|
Ranieri
Grimaldi, nato a Genova attorno al 1267, è stato uno dei più grandi
uomini di mare del suo tempo, il primo (sembrerebbe) ad aver
introdotto le bombarde sulle navi da guerra. Ammiraglio di Genova e
come vedremo delle principali Case Regnanti dell'epoca, fu un astuto
combattente e soprattutto l'artefice di un notevole primato (almeno
per quell'epoca): quello cioè di aver condotto per la prima volta la
Squadra Navale Genovese nell'Oceano Atlantico. A lui dedichiamo
queste brevissime note biografiche, con le quali cercheremo di
operare un collegamento con la storia di Monaco, di quel Principato
ancora oggi retto dalla medesima ed illustrissima Casata.
Le sue gesta ebbero per teatro Genova, in un contesto storico (la
fine del 1200) in cui la città era afflitta dalle continue lotte tra
guelfì e ghibellini. In questo particolare scenario, i Grimaldi si
erano dimostrati tenaci sostenitori del partito guelfo, molto vicino
a Carlo I d'Angiò, Conte di Provenza dal 1246 al 1285, anno della
sua morte. Ranieri Grimaldi, fautore anch'egli di una politica
favorevole agli angioini ed ai francesi, si schierò apertamente
soprattutto nella lotta armata contro i ghibellini, comandando per
quanto giovanissimo l'armata che nel 1282 portò un attacco contro la
medesima città. Sconfitto e scacciato da Genova, egli si rifugiò in
Provenza, ospite dei Conti d'Angiò, in favore dei quali prese
successivamente parte alle azioni navali contro i ribelli siciliani,
durante la notissima "Guerra del Vespro".
Nel 1288, alcuni anni dopo la morte di Carlo I, Ranieri passò al
servizio del figlio di quest'ultimo, Carlo II detto "lo Zoppo", al
quale ben presto dimostrò la sua abilità di marinaio, di uomo d'armi
e soprattutto di consigliere militare. Nel
frattempo il cugino Franceschino, storicamente noto con il nome di
"Malizia "' nella notte tra l' 8 ed il 9 Gennaio 1297 capeggiò la
conquista della Rocca di Monaco travestendosi da frate francescano.
Da quel momento, Monaco e le sue contrade divennero le basi di
partenza delle numerose incursioni che i Grimaldi organizzarono
contro la ghibellina Repubblica di Genova. Uno dei tentativi più
poderosi fu quello avvenuto nel 1299, allorquando Ranieri I Grimaldi,
divenuto ormai capo riconosciuto degli esuli guelfi, tentò, invano,
di prendere la capitale ligure attraverso uno sbarco via mare.
|
|
|
RANIERI PRIMO
GRIMALDI |
Riammessi a Genova nel 1302, grazie alla mediazione del Papa e di
Carlo II d'Angiò, i Grimaldi furono però costretti a consegnare
Monaco ad Ughetto Spinola, uno dei principali sostenitori (anche
economici) di Carlo Il nel prosieguo della lotta contro i siciliani.
Qualche anno dopo, Ranieri passò al servizio della Francia. Nominato
da
Filippo IV il Bello Ammiraglio comandante della Squadra della
Manica, ricevette l'incarico di rafforzare la Marina francese (fu
questa la prima occasione in cui furono montate le bombarde su navi
da guerra) in vista dell' imminente conflitto contro l'Inghilterra e
le Fiandre. In tale ambito, nella primavera del 1304 condusse la
Squadra Navale genovese (composta da 16 galere ben armate ed
equipaggiate con personale addestrato a Monaco ed in Provenza)
nell'Oceano Atlantico, e precisamente lungo la costa della Zelanda,
per sedare la rivolta fiamminga capeggiata da Roberto III di Béthune,
conte di Fiandra (ca. 1239 - 1322). Figlio di Guy de Dampierre e
genero di Carlo d'Angiò, Roberto di Béthune, volendo difendere ad
oltranza i suoi domini dagli attacchi della corona francese, si era
reso responsabile di un grave atto di disobbedienza: quello di non
aver reso l'omaggio feudale a Filippo il Bello.
Incorporando nella propria flotta anche una squadra formata da 20
galere francesi (che però dovettero essere ristrutturate essendo
troppo pesanti), nell'agosto del medesimo anno Ranieri avvistò la
flotta fiamminga nei pressi del mare di Zieriksee, alle foci della
Schelda. Il nemico, al comando di Guy de Dampierre conte di Fiandra
e di Namur, alleato del re d'Inghilterra, pur disponendo di oltre 80
navi, fu affrontato con tenacia dal Grimaldi il quale, sebbene con
forze di gran lunga inferiori lo sconfisse, facendo prigioniero il
Comandante. Fu questa la più grande vittoria navale riportata da
Filippo IV durante il suo regno. Scortato il Dampierre a Parigi,
Grimaldi ottenne da re Filippo la nomina a Grande Ammiraglio di
Francia, oltre ad un vitalizio annuale di mille livres. Rientrato in
Provenza, Ranieri passò quindi al servizio di Roberto d'Angiò detto
"il saggio", figlio di Carlo II Re di Napoli ed ormai capo
riconosciuto del partito guelfo in Italia. Nel 1309 (anno della morte
del cugino "Malizia", divenuto nel frattempo Governatore di
Ventimiglia, Ranieri iniziò a porre le basi per assumere la piena ed
effettiva signoria della roccaforte di Monaco. A facilitare la sua
azione intervenne, nel 1310, la concessione da parte dei D'Angiò,
della Signoria di Cagnes Sur Mer, località della Costa Azzurra poco
distante da Nizza, quindi, da Monaco. A Cagnes Ranieri I fece
costruire un poderoso castello ancora oggi denominato "castello dei
Grimaldi ".
Confermantogli il prestigioso grado di Grande Ammiraglio, re Roberto
gli affidò, nell'estate del 1312 il comando dell'armata angioina
mossa contro Arrigo VII di Lussemburgo. Il neo Imperatore di
Germania, proprio in quel frangente storico si accingeva ad entrare
con forza a Roma, allo scopo di ristabilire in Italia l'antica
potenza imperiale. (Arrigo VII si fece incoronare Imperatore il 29
di Giugno dello stesso anno nel Laterano, costringendo con la forza
il Sacro Collegio.)
Per il valore dimostrato in battaglia, soprattutto durante la guerra
che la coalizione guelfa toscana (Lega Toscana), della quale re
angioino era a capo, mosse nella primavera dell'anno seguente contro
i ghibellini pisani (principali alleati di Arrigo VII), Roberto d'Angiò
lo ricompensò con il conferimento di altre Signorie: una in
Calabria, ove fu nominato Barone di San Demetrio (un centro in
provincia di Cosenza, sul versante nord-occidentale della Sila
Greca), ed una in Provenza, con la castellania di Villeneuve de
Vence. Ranierí Grimaldi, capostipite della dinastia dei Grimaldi di
Monaco, morì prematuramente nel 1314 (lo stesso anno della morte di
Filippo il Bello), lasciando al figlio Carlo I detto "il Grande" il
primo ad assumere il titolo di Signore di Monaco (nel 1341), l'onere
e l'onore di riconquistare la roccaforte monegasca.
Ciò avvenne molti anni dopo (nel 1331), grazie all'intermediazione
dello stesso Roberto d'Angiò, il quale con un'apposita convenzione
deliberò la restituzione di Monaco alla fazione guelfa genovese
della quale era stato per anni protagonista indiscusso il suo grande
amico Ranieri I.
di Gerardo Severino - dal periodico
Marinai d'Italia Luglio-Agosto 2003
|
|