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La Regia!Giovedì 2 Agosto 2001 - Senza timore di smentita lo si può affermare: il raduno di Rigoroso non ha perso smalto e anche quest'anno lo hanno dimostrato l'ottima riuscita e il grande risalto riservato dagli organi di stampa. E' la tradizionale passerella che in provincia di Alessandria celebra in amicizia la fisarmonica con e per la fisarmonica aperta a chiunque si presenti, purchè fornito di strumento e di un minimo di capacità per garantire con la propria musicalità un contributo a questa singolare celebrazione: al tam tam hanno risposto virtuosi e appassionati della fisarmonica provenienti da diverse Regioni: piemontesi, liguri, lombardi, emiliani, e un numeroso pubblico, stimate circa mille presenze e tra queste moltissimi estimatori e musicisti.
La scorsa edizione aveva accolto a Rigoroso come ospiti d'onore la fisorchestra "Città di Genova", il noto concertista jazz M°. Emilio Cervetto che per la circostanza ha eseguito con estrema precisione e trasporto musiche di Galliano e Fancelli galvanizzando l'attenzione del attento pubblico.
Il raduno 2001, anche quest'anno organizzato dal Cav. Carlo Fortunato, è stato occasione per ribadire diversi concetti importanti circa il pianeta fisarmonica e tra questi alcuni aspetti legati all'immagine dello strumento, non serve certo indossare uno smoking per elevare il livello della fisarmonica, e necessario lottare contro pregiudizi (l'aia, l'organino, la strada, il medicante, ecc) che allo strumento vengono associati da anni, non è il genere di musica che si esegue a qualificare uno strumento, bensì sono la serietà, la preparazione culturale, la chiarezza di idee dell'esecutore, anima del mantice, ad evitare che si continuino ad arrecare danni alla sua immagine e questo lo hanno ampiamente dimostrato in positivo gli ospiti d'onore della serata.Gianluca CAMPI
Ha così calcato le scene Gianluca Campi, 25 anni genovese, con la sua sorprendente tecnica, sensibilità interpretativa e professionalità, lui che ha conseguito il titolo di campione mondiale di fisarmonica 2000, riportando in Italia, dopo più di dieci anni, il titolo iridato. Un trionfo che ha superato i temibili "avversari" francesi e dei paesi dell'Est detentori dei precedenti titoli, che ha avuto come scenario la città di Alcobaca in Portogallo, nel contesto della cinquantesima edizione del Trofeu Mundial de Acordeao. Il talento naturale di Gianluca sbocciava già all'età di 11 anni e già un anno dopo veniva premiato al concorso internazionale di Vercelli per la categoria, Nel 90, ancora a Vercelli, strappa nuovamente lo scettro ai rivali del palcoscenico europeo, cominciano per Gianluca le tourneè in diversi teatri italiani con il suo repertorio classico, Bach, Rossini, Volpi, Schubert, le danze ungheresi, fino a Piazzolla. Gianluca, con la sua classe anche a Rigoroso ha letterelamte rapito il pubblico, trasformando come d'incanto l'ambiente circostante in un teatro dove l'estremo silenzio degli ascoltatori si alternava a fragorosi applausi al termine di ogni singolo brano.
È' stato poi accolto con calore Athos Bassissi, con le sue funanboliche evoluzioni del mantice e della tastiera, il suo particolare tocco per swing, ed il suoi sapori argentini nel tango che nei campionati di fisarmonica del 91' di Castelfidardo lo hanno visto al primo posto per la categoria "varietè", anche quest'anno è riuscito a stupire e entusiasmare la platea.Romeo AICHINO
A completare questo tris di assi è stato Romeo Aichino, fisarmonicista vercellese, che con la sua grinta e semplicità si è dimostrato un'avvincente interprete dei classici dello swing valzer francese, come del resto nelle in diverse parti del mondo ove spesso si esibisce.
Bravi anche gli altri fisarmonicisti che con estrema spontaneità sono intervenuti sul palco e con la loro presenza hanno dipinto un simpatico affresco di passioni coltivate per anni ai livelli più disparati accomunate sempre dalla felicità di abbracciare, ogni volta con un pizzico di emozione, la grande passione della loro esistenza.

Dalle esecuzioni della serata e da quanto giornalmente i mass media ci propongono emerge chiaramente che i fermenti d'oggi nei settori vari musicali (oltre al classico, il jazz, la musica popolare, la canzone d'autore, la musica rock), testimoniano una presenza viva dei fisarmonicisti, sempre più confortante e sempre più consapevole a livello artistico, che induce a considerare la "fisarmonica classica" in senso più ampio, cogliendo tutte quelle sollecitazioni che provengono dai più diversi generi musicali, accomunate per sempre da serietà d'intenti, da consapevolezza culturale e vitalità creativa.

Per informazioni scrivete a: carlofortunato@virgilio.it


Ultimo Aggiornamento 01.04.2004