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Giorni fa
sono stato su una superpetroliera in un porto italiano, sorry, volevo
dire europeo. Logicamente come tutti noi, sono andato sul ponte di
comando a trovare il collega che oltre a fare le mansioni di RT fa il
"segretario nave". La parte GMDSS e’ stata integrata sugli apparati
esistenti con l’aggiunta del DSC ed altri ammennicoli che non sono
riuscito a capire. La presa del tasto telegrafico era perfettamente
sigillata con tanto di piombo e bollo ministeriale!..... (Azz.....)
Cosi’ come la predisposizione alla A1A. Erano abilitati i tasti di A2H,
A3J, F1 e dati. Potenza del tx 800 watt, logicamente stazione doppia
(area 3). Sul ponte, sui radar esistenti e’ integrato il nuovo sistema
di identificazione delle navi con il transponder via radio. Questa
scatolina rimanda poi a un monitor in sala nautica la schermata della
mappa di navigazione con i bersagli, inserendoci sopra una finestrella
con i dati delle navi.
E’ un bel
sistema, peccato che ci sia solo scritto nominativo nave e un altro
dato. Non ci sono ne’ rotta ne’ velocita’ ne’ altri dati di posizione
che il GPS potrebbe trasmettere via transponder, cosi’ che insieme ai
dati di pescaggio nave e nr. dei passeggeri a bordo (un po’ come avviene
per i famosi radar in mano agli uomini-radar degli aeroporti) si
potrebbe migliorare la qualita' e la sicurezza di navigazione in acque
affollate.
Sono rimasto
colpito dal fatto che il VHF era a basso volume e il DSC spento. Mi
hanno spiegato che ogni momento va in allarme e pertanto visto che hanno
il transponder radio sul radar e’ inutile tenerlo accesso. Sulla
questione del volume basso mi hanno detto che ci sono troppe barche o
navi intorno e se qualcuno ci identifica sul radar, se ha bisogno ci
chiama via satellite. Ho chiesto se era possibile comunicare con una
nave in Golfo Persico in onde corte, visto che era mattina presto sia
la 16 che la 22 Mhz potevano andar bene. Mi e’ stato risposto che era
impossibile chiamare la nave anche se si conosceva il codice, era meglio
usare il satellite, cosi la registrazione avveniva solo un un
brogliaccio e non su due. Mi hanno chiamato l’altra nave via satellite
dopo che avevano, girato l’antenna dall’atlantico verso una stazione
terrena dell’indiano (satellite dell’indiano)!. Prima di parlare il
comandante della nave mi ha letto una breve lettera su come dovevo
utilizzare secondo le normative vigenti l’impianto satellitare, incluso
se riconoscevo nell’acclusa lettera delle armi (fucile mitragliatore,
bombe a mano, pad portatile per missili).!!!!!!!!!!! Mi hanno fatto
inoltre firmare un foglio dove avrei parlato in linguaggio chiaro e non
avrei accennato di eventuali parole o fatti di terrorismo o incitante
fatti o cose contro la sicurezza della nave o della bandiera della nave!
Da
rammentare che, il foglio che ho firmato, era un documento vistato dalle
Autorita’ Marittime, con tanto di bollo e numero di pagine riportate per
foglio! Non so piu’ dove sia la realta’, il gioco o il prendere per il
culo (scusate l'espressione dovuta)! Mi sono ricordato a tal proposito
che, chissa' perche’, questo accostamento di fatti. Quando navigavo, in
caso di emissione di segnale di soccorso con il manipolare automatico
del segnale di SOS seguito dal nominativo e da due lunghe linee, doveva
essere fatta in emissione A2H....... ma quanti marconisti erano al
corrente??? Ora sui GMDSS c’e’ l’opzione A2h, ma il manipolatore ed il
tasto dove sono piu?? Mi sembra una cosa fuori dal mondo, forse si usa
il PTT della cornetta! Una volta quando si arrivava in porto si lasciava
fuori dalla cambusa il vino stimato da mettere in tavola. Ora nemmeno in
porto italiano o europeo il vino deve comparire in tavola. Se ben
ricordo dei miei quasi 15 anni di navigazione, il vino non veniva
portato in tavola ma veniva chiuso in cambusa sotto sigillo soltanto al
momento che la nave ormeggiava in porto dove vi erano forti restrizioni
sugli alcoolici. Non ho mai visto sparire il “cancherone” dal tavolo,
forse nemmeno quando eravamo in porto a Jeddah con invitati locali a
bordo.
Le uniche
multe prese che io mi ricordo sono: in Algeria era stata conteggiata una
bottiglia in piu’: 40 invece che 39 in sigillo e ci prendemmo una multa
da 500 dollari. In Arabia Saudita a Jeddah perche’ il direttore di
macchina apri’ per sbaglio l’uscita di raffreddamento dei generatori
diesel
lato
banchina! 5000 dollari di multa. A New York perche’ non avevamo provato
realmente il timone e la marcia addietro prima di entrare nelle acque
territoriali americane: il comandante lo aveva scritto a Libro nautico
ma non l’aveva fatto, l’aereo di pattugliamento della Coast Guard
invece, con tanto di fotogrammi alla mano aveva fornito le prove del
contrario! Insomma siamo nel 2004, a bordo ci sono restrizioni da
carcere, il menu’ e’ quello imposto dall’ente medico per la salute a
bordo ed il cuoco ci si deve attenere per quantita’ e qualita’. C’e’ la
legge per l’antiterrorismo. L’acqua di bordo (quella potabile) non si
puo’ piu’ bere (danno l’acqua minerale), mentre quando noi si navigava
si beveva solo quella e l’acqua minerale c’e’ la dovevamo pagare di
tasca nostra. Mi sembra che ci sia qualcosa che non va piu’ e anche
qualche collega ancora a bordo, non la racconti proprio giusta forse per
non perdere la poltrona sotto il sedere di qualche filippino che la
pretende a 1/10 di costo. |
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