Cara Carmen,

sono davvero contenta di averti conosciuta (ti conoscevo gią?) nella tua bella casa, fra tanta "bella gente". Volevo ri-dirtelo! Poi sono passati i giorni... Son partita per Bergamo, nel caos di Termini, e dal faticoso viaggio sono tornata a pezzettini. Eccomi - come dicono a Sperlonga - "in mezzo al letto" con l'influenza.

Ho ripreso fra le mani il tuo Levriero: bello di veste e attento all'attualitą politica e cultura del territorio. Un bel merito per te che lo dirigi e intervieni in massima parte.

Le tue poesie Figlia della luna, son tutte percorse come da una grazia lunare assai accattivante: tenerezze per le figlie e gli amici e un sentimento d'amore che canta (e piange) su vibranti corde.

Felice la sezione Remembre Samos ma tutta la raccolta si qualifica per l'efficacia delle immagini e per l'opera di sintesi. Con alcuni tuoi versi "toccanti" voglio terminare parafrasandoti:

Posa lontano il sacco della vita/

balla e canta/

mentre l'amore ti parla con tenera voce/

tenera come la neve di marzo coi biancospini affacciati/

e il nostro mare/ ci risorga speranze/

Ciao Carmen. Auguri e arrivederci

Elena Milesi

 

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