Sabato, 26 Marzo, 2011 9:36 PM PROGRAMMI E RICHIESTE

 

  1. Il riconoscimento ufficiale dell'esistenza delle Associazioni e della Federazione congiuntamente al loro diritto di partecipare paritariamente ed in tutte le sedi, sia nazionali che aziendali, a tutte le decisioni che attengano la loro condizione di pensionati ed anziani: previdenza, sanità, fisco, assistenza sociale, con potere, quindi, non soltanto consultivo.
    Questo facendo anche riferimento al Metodo Aperto di Coordinamento auspicato dal Consiglio di Europa con invito a far partecipare le organizzazioni dei pensionati e degli anziani ai processi decisori.
  2. Ottenere una revisione della previdenza con il ripristino di alcune garanzie che consentano il mantenimento del potere di acquisto delle pensioni ed in pari modo il mantenimento della qualità di vita raggiunta nel periodo lavorativo. Questo ricordando il contributo che viene all’economia nazionale da parte degli anziani.
    • Adeguamento delle pensioni agli stipendi del personale attivo evitando il formarsi delle cosiddette pensioni di annata.
    • Completa liberalizzazione e quindi abolizione del cumulo tra pensione ed attività lavorativa post pensionamento.
    • Abolizione della limitazione della pensione di reversibilità ed invalidità con riferimento agli eventuali redditi del beneficiario.

          Alcune di queste richieste sono contenute anche nella Legge di Iniziativa Popolare presentata dall’ANLA nella passata legislatura e da noi fiancheggiata, inoltre figurano anche in progetti di legge presentati in Parlamento – On.le Publio Fiori ed On.le Stefania Prestigiacomo ad es. -,e nell’attuale Finanziaria 2003 – cumulo pensione e attività lavorativa -.

 

          Si può rilevare infine che le nostre richieste discendono direttamente da molti documenti a carattere internazionale che si sono occupati delle condizioni di vita degli anziani a partire dal “Piano di azione internazionale sull’invecchiamento” di cui alla risoluzione dell’ONU 37/51 del 1992 che è stato formulato in seguito all’Assemblea Mondiale sull’invecchiamento del 1982 a Vienna e ribadito nell’Assemblea di Madrid di quest’anno, per giungere ai “Principi delle Nazioni Unite in favore degli anziani” adottati il 16 dicembre 1991 con la risoluzione 46/91 che si articolano in cinque enunciazioni:

Indipendenza, Partecipazione, Cure, Autorealizzazione, Dignità di cui in particolare:

          Partecipazione: Riguarda l’integrazione nella società, la partecipazione diretta ed attiva alla formulazione ed all’applicazione delle politiche che riguardano direttamente il benessere dell’anziano e la possibilità di condividere le proprie conoscenze ed esperienze con i giovani e la possibilità di costituire Associazioni o movimenti.

          

          Altri riferimenti si hanno all’articolo 11 della “Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo” (Legge 4 agosto 1955 n. 848) che recita: Ogni persona ha diritto alla libertà di riunione ed alla libertà di associazione ivi compreso il diritto di fondare con altri sindacati per la difesa dei propri interessi. Infine riferimenti si hanno anche nella recente “Carta dei Diritti Fondamentali del Cittadino Europeo” e da ultimo anche nel “Progetto di Convenzione Europea” presentato il 28 ottobre u.s. nella sessione plenaria, all’articolo 34 dove viene stabilito il principio della partecipazione democratica – Le Istituzioni debbono assicurare un alto livello di apertura, permettendo alle organizzazioni dei cittadini di qualsiasi tipo di prendere piena parte alle decisioni dell’Unione.