LA SECOLARE STORIA DEI SOLDI


Le prime notizie storiche risalgono al Secolo Dodicesimo: portava infatti il nome dei Soldi uno dei genovesi firmatari, nel 1288, del trattato di pace con la Repubblica di Pisa dopo la battaglia della Meloria mentre ampia cronaca si trova nei documenti della memorabile battaglia di Montaperti del 4 settembre 1260 tra Firenze e Siena, dove perirono i fratelli Duccio e Cambino, cavalieri fiorentini del Sesto di S. Pancrazio, figli di Boncambio Soldi.
I Soldi fiorentini ricoprirono importanti cariche politiche durante il periodo della Repubblica: nove Soldi ebbero l'incarico di Priore e Matteo SoIdi di Federico, nel 1375 fu nominato Gonfaloniere e un anno dopo fu eletto "uno degli otto che decidevano la pace e la guerra" e seppe cosi bene regolare le cose militari contro il Legato di Lombardia da meritare di aggiungere al suo stemma il motto "Libertas" di colore azzurro in campo d'oro. Nell'albo genealogico di questa famiglia troviamo la Nobildonna Lucrezia Soldi di Antonio, madre di S. Filippo Neri, Padre Jacopo Soldi dell'Ordine dei Servi di Maria che, nel 1430, scrisse in latino il famoso trattato di medicina "Antidotario per il tempo di peste", il pittore Andrea Soldi (1703-1771) noto ritrattista a Londra, Francesco Angelo Soldi che verso la metà del 1700 iniziò nella penisola iberica il ramo spagnolo diventando "grande di Spagna" e Antenore Soldi (1844-1871) pure buon pittore che si distinse eroicamente nella battaglia di Custoza. Oggi il ramo fiorentino è ancora prospero e nella Toscana esistono oltre 450 famiglie Soldi.
Un Paolo Soldi (ignota è la sua provenienza) risulta poi tra i "venturieri sotto la bandiera sforzesca che parteciparono all'assedio di Malta del 1565 dove ottomila cristiani si opposero a forze turche cinque volte superiori fermando il piano di conquista dell'Europa da parte della potenza ottomana.
Il ramo più numeroso e però quello cremonese con più di 500 famiglie ed il. primo capostipite registrato è l'agricoltore Giacomo Soldi bonificatore delIa valle padana (Secolo XVII) che fondò una cascina in un terreno golenale detta "La morta" ancora oggi. dopo tre secoli, proprietà di discendenti.
Nell'Ottocento ebbe fama Costantino Soldi patriota e filosofo. divulgatore della dottrina di Ferrante Aporti. che insegna a Leonida Bissolati: ai primi del novecento i maggiori mecenati cremonesi furono i coniugi Francesco ed Esilde Soldi i quali donarono terre ed averi per la costruzione in Cremona di una moderna casa di riposo per anziani, opera insigne e filantropica ancora intitolata al Ioro nome.
Altri noti Soldi cremonesi possono essere trovati scorrendo la storia ecclesiastica (bastano i nomi di Don Giuseppe Soldi che nel 1829 fondò una scuola per sordomuti e Mons. Tobia Soldi. scomparso nel dicembre del 1969. Canonico della cattedrale di Cremona, segretario del Vescovo Cazzani ed eminente conferenziere), mentre altri si sono mentre altri si sono particolarmente distinti nell'arte forense, nel commercio, nel lavoro, nello sport ed in molti altri campi.
Soprattutto amiamo ricordare il giornalista il giornalista e scrittore di chiara fama Fiorino Soldi, noto autore di commedie radiofoniche e di una serie di romanzi e opere storiche, fondatore del Casato Soldi e l'agente commerciale e valente e valente sportivo Carlo Soldi, suo degno continuatore, scomparso nel 1979.
I Soldi del ramo hanno invece una loro speciale storia molto viva: l'albero genealogico rivela che nel 1216 Nicolò Soldi, nobile cavaliere fiorentino, passò nel napoletano e vi rimase dando origine dando origine ad una prolificatissima progenie di: teologi, abati, farmacisti, cospiratori ed anche un brigante. Fra tutti emerge la figura di Serafino Soldi, primo deputato del meridione nel parlamento nazionale di Torino (suo avversario elettorale fu Francesco de Sanctis), amico di Cavour e Settembrini; l'ultima nota figura fu Giovanni Soldi, sindaco di Avellino e grande penalista che morì in un'aula della Corte d'Assise alla fina di una appassionata arringa.
Dal ramo genovese le notizie sono pochissime: nel tempo del rinascimento si ebbero a Genova due distinti "rami" di Soldi, gli uni navigatori gli altri macellai. Figure di grandi commercianti, tra le quali non mancheranno quella dei soldati e generali ed anche di nobili donne blasonate.
Un ramo veramente nobile deve essere considerato quello del Lago d'Orta dove c'è ancora il castello dei Soldi.
Assai antico e numeroso si deve ritenere anche il ramo bresciano: rammentiamo specialmente Organtino Soldi (1530-1609) gesuita e missionario, considerato il secondo padre della cristianità giapponese e Giacomo Soldi (1806-1836) pittore decorativo ornamentale.
Mentre rievochiamo la gloria di un eroico antenato, l'ufficiale fiorentino Asftolfo Soldi combattente nella campagne napoleoniche dietro il primo tricolore dei reggimenti italiani (che unificarono militarmente le varie regioni così da attestarne idealmente, dopo secoli di servaggio, una comune volontà di indipendenza), scomparso nella bufera della ritirata di Russia, siamo orgogliosi dei molti Soldi che parteciparono attivamente al Risorgimento; ricordiamo in modo particolare il fiorentino Gaetano Soldi, orafo del Ponte Vecchio che combatté con Garibaldi, il romano Giambattista Soldi intermediario di Mazzini all'estero e cassiere del comitato Nazionale Italiano di Londra ed il cremonese Angelo Giuseppe Soldi che si arruolò nei Cacciatori delle Alpi e che emigrò verso la fine del secolo in Brasile dove tuttora vivono numerosi i suoi discendenti.
Innumerevoli i Soldi che eroicamente combatterono e morirono nella prima e nella seconda guerra mondiale e quelli che parteciparono alla lotta partigiana: basti ricordare i 43 caduti sepolti a Redipuglia e negli altri cimiteri, i 13 dispersi in Russia e quelli rimasti per sempre nei campi di sterminio nazisti.
Le discendenze più varie e più vaste si sono formate lungo i secoli un po' dovunque, giacchè molti sono stati i Soldi che emigrarono dall'Italia in tutto il mondo: citiamo per esempio i Soldi francesi (molto rinomato Emile Soldi, detto anche Colbert, nato a Parigi nel 1846e morto a Roma nel 1906, scultore, medaglista e storico d'arte), i Soldi peruviani (tra cui il valente archeologo Paolo Soldi ricercatore dell'antica civiltà Inca), i Soldi Argentini e tra questi Raul Soldi di Buenos Aires, certamente il più famoso pittore vivente dell'America Latina, conosciuto anche per le sue esibizioni alla Biennale di Venezia e quelli dell'Uruguay con il notissimo artista della ceramica prof. Santiago Soldi. Non Parliamo dei Soldi del Brasile di cui molti stentano a parlare l'italiano e di alcuni negli Stati Uniti che non lo parlano affatto.
Simbolo ideale dell'eroismo che illumina le vicende secolari dei Soldi è la grande figura del pistoiese Padre Giacomo Soldi, missionario domenicano caduto nel Pakistan, sul frontedel lavoro apostolico, 11 maggio 1960.
Impossibile poi elencare tutti gli atri Soldi che attualmente si stanno distinguendo in ogni campo: la loro storia la narreranno i posteri.