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..........radio super
sofisticata o ricezione con il "manico"????..........
Ascoltando sui 7 MHz
LSB i radioamatori italiani e leggendo le varie e-mail che mi arrivano
circa la controversia funzionalita' del ricetrasmettitore Yaesu FT-2000
dove su You-Tube circolano decine di registrazioni audio-video sulla
ricezione dell'etere con questo apparato. Spesso mi chiedo che sono
mancanti dei punti di riferimento a mio avviso molto importanti che su
You Tube non vengono mai evidenziati, ossia, quale e' il tipo di antenna
che si sta utilizzando, lo stato della propagazione e se si abita
in campagna o in piena citta'?.
Sulle navi il
problema del rumore non c'era, il mare non produce rumore, in genere la
stazione radio era sistemata dietro al ponte di comando e quindi ben
lontano dall'unica fonte di rumore prodotta dagli elettrogeni,
generatori di tensione elettrica per la rete di bordo, l'antenna
ricevente era in genere piazzata sul derrick di prora,ovvero nessun
rumore di fondo dall'antenna e quindi al ricevitore, a parte quando vi
erano piovaschi. Molto spesso la ricezione che determina il buon
ascolto e' come risuona il nostro padiglione auricolare. Noi
radioamatori, non conoscendo l'esatta frequenza del corrispondente
sintonizziamo il ricevitore come meglio risponde il nostro senso
auditivo all'onda di pressione contenente l'informazione.
Ad esempio io in
genere sintonizzo i segnali con una frequenza letta sul visore del
frequenzimetro del rtx piu' in alto. Un mio amico e collega di Sarzana,
ogni volta prende la manopola e scende di qualche Herz sotto. Per me il
suono diventa piu' dolce ma perde di profondita' o dinamica. A bordo
delle navi il ricevitore viene sintonizzato esclusivamente sulla
frequenza della stazione radio fissa o mobile come riportato sulla
nomenclatura delle stazioni radio o delle frequenze ad uso del GMDSS.
Inoltre altro fattore importante e' che sulle comunicazioni telefoniche
marittime la larghezza di banda per i segnali in SSB (solo USB) era di
tre chilocicli. Pertanto l'audio era migliore , in quanto la banda
passante piu' larga dei classici 2.7KHz dei radioamatori. In caso di
interferenze non eccessive si poteva usare il Vernier per migliorare la
qualita' audio.
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SAILOR TANDEM
STATION |
Per la telefonia
commerciale con la linea terrestre veniva svolta solo se la tratta
radio era rispondente a quanto stabilito dalle normative ITU: una
comunicazione radio mobile-fissa e' detta commerciabile e quindi
effettuabile, se il QSA e QRK erano uguale o superiore a forza 3 (tre) ,
mai inferiori, quindi forza segnale e intelligibilita' della modulazione
buoni. Molti ancora oggi rimangono meravigliati ascoltando un ricevitore
professionale di buon stampo come il Siemens E 311 o il Redifon R-551 o
l'ITT-Mackey 3020, per citare i piu' usati nel settore marittimo o il
Racal 1217 per quello terrestre per il loro audio. Erano apparati che
dovevano soddisfare le normative. Certo che se prendiamo un qualsiasi
apparato radioamatoriale della meta' degli anni 80, la differenza si
nota, se poi prendiamo le ultime generazioni, avremo sicuramente marcate
differenze a favore di quelli radiantistici.
Molti dicono che lo
Yaesu e' migliore dell'Icom, ma in effetti, a un radioamatore interessa
effettuare il collegamento, se uno ha una GP non puo' certo ricriminare
se non riceve Muroroa, o altra isola sperduta del pacifico. Sicuramente,
nel momento di miglior apertura della propagazione nella giornata potra'
ricevere quella stazione, ma la sentira' ugualmente anche se usa un
apparato degli anni 80. Con questi non riuscira' a eliminare bene le
interferenze, amplificare di piu' il segnale, ma rumore atmosferico, di
fase, industriale , ambientale, li' potra' solo limitare. Non e' detto
che per collegare KH6 ci voglia una mega direttiva, basta un dipolo se
la propagazione e' buona, parecchi rumori andranno via da soli, ma
quello ambientale rimarra' sempre, si aggiungera' il fading, ma non mi
risulta che abbiano inventato ancora qualcosa antifading, se non con
l'aumento delle macchie solari per portare il contatto a oltre QSA QRK3.
A bordo il fading era
una delle anomalie piu' sentite che spesso portavano il marconista a
inventarsi mille manovre con il BFO, ma alla fine era sempre orecchio e
cervello a riuscire a discriminare correttamente il segnale telegrafico,
in telefonia era quasi impossibile, mentre in telescrivente il sistema
Sitor andava in blocco e vi era la disconnessione automatica. Proprio
per questo quando negli ultimi imbarchi usavo la telex HF,eravamo
abbonati al sistema Maritex di SAG Radio, Svezia. Il Maritex si basava
su tre stazioni radio HF: Svezia, Panama e Filippine, .in caso di fading
si era disconnessi dalla stazione capomaglia (SAG) e richiamati dalla
stazione costiera piu' vicina (stazione schiava), questo era il sistema
per l'antifading. Piu' o meno quello che oggi utilizzano le stazioni di
broadcasting principali,le quali non trasmettono piu' dall'area
originaria, ma si appoggiano a ponti radio (mi sembra di ricordare in
Nord Africa per l'Europa il continente africano e Sud America. Ma per
questo e' meglio interpellare il nostro Gallerati, guru delle bcst, in
quanto ho notato che spesso su internet vi sono delle marcate
incongruenze.
Pertanto non sempre
possedere il miglior ricevitore puo' essere utile senza antenna e
soprattutto saper utilizzare al meglio il transceiver, visto le migliaia
di regolazioni e menu' esistenti, fattore quest'ultimo che puo' rendere
la ricezione non ottimale, ad esempio parecchi di noi non danno
importanza alla regolazione della costante di tempo dell' agc (lenta
veloce o media). Se ben vi cimentate su questo punto la ricezione
cambia, come cambia il saper ottimizzare il twin notch e la forma dei
filtri (sharp/etc) ed altre diavolerie dei moderni apparati. Ricordo che
a bordo sul rx avevo solo manopola di banda o selettore cambiogamma,
manopola del VFO o manopole di impostazione frequenza, volume, rf-gain
BFO/Vernier per cw/ssb, commutatore filtri solo per CW e AM abbinato al
modo di ricezione a1-a2-a3-a3j-f1 , la manopola di AGC veloce o lenta e
l'interruttore di altoparlante inserito o disinserito, ed erano gia’ fin
troppi comandi.
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JRC-JST 245 DXG |
Personalmente la
ricezione ottimale e' fatta dal filtro di banda in ingresso, se e' molto
accurato, la ricezione sara' piu' chiara perche' molte frequenze
immagini e disturbi fuori della finestra di ricezione saranno
minimizzati (ma mai eliminati). Certamente un apparato quale un
quadribanda che ti sta in tasca, non dara' le prestazioni sul taglio
delle interferenze che puo' dare un FT 2000 o un IC 756 o un 950 SDX o
un JRC/JST 245 DXG, o altri apparati piu' o meno simili. I ricevitori
marittimi avevano il commutatore di banda e sono dedicati alla miglior
ricezione per quelle gamme su cui dovevano essere usati a scapito della
sensibilita' per avere una miglior qualita' audio. Un unico fattore
distingue i ricevitori del servizio mobile marittimo con quelli attuali
radioamatoriali: giorni fa il mio ICOM QRP IC-703 e' andato in tilt, non
funzionavano piu' il cambio VFO A con il B, l'autotuner su alcune bande
accordava su altre no (problema che sussisteva anche con il carico
fittizio), blocco dei principali comandi dei menu' e sotto menu'.
Avevo un centinaia
di frequenze in memoria soprattutto bcst e marittime piu' tutti i canali
VHF ed AM aerea, le frequenze dei ponti radio e dei transponder sat sia
su 2 metri che 70 centimetri . Ho avuto persino il blocco della ACC1 per
il segnale AF per il PSK. Dopo aver cercato sul voluminoso CD
d'istruzioni (service and operating manuals) un possibile guasto,
trovato solo le classiche parole: reset the cpu premendo in
contemporanea....) .Ho eseguito il reset, tutto e' tornato a funzionare
alla perfezione, ho perso migliaia di dati messi giorno per giorno nelle
memorie.
Ecco a bordo un ITT
3020 non avrebbe avuto questo in caso di guasto, con la sua exstension
card, lo si sarebbe riparato con un semplice ICE 680R ed utilizzando il
ricevitore di riserva come frequenzimetro per vedere se dal PLL uscivano
sia gli 8 mhz della media, con i 120-130 mhz del sintetizzatore, i quali
dopo la conversione diventavo 0-29.999,9 Mhz. In genere sugli apparati
marittimi la parte positiva era la ripetitivita' degli stessi componenti
nel circuito, cosi' che con una piccola scorta si poteva rimettere tutto
a posto. La monografia del service era la cosi detta "a prova di
idiota", incluse le tensioni/forme d'onda che si trovavano nei vari nodi
della scheda. Oggi se usassi l'ICE 680R rischierei di danneggiare
irreversibilmente l’ IC-703 prima ancora di aver eseguito una qualsiasi
misura. Pertanto tanti comandi fanno perdere solo tempo e se non si
hanno buone antenne non servono a niente. |
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