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Durante la seconda crisi petrolifera degli anni ottanta, non trovando
imbarco presso la Telemar o la Sirm, grazie ad un marittimo della mia
zona, riusci ad imbarcare su una nave da crociera della Pacific Shipping
Co. con sede a S.Francisco, ma armatore tedesco ed agenzia presso una
traversa di via XX Settembre a Genova. Imbarcai come terzo RT su
una H24 che faceva crociera prevalentemente Messico/sud America. Nome
della nave Oceanics (oceani), nome riccorrente per una miriade di navi,
di bandiera panamense. La SRT era gestita dalla Sait. L'equipaggio era
prevalentemente nicaraguense. La parte cucina esclusivamente italiana
visto il successo che riscuoteva allora presso i croceristi americani.
Molti erano i cuochi reduci delle varie societa' di navigazione italiane
tagliati fuori dai nostri pax nazionali, altri erano fuggiti dalla
gestione Ligabue perche' non potevano piu' gestire loro al meglio le
provviste della cambusa.
Il primo RT o capoposto era anziano e un po fuori di "casa", era
sempre al tavolo comando dalla colazione fino alla cena, in genere non
c'era mai. Stazione radio con doppia consolle due tx Conqueror IT (T110), due rx Apollo, un tx principale esclusivamente per le onde medie
telegrafica, come da normative americane che volevano che sui pax ci
fosse doppia SRT e tx OM separato. A bordo c'era la Telex onde corte e
quella satellitare. La telex OC era composta dal ricevitore della
Itt-mMckey 3020 e un tx Itt-1400A con sintetizzatore esterno. In
principio questo tx americano era nato canalizzato, poi fecero la famosa
scatoletta nera esterna dove si impostavano le ultime quattro cifre per
una risoluzione a 100Hz, che andava a sostituire la quarziera ma non il
generatore di banda, che doveva essere posizionato a parte. Riguardo
sempre la srt la cosa che ricordo maggiormente era un grosso quadro
contenente molti interruttori magnetotermici di varie dimensioni per le
alimentazioni agli apparati radio e con le fonti di alimentazioni
principali e di emergenza.
Alcuni di questi stotz erano colorati, verde che non era un'utenza
essenziale e quindi scattava nel black-out, mentre quelli di color rosso
erano sempre inseriti, alimentavano il satellitare, un tx Om , un tx OC,
i VHF. L' intercom ordini di manovra e generale di raccolta al murder,
era in SRT come lo smistatore della radiotelefonia a diffusione per
l'ascolto BCST dei notiziari o della musica nelle cabine o nei saloni.
Ma l'apparato era gestito da un terzo ufficiale di coperta. Ricordo
benissimo che la societa' che gestiva la BCST di VOA, Voice of America
aveva installato a bordo un apparato che riceveva solo VOA e selezionava
il canale o la gamma dove meglio era la ricezione del segnale. Questo
per chi non e' pratico di radiodiffusione, ogni segnale AM ha circa una
decina di canali sottaudio dove vengono trasmesse informazioni di
gestione. Ad esempio la famosa RDS o i cambi di stazione sui ricevitori
automatici in FM avviene per canali audio che noi non ascoltiamo ma che
invece l’ rx dotato di opportuni filtri audio demodula e seleziona
quanto viene ricevuto.
Cosi' era anche il funzionamento di questa scatola chiusa della VOA.
Una sera il primo Rt venne in SRT, verso il mio fine turno guardia e
accese il tx OM (500KHz) per comunicare con una nave della stessa
compagnia che secondo lui era nei pressi della nostra posizione nave.
Sia io che il collega, si andava con il bug elettronico. Egli tiro'
fuori da sotto la consolle il tasto verticale, uno di quelli con il
coperchio. Si mise a regolarlo svitando o avvitando la ghiera che apriva
il coperchio copri tasto e faceva le classiche vvv . Dopo un po che
stava a provare per regolare il tasto dice "stasera devo essere troppo
stanco, non riesco a regolare nemmeno il tasto". Ed usci' dalla SRT.
Secondo me non era stanchezza ma era un po' bevuto, o non aveva mai
usato quel tasto o non sapeva veramente che quella era la ghiera di
tenuta del coperchio, o lo faceva apposta. Una cosa un po' strana che
faceva l' RT capoposto era quello di spedire i telegrammi dei
passeggeri, non con la qualifica P (telegramma privato con priorita' di
consegna veloce)m ma come radiolettere (radiotelegramma senza urgenza di
consegna).
Logicamente il secondo costava la meta' del primo. La quota di
differenza la intascava direttamente lui, come moneta sonante. Il
passeggero non veniva a vedere la contabilita'.
Le poste americane, per le navi, avevano concordato che per diminuire il
traffico ed aumentare la velocita' di consegna, la parola "cari saluti"
si trasmetteva solo con la lettera A, mentre per altre parole
convenzionali tipo buon compleanno, felicitazioni etc. etc. vi erano
delle altre lettere. Cosi, un telegramma di 15 parole diventava un
radiotelegramma di 5 lettere. Ricordo che quando egli sbarco', si fece
subito trasbordare su un'altra nave, segno che oltre che ad essere solo
era proprio partito. Il nuovo RT capoposto secondo me la telegrafia non
l'aveva mai fatta, faceva solo le telex e la contabilita' a pieno ritmo,
oltre che essere quotidianamente alla tavola comando, ma almento in SRT
lavorava. Non faceva quasi mai la fonia SSB, perche' parlava spagnolo (o
non ne aveva voglia o era un po a corto dell'inglese, e si sa chi sta
zitto o sa o non vuol far sapere che non sa).
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Durante l'imbarco cambiarono le telex tradizionali con quelle della
magnavox dotate di monitor a CRT e tastiera tipo computer e stampante
esterna, con floppy disk esterno tipo Mx-2400. Una delle vecchie telex
con relativo modem fu risistemata su una delle due consolle con un tx
Conqueror e un rx Apollo. La telefonia satellitare e la telex avevano
avuto un grosso improvement proprio dal 1980 al 1985, dopo di che
rimase esclusivamente il satellite per arrivare quindi a GMDSS attuale.
Con le nuove telex ed il programma Lotus, in una settimana si riusci' a
convertire la contabilita' nave da manuale a computirizzata visto che ad
ogni novita' c'e' prima una specie di repulsione e poi l' abbuffamento
all'inverosimile utilizzo. Il principale usufruitore era diventato il
direttore di crociera che prima attaccato sempre al radiotelefono SSB,
ora, capendo che le cose rimanevano scritte e anche su sistema floppy
disk poteva farsi i suoi back-up per il suo pc IBM del suo ufficio.
Nelle due consolle per passare le telefonate nelle cabine passeggeri
di prima e seconda classe, avevamo una centralina telefonica della
Marconi Co Ltd, dove si poteva agire sull'amplificazione BF audio sia in
uscita che in entrata, asservito ad un eccezionale soppressore di
interferenza sempre della Marconi Marine per il duplex, in quanto quella
esistente della ITT mackey era in disuso perche' non adeguata ai tempi.
Parlando ogni tanto con i colleghi della Costa crociera e della Lauro,
loro dicevano che avevano consolle della Hagenuk (il famoso msk2000) con
la stessa centralina ed in piu' della Marconi avevano il ricevitore
Pacific o il Dancom R-203. Tutte le navi da crociera avevano la doppia
consolle, uno vuoi per normativa ed uno pratico. in quanto la rottura di
un apparato, scombinava tutta la ripartizione del TFC radio. Tanti fatti
si potrebbero raccontare delle pax, ma una in particolare mi ricordo
bene.
Venne a telefonare una signora americana che disse: "siete sicuri
che nessuno mi ascolta mentre telefono e di quello che dico?", io
risposi no, e' tutto criptato. Povera signora chissa’ se avra' mai
saputo che quando apriva la bocca, sospiri compresi, era ascoltata da
tutto il mondo !. Ora i Pax, da tre operatori RT, hanno un
radioelettronico di TLC che gestisce due consolle GMDSS e una marea di
moduli Motorola dei vari sistemi satellitari, con le antenne passive
multistrato, cosi da arrivare a 20 e piu' telefonate in contemporanea
per sistema. E' ovvio che con 3000 o piu' passeggeri a bordo il sistema
di comunicazione sat piu' internet etc. etc. devono essere piu' che
funzionali, incluso il sat dedicato alla musica e quello dedicato
esclusivamente alla ricezione dei programmi televisivi a selezione
singola, per ogni televisiore installato a bordo e collegato alla rete
di ricezione , come avere la tv via cavo a casa. Noi Si navigava
ancora con la ricezione della stampa a macchina da scrivere con cliche'
per la mini tipografia di bordo, adesso la stampa arriva direttamente
via satellite dalle redazioni dei giornali in formato A2, come se lo si
comprasse in edicola.
E' tutto un altro modo di vivere sia come personale imbarcato sia
come passeggeri croceristi. Prima c'era la qualita', ora c'e' la
quantita' e la tecnologia. Gli ufficiali di coperta non sanno piu'
usare il sestante e quelli di macchina basta che uno dei dieci monitor
di automazione si spenga che tutto va in crisi. Sul "pax" dove ero
imbarcato, malgrado era una motonave degli anni settanta ammodernata, il
silenzio era imperante, su quelle nuove assordante. E' come un'
hotel-discoteca-sala bar-sala piano etc. tutto insieme, navi dove non
c'e riposo ne' per i croceristi tanto meno per l'equipaggio, dove
l'ottonaio e' continuamente chiamato a dritta e a manca per il
ripristino delle varie otturazioni. |
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