radiantistici
tra il mio QTH e l'Australia al mattino su 10 MHz oppure con il Sud
America al pomeriggio inoltrato su 14 MHz o verso le 14z con gli Stati
Uniti con soli 35-40 Watt ed un'antenna random ad U di 10 + 10 metri e
balun 6:1. Quindi bassa potenza, antenna non ideale, collegamento
possibile.
Credo molto che la
sensibilità dei ricevitori radiantistici e antenna con un certo guadagno
da parte di una delle due stazioni radioamatoriali, renda
possibile il collegamento telegrafico, molto meno in telefonia, pur se
ampiamente possibile. Risultato di ciò: o a IAR a parità di apparati
avevano un rumore di fondo infernale tale che solo segnali forti
passavano, oppure vi erano altri motivi tecnici. Io ho lavorato
spesso con Berger Radio/LGA quando ancora usavano il Racal
valvolare eppure mi ascoltavano benissimo e sempre . La conclusione è
che gli apparati radioamatoriali sono molto più sensibili
di quelli professionali, ma senza antenne ottimizzate da
parte di uno dei due corrispondenti il collegamento non
è possibile a meno che non vi sia un così alto numero di macchie
solari dove né potenza o antenne sono richieste in misura così marcata
per realizzare il collegamento DX. Non bisogna ammettere che
nel campo professionale era imperativo effettuare in breve tempo il
collegamento radio per espletare il traffico in uscita o in entrata,
avvalendosi talune volte del QSP.
A titolo di
comparazione riporto un collegamento effettuato all'altezza di
Singapore il 13.11.1977: Roma/IAR non ha risposto per nulla in
telegrafia, mi rispose solo ICB (che ascoltavo con segnale molto basso)
alle 13.00 GMT sulla 12 MHz, circa le 21 locali. IQX non era in aria. Il
mio apparato era un Dancom HF-400 ricevitore Eddistone EC500. Io a casa
avevo installato un RX ITT3021 sintonizzato su 16400 SSB con un'antenna
verticale ed ero stato ricevuto bene in SSB circa verso le 11.30 GMT
ovvero le 1830 locali del QTH nave . Quindi se ben ricordo nel 1977
anche se il numero di macchie solari poteva essere maggiore di oggi era
gia novembre pieno, quindi la frequenza dei 12 MHz era
l'ottimale, anche se con la 16 MHz si era al limite.
Ma considerando le potenze si capisce che in Europa
dovevo arrivare molto bene, soprattutto in centro Italia.
Purtroppo in quel viaggio la frequenza più utilizzata per le
comunicazioni commerciali, fu proprio la 12 MHz.
Dai miei appunti
il giorno 5 dicembre sempre nella stessa zona trovo che dalle 0700 GMT
alle 1850 IAR non ha mai risposto mentre hanno risposto IQX due volte
sia su 12 che 16 e ICB su 8MHz alle 1830z, IAR rispondeva solo alle
1850z sempre su 8 MHz telegrafia. Quindi a stabilità di bande
solo IQX e ICB mi hanno sempre ascoltato con
continuità sulle HF alte, mentre su 8 MHz IAR andava molto bene, ora
pensandoci bene IAR 8 era per segnale ben superiore a tutte le altre
costiere, forse solo di poco inferiore o uguale a WCC o KPH.
Desidero ringraziare tutti gli operatori di IAR, ICB e IQX che spesso mi
hanno aiutato nell'espletare il traffico radio HF. In questo articolo ho
ommesso IRM (il CIRM) perchè solo per IRM ci vorrebbe un libro a parte e
non due righe
considerando la grande disponibilita’ degli
operatori ed il servizio di assistenza che hanno sempre dato. |
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