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Nel mese di novembre, consultando sul
WEB la possibilita' di aggiungere ad un vecchio tasto elettronico della
Ten-Tec la funzione di Iambic A-B come il
KR-50
senza l'utilizzo di un PIC programmato, sono entrato in un sito
americano gestito da un ex radiotelegrafista della US Navy diventato
capoposto di una stazione costiera della Coast Guard americana. Egli
raccontava che aveva fatto sostituire i tasti semiautomatici della
vibroplex con dei
Ten-Tec KR-40.
La motivazione era che, secondo lui,
gli operatori RT di guardia trasmettevano allungando le linee pur
andando molto veloci. Questo, secondo lui, distorceva la qualita' dei
segnali telegrafici morse. Personalmente sono rimasto esterrefatto
dall'opinione, ma si sa che tutte le opinioni vanno rispettate in quanto
non si sa mai il contesto che ci sta dietro, contesto che lo hanno
portato ad esprimerla.
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Tasto
semiautomatico Vibroplex anno 1927 a singola azione |
In pratica, si puo' affermare che le linee lunghe fatte sia sui tasti
verticali, che soprattutto con i Vibroplex o semiautomatici a pendolo
erano una caratteristica dell'ambiente militare. Nell'ambiente della
Marina Mercantile, questa modalita' di trasmissione, pur scandendo molto
bene lettera da lettera e spazio tra una parola e l'altra, quindi
mantenendo la massima intellegibilita' e coerenza del segnale morse
emesso, era eseguita in particolari condizioni di collegamento. Il
sottoscritto avendo fatto per molti imbarchi l'oceano pacifico, insieme
a quelli piu' navigati di me, ben sanno che alla sera dell'ora locale
del pacifico, sulla 8 MHz, collegando le stazioni costiere europee come
IAR o ICB, esiste un particolare fading dovuto sia alla distanza che
alla continua rotazione di polarizzazione dell'onda e.m.
Il risultato e' un segnale dove punti e linee sono inesorabilmente
degradati. Per cercare di fare il collegamento senza dover aspettare
altre otto o dodici ore per la prossima apertura di propagazione, era
necessario tirare le linee ed allungare gli spazi. Questa era una
tecnica che dava la possibilita' di realizzare il collegamento
mantenendo la ricezione del segnale telegrafico assolutamente coerente.
Questa tecnica invece non era assolutamente applicabile al collegamento
in telescrivente Sitor e tanto meno in FEC, sganciandosi in
continuazione i modem per mancanza di sincronizzazione. In queste
condizioni era invece assolutamente impossibile fare il collegamento in
USB. Forse se sulla nave ci fosse stata un'antenna direttiva come quella
usata dalle stazioni costiere, le cose sarebbero state diverse.
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Tasto
semiautomatico I1QOD anno 2008 a doppia azione |
Ma un aereo direttivo su una nave, avrebbe resistito si e no una
notte! Pertanto ci si doveva accontentare di un whip, una L rovesciata o
di un'antenna a massa! Inoltre esisteva o esiste ancora una normativa
UIT che dice che un segnale per essere dichiarato commerciale deve avere
un QSA/QRK uguale o superiore a 3 (tre). Avrei voluto scrivere
un'e-mail all'ex rt USCG, ma poi ho capito che il tempo della telegrafia
professionale era finito. Rimane solo in me come in tanti altri colleghi
ex rt o attuali amici radioamatori la passione del tasto semiautomatico.
Io continuo ad allungare le linee, altri invece sembrano trasmettere
come veri e propri tasti automatici. Certo i Vibroplex sono sul
mercato da un centinaio di anni, ho anche il semiautomatico dei cento
anni, ma ne vennero costruiti anche molto prima per la rete telegrafica
americana, in particolare il semiautomatico verticale. Non
dimentichiamoci i nostri artigiani del tasto i1qod, ik1ojm ed altri.
Personalmente penso che un tasto semiautomatico dovrebbe stare in ogni
shack di un radioamatore, almeno per avere un oggetto della storia della
telegrafia che fu'. |
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