LA ROCCA
Le popolazioni rivierasche
calabresi, che vivevano quasi sempre riunite in piccoli
raggruppamenti dislocati nelle campagne prospicienti il mare,
furono costrette a rifugiarsi sui monti per salvarsi dalla furia
vandalica delle orde barbariche, che invasero l’Italia e quindi
la Calabria a partire dal primo decennio del 400 d.C.
Alarico – che morì nel 410 a
Cosenza – con i suoi Visigoti e Genserico nel 457 con i suoi
Vandali, costrinsero all’inurbamento montano popolazioni che
erano sempre vissute vicino al mare. Molto probabilmente, dopo
il 457 (quando non è possibile stabilirlo con precisione) anche
i fuscaldesi si rifugiarono sui monti costruendo, a strapiombo,
una rocca, quasi invisibile dal mare. Infatti, il compianto avv.
Francesco Lattari nel suo libro “ La terra di Fuscaldo” scrive:
<<L’iniziale aggruppato di case sorse intorno alla rocca o
castello situato sul vertice della collina. E furono poche e
misere case intorno ad una “rocca” misera ancor essa, che
occupava l’area ove ora sorgono gli scarsi fabbricati, che
guardano la montagna, sul lato della strada provinciale. In quel
punto strategico e remoto, perché protetto dalla rocca ed
invisibile dal mare, crebbe la prima gente fuscaldese, intenta
al lavoro dei campi e alla pastorizia >>.
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