I CAPITANI CORAGGIOSI

LUIGI  FERDINANDO  MARSILI

LO SCIENZIATO DEL MARE

Scienziato, uomo politico e viaggiatore instancabile, il bolognese conte Luigi Ferdinando Marsili fu anche uno dei primi uomini al mondo ad effettuare ricerche oceanografiche e a compiere indagini sulla biologia del mare e sulla morfologia dei bacini e delle coste. Ebbe una vita intensa e movimentatissima, fece curiose e strane esperienze, godette della stima e della confidenza dei più importatiti personaggi dei suo tempo.

Nato a Bologna il 20 luglio 1658, non compì studi regolari: a Padova frequentò Trionfetti e il matematico Montanari. Dopo aver visitato le maggiori città italiane e dopo essere andato a rendere omaggio al neo eletto papa Innocenzo XI, Marsili, appena ventunenne compì il suo primo viaggio all'estero. Al seguito dell' ambasciatore veneziano Pietro Civrani si recò a Costantinopoli e qui si trattenne circa un anno. Ouindi, attraverso Adrianopoli, Sofia, Belgrado e la Bosnia, giunse a Spalato, donde una nave lo portò a Venezia.

Reduce da queste esperienze in Oriente, fu chiamato a Roma dal pontefice, desideroso di informazioni e notizie. Innocenzo XI era allora angustiato dalla grave minaccia che si addensava sull' Austria di un'invasione musulmana, la quale doveva infatti scatenarsi di lì a poco, nel 1683, e condurre l'esercito ottomano alle porte di Vienna. Il giovane patrizio bolognese seppe soddisfare la curiosità del papa e fornirgli informazioni che si rivelarono preziose, In quello stesso periodo egli fu più volte ospite a Roma dell'ormai anziana regina Cristina di Svezia, che visitava nella sua residenza di palazzo Riario, intrattenendola sui costumi delle genti musulmane e su argomenti naturalistici.

Dopo la sosta romana, Marsili, ventiquattrenne, iniziò come semplice moschettiere la carriera delle armi nell'esercito dell'imperatore absburgico, Leopoldo I. Le doti di intelligenza ed energia, le prove di valore date in campo (fu ferito in battaglia due volte: durante la presa di Buda e nell' assedio di Belgrado) la sua abilità di comandante di truppe, la particolare bravura di progettista ed organizzatore di sistemi di fortificazione, gli fecero raggiungere, in venti anni, il grado di generale. Ma la carriera fu stroncata nel 1704 in un episodio della guerra fra Francia e Impero: la resa della piazzaforte di Brisacco, sul Reno, in cui venne coinvolto quale vice comandante del presidio. Una spietata sentenza lo condannò alla degradazione e alla radiazione dall'esercito.

Nei venti anni di servizio militare il Marsili ebbe anche incarichi di fiducia estremamente delicati, di carattere diplomatico. Fra l'altro, Leopoldo I gli affidò la missione di sottoporre a Innocenzo XI, in suo nome, alcune questioni assai spinose, quali la richiesta di un finanziamento per la ripresa della guerra contro i turchi e il benestare circa il piano d'attacco per la conquista di Belgrado.  Dopo la tragedia di Brisacco cominciò per Marsili, a quarantasei anni di età, la seconda parte dell'esistenza, dedicata interamente agli studi, alle ricerche naturalistiche e alla creazione nella sua Bologna di un Istituto delle scienze e delle arti. Le sue opere scientifiche lo fecero conoscere e stimare dai maggiori dotti di tutta Europa: i francesi lo accolsero nella loro Accademia e gli inglesi nella Reale Società di Londra, ove fu presentato con parole di vivo elogio dal celeberrimo Newton.

Ma la tranquillità degli studi venne interrotta da un ritorno, non desiderato, alle armi. Suddito dello Stato pontificio, non poté esimersi dall'assumere per due volte un gravoso incarico militare. Nel 1708, in seguito ad una crisi nei rapporti fra la Santa Sede e l'Impero, per le pretese di Vienna sul ducato di Ferrara, sostenute con l'occupazione di Comacchio, fu nominato comandante del modesto (15 mila uomini) e male armato esercito pontificio. Una seconda volta, nel 1715, egli venne incaricato di rafforzare le difese della costa adriatica, esposte alla minaccia di incursioni dei turchi in guerra con la Serenissima.

Tali incarichi ebbero il risultato di una sua completa riabilitazione sul piano militare. Riabilitazione che gli attirò la simpatia e l'amicizia del nuovo papa, Clemente XI, nonché del re di Francia, Luigi XIV, il quale gli fece recapitare in dono una spada in ideale sostituzione di quella che gli era stata spezzata con la condanna per la sconfitta di Brisacco. Quattro sono gli studi oceanografici del Marsili di maggior valore ed importanza. Il primo, pubblicato a Roma nel 1861, s'intitola « Osservazioni intorno al Bosforo Tracio o vero Canale di Costantinopoli », in cui egli riassume le indagini compiute durante il suo primo soggiorno a Costantinopoli. Ispirato al metodo sperimentale galileiano, questo scritto inizia una nuova era nella scienza del mare, rivelando nell'autore acuto spirito d'osservazione, padronanza di metodi d'indagine e di analisi.

Il secondo lavoro, pubblicato ad Amsterdam nel 1726,  ha per titolo « Danubius Pannonico Mysicus » e costituisce    un fondamentale trattato sulla dinamica e sulla biologia  delle acque del Danubio.

Il bolognese conte Luigi Ferdinando Marsili - nato nel 1658 e morto nel 1730 in un ritratto d'epoca

Accanto a ricerche di geografia, astronomia, etnografia, litologia, egli svolge in quest' opera, con ampiezza e acutezza, importanti indagini idrografiche.Il periodo di maggiore attività del Marsili nel campo dell'oceanografia corrisponde al suo soggiorno nel piccolo villaggio di Cassis, sulle coste della Provenza, fra il 1706 e il 1708. Egli stesso descrisse il suo lavoro in una lettera all'abate Bignon: « Così ho cominciata la ricerca sopra l'istoria del mare, nella quale ho pensato di trattare della natura delle acque del mare e dei suoi diversi movimenti; della differenza dei fondi del mare, che mi sembrano aver rapporto colla struttura delle montagne; di alcuni effetti che producono i venti sopra queste acque; della natura dei pesci sviluppata per mezzo dell'analisi; della vegetazione delle piante che crescono nel fondo del mare... ».

Frutto del biennio di osservazioni e di studi compiuti a Cassis è la « Historie physique de la mer », il primo trattato di oceanografia nel senso moderno; originale e denso di risultati, in parte nuovi, fondati sull'osservazione e sull' esperienza, apparso in un'epoca in cui la leggenda, gli errori e le incontrollate credenze costituivano la prevalente mole delle conoscenze fisiche e biologiche marine.

A sessantasette anni (cinque anni prima che la morte lo cogliesse a Bologna, il 1 novembre 1730) Marsili si recò a Maderno sul Garda per un breve soggiorno. In questo periodo scrisse la fondamentale monografia intitolata « Osservazioni fisiche intorno al lago di Garda detto anticamente Benaco».

Da NAVI e MARINAI