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Il trattato di Madrid (1932) sanciva i
vari servizi radiotelegrafici e radiotelefonici che regolamentavano sia
la parte delle radiocomunicazioni che la parte telegrafica terrestre. (il
primo congresso PT universale fu' quello di Berna nel 1874, tali,
dovevano avere una cadenza ogni cinque anni). Il trattato di Madrid fra
le nazioni firmatarie alle telecomunicazioni era il punto di riferimento
degli anni trenta. L'allora governo Italiano che aveva dato i servizi
radio elettrici in gestione alla Italo-Radio nel 1924, furono di fatto
riassorbiti all'interno del Ministero delle Poste con a capo il Ministro
dell'allora governo. Consulente del ministero e uomo di massima fiducia
per il capo di governo e per la Marconi Wireless Company era il Capitano
di Vascello Gino Montefinale.
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Egli in piu' relazioni cerco' di rafforzare il
centro nazionale delle TLC a Corniolo con apparati innovativi, fu
proprio il ministro di quegli anni che dette l'avvio ai lavori di
costruzione ed ampiamente di Genova Radio Castellaccio, Napoli Radio molo
S.Vincenzo e Roma Radio San Paolo gia costruita nel 1917, con i loro
rispettivi nominativi. L'importanza del centro radio IAC (radio Coltano
o meglio ancora Radio Corniolo), pur essendo chiamato solo Radio Coltano,
rimaneva di preminente interesse nazionale e veniva quindi totalmente
aperto alle telecomunicazioni marittime. Grazie all'esperienza di Montefinale si suddivise prima la flotta mercantile: navi passeggeri,
navi da carico. Si suddivise le navi per posizione geografica
giornaliera, si istitui il servizio OBS o Osservazioni
Meteorologiche riferite a determinate ore della giornata.
Principalmente il messaggio OBS doveva essere trasmesso dalle navi
passeggeri tre volte al giorno, mentre per i mercantili una sola |
C.V. Gino
Montefinale |
volta al giorno
(18.00 T.M.G.). |
Cio' permetteva al Dipartimento Statale o
Ufficio Presagi di Roma addetto, non solo di sapere la vera
posizione nave, ma anche le condizioni meteorologiche del mare in quel
dato luogo del mondo. L'ufficio presagi
di Roma era incaricato di trasmettere alle altre navi che transitavano
in quella zona le condizioni meteo marine, dando in effetti il via a un
sistema innovativo (n.d.A. che oggi 70 anni dopo chiamiamo servizio
meteorologico 24 ore su 24). Si suddivise inoltre il mondo in zone al
fine di poter meglio distribuire il tipo di apparati verso le aree piu'
difficili per il collegamento. Si rafforzo' per dette aree il numero dei
lancia all'aria, ovvero i telegrammi giacenti presso il Centro Nazionale
Radiotelegrafico e Radiotelefonico, che venivano trasmessi subito dopo
il traffico lista almeno tre volte al giorno per le aree piu' lontane.
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IAC -
Centro ricevente duplex di Nodica |
Ricevitori
RTF ed apparecchiatura telefonica terminale |
Gli apparati trasmittenti piu' potenti
in dotazione al centro radio erano abilitati anche alla radiotelefonia,
destinata soprattutto alle navi passeggeri, insieme alla trasmissione
dei notiziari stampa delle ore 10.00 T.M.G. e 21.00 T.M.G. Logicamente
il servizio radiotelefonico era esteso anche al naviglio mercantile
tradizionale se dotato di apparati ricetrasmittenti in A3 (modulazione
di ampiezza). Ma come ben si sa, storicamente, erano molte poche le navi
dotate di tali apparati, in quanto erano molto costosi per gli armatori
o perche' gli armatori non concepivano ancora la possibilita' che
avrebbe dato la radiotelefonata all'incremento della gestione della
nave, e quindi dei guadagni.
Inoltre il Centro Radio, assicurava su frequenze dedicate, il collegamento con tutte le ambasciate italiane nel
mondo. A tal proposito voglio ricordare proprio i fatti di Pechino, dove
un nostro contingente militare era dislocato presso la Concessione Italiana
insieme ad una nave militare ancorata nel porto piu' vicino a Pechino
nel 1925.
Montefinale nella sua relazione, mette in risalto il fatto come la
propagazione radio che influiva sui collegamenti con il centro nazionale
poteva essere prevista e quindi la stazione radio stessa fosse dotata di
antenne riceventi e trasmittenti piu' idonee per quelle zone. |
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Tali aree erano contemplate: Le navi
che si trovavano nel Mediterraneo, Mare del Nord, Baltico, Atlantico
orientale (Golfo della Biscaglia Portogallo, Stretto di Gibilterra)
potevano contare di comunicare sia sulla frequenza di 2400 metri(125 KHz)
,dove alle 0800, 0918, 12.30, 16, 18 e 20.00 TMG avvenivano i traffici
lista e la trasmissione all'aria dei telegrammi giacenti. Sulle onde dei
23, 45 e 45,10 metri alle ore 09.15, 12.30 e 20.00 TMG il traffico lista
e lancio all'aria. Su queste frequenze le navi che erano in queste zone, oltre la frequenza di 600 metri e 718 metri, i collegamenti avvenivano
nell'arco delle 24 ore. Le navi in Oceano Atlantico occidentale (Canada)
e costa est degli Stati Uniti (S.U.), i segnali radio iniziavano a
sentirsi con intensita' favorevole a stabilire un collegamento
bilaterale dalle ore 16.00 TMG fino al giorno seguente alle ore 0700 TMG.
Dal Sud Atlantico (costa orientale dell'America Latina) i segnali radio
delle navi si percepivano verso le ore 20.00 TMG fino alle 0400 TMG del
giorno seguente.
Le navi in navigazione o in rada nei porti del
Sud
Pacifico (costa occidentale America Latina) si iniziavano ad ascoltare
verso le 2300 TMG e scomparivano alle 0600 TMG. Le navi mercantili e le
navi di linea passeggeri, come quelle del Lloyd Sabaudo poi Lloyd
Triestino, che erano in navigazione in estremo oriente a levante di
Colombo (a est di Colombo, Golfo del Bengala, Stretto della Malacca, etc)
si ricevevano dalle 1400 TMG alle 2200 TMG. Le navi intorno all'Australia
si ricevevano verso le 1400 TMG e non erano piu' ascoltabili dopo le ore
1800 TMG. Il contatto dalle Coste degli S.U., Nord O. Pacifico e Messico, le navi sono ascoltate verso le ore 0100 TMG e si mantiene il contatto
fin verso le ore 0500 TMG. Spesso sul tratto Panama-Vancouver e'
necessario che le navi in onda corta si appoggino con il transito radio,
QSP, con le navi in navigazione in Atlantico.
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IAC -
Stazione trasmittente di Coltano |
Sala degli
apparati RT ed RTF di trasmissione |
Esse trasmetteranno anche il ricevuto
dei telegrammi lanciati all'aria dal Centro Radio Nazionale, altrimenti
la nave che effettuera' il transito con il Centro Radio dovra' farsi
carico del traffico giacente. Lungo il periplo dell'Africa dal Mar
Rosso al Sud Africa e Africa occidentale le navi sono in contatto
bilaterale verso le 1100 TMG e non vengono piu' ascoltate tra le ore
0100 TMG e 0400 TMG del giorno dopo. Le onde aperte dal centro in onda
corta sono 5660 KHZ, 6522 KHz, 8355 KHz,1 2550KHz, 16775. Nel 1932 il
Centro Nazione di telecomunicazione era dotato di trasmettitori da 1 KW
per la frequenza di 500 KHz e 418 KHz. Da trasmettitore da 1,5KW per la
frequenza di chiamata di 143KHz (2100 metri) e 1,5 KW per la frequenza
di lavoro dii 2400 metri o 125KHz. Sempre per queste due frequenze
c'erano due TX da 5 KW. per le onde corte servizio telegrafico e
telefonico apparato da 2KW dedicati esclusivamente alle frequenze di
17750 khz e 8380 khz in telegrafia A1 e A2 (modulata), (n.d.A. e'
possibile che uno di questi due TX da 2KW della Marconi sia quello
attualmente al museo delle scienze delle telecomunicazioni a Roma e
trattato anche su radiorivista. Mentre gli altri apparati da 14 KW
facevano tutte le frequenze assegnate al Centro Radio delle onde corte
per le grandissime distanze in particolare.
Nel 1935 viene istituito
presso il centro il servizio Medrad o C.I.R.M. per l'assistenza
radio medica al personale navigante. Con l'entrata in servizio dei nuovi
e piu' potenti apparati saranno inserite anche nuove frequenze quali
4355KHz, 8515 KHz, 12865 Khz, 17699 KHz. Rimangono primarie le frequenze
dei 600 metri o 500KHz e dei 718 metri o 418Khz, come frequenza di
lavoro. La stazione radio nazionale di Roma San Paolo sara' dotata di
apparati della Telefunken tedesca, secondo gli accordi tra i due
governi. La potenza di detti trasmettitori operanti in A1, A2 e A3
sara' di 7KW. Vengono inoltre potenziati tutti gli apparati della
radiodiffusione fonica operanti in onda corta della URI (EIAR), l'attuale
RAI, gia' allora si parlava di trasmettitori da 700 KW sia della Marconi
che della Standard svedese che della Siemens tedesca. Non ho trovato
notizie se poi furono acquistati anche materiali tedeschi, ho solo
trovato che gli apparati svedesi furono pagati in oro (la definizione e' Lire-oro), pertanto soldi che invece di rimanere in Italia presero il
via .......
N.d.A.. La Societa' Radiomarittima si prende carico della
fornitura e manutenzione degli apparati di bordo, affinche' le navi
italiane naviganti su tutti i mari del mondo siano sempre contattabili
ed abbiano gli apparati adeguati agli standard tecnici innovativi in
corso. Le aperture di propagazione si intendono variate di piu' o meno
un'ora rispetto a quelle sopra menzionate in ragione della stagione.
Analizzando la relazione di Montefinale non si fa accenno esplicito al
ciclo undicinale solare, ma gia l'implicazione di scrivere piu' o meno
un'ora dall'orario di inizio o fine ascolto, e' molto significativa
perche' non solo e' in relazione a un'alba o tramonto spostata per il
fuso orario secondo la stagione, ma della conoscenza delle macchie
solari.
Ho notato che nello stendere l'articolo, trattandosi solo di
ricucire parti ufficiali, la notevole importanza data dall'impronta
tecnologica dell'Istituto di TLC di Livorno fondato dal VALLAURI nel
1917. E' molto importante che chi legge questo articolo capisca che le
navi di allora avevano trasmettitori da 100 Watt o meno, la maggior
parte era con finali a triodi, quindi oscillatori controllati da VFO o
con cristalli di quarzo, le antenne a bordo erano spesso, salvo le navi
petroliere, cavi in rame che seguivano la tortuosita' dei bighi di
bordo. Bighi che erano diversi a seconda della stazza e che servivano
per le operazioni di carico e scarico della merce.
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ICB -
Genova Radio primi anni 1950 |
Trasmettitori
Marconi
Classe “Pechino”, rivisionati ed aggiornati per standard
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di
sicurezza, forse ex Coltano Radio IAC (tramettitori 1 e 3 da
sinistra). |
In genere la stazza delle navi mosse da
elica (macchine a vapore ) era intorno alle cinquemila o seimila
tonnellate, mentre le petroliere potevano essere anche di quindicimila
tonnellate. Le navi di linea o passeggeri per la loro maestosita' erano
tra i 18 e 24 mila tonnellate e mosse da turbine a vapore (turbonavi). Le nostre navi passeggeri sono state in assoluto, se non i piu' grandi
transatlantici, certamente i piu' maestosi come bellezza della nave
stessa. Spero di aver condensato, senza commettere errori, la
situazione TLC nei primi anni del 1930 nel settore navale. Sono stati
omessi volontariamente nominativi radio ed altri dettagli tecnici
perche' non ancora resi completamente pubblici (almeno per quello che
ho ricercato).
Posso dire che l'evoluzione scientifica della fine degli
anni venti ha portato al massiccio ampliamento di un centro radio
concepito nel 1903, e dove con rammarico ho notato che la possente
influenza della MARCONI WIRELESS COMPANY ha come bloccato l'evoluzione
tecnica di quelle ditte che tra Toscana, Lazio e Nord.Italia stavano
costruendo apparati all'avanguardia, mentre negli arsenali militari
della Regia Marina avevano gia' nel 1920 messo a punto sistemi ad onde
ultracorte sfociati poi nel primo radar. Gli apparati da 2KW di IAC,
furono trasportati a Roma PT Radio/IAR e poi ceduti a ICB (Genova Radio) per poi, almeno
uno, venire esposto al museo delle TLC di Roma del Ministero, grazie alla
segnalazione di un eccellente radioamatore quale Andrea Borgnino IW0HK a
cui va il nostro totale ringraziamento per l'impegno profuso a rianimare
Coltano Radio postal telegrafico e telefonico
Nda: e’ possibile che i due
TX da 2 kw di Roma PT Radio IAR nel 1950 alla
ristrutturazione di Genova Radio Castellaccio, i cosiddetti Marconi
Pechino, siano stati revisionati e messi in sicurezza con protezioni
supplementari esterne e date ad ICB, (Genova Radio) come ben si evince dalle
foto della stazione trasmittente di ICB
Castellaccio scattate o recuperate dal signor Lino Esposito. |
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