Veniva
cavalcando il Signor Morte, attraverso la piana, sul suo pallido stallone,
scaricando in aria le pistole, bang bang bang... come un qualche Injun
che aveva preso una brutta sbornia. Hiu-ii! Eravamo terrorizzati, tutti
noi piccoli, ma lo erano anche i grandi, anche se davano a vedere di esserci
abituati.
Ma quel giorno non toccò
nessuno, neppure un'anima, eccetto Billy-be-damn Bangtry, quello di cui
tutte le ragazze andavano pazze. E il Signor Morte lo sfiorò
appena con un dito, così che lui non morì subito, ma giaceva
là freddo e sudato, con nella pancia un proiettile che un giocatore
di poker gli aveva sparato durante una partita truccata.
Ora, molte ragazze della nostra
città inzupparono di lacrime il cuscino quando appresero come il
giovane Billy stesse per morire, perché era un uomo molto bello
e faceva impazzire le donne; ma quella che pianse di più e si
sentì
peggio di tutte fu la piccola Maude Applegate, quella così carina,
con le trecce e i capelli rossi.
La vecchia Mary degli Injun si
prendeva cura di Billy con impiastri e erbe medicamentose e non permetteva
che nessuna donna si avvicinasse alla sua porta, e perciò non c'era
niente che Maude Applegate potesse fare per lui. Ma non si può mica
pensare che una donna coi capelli rossi se ne stia semplicemente così,
seduta in angoscia, come farebbe una ragazza con i capelli di un qualsiasi
altro colore. Maude non faceva eccezione a questa regola. Pianse, tirò
avanti per un po' in quel modo, ma quasi subito decise che bisognava fare
qualcosa, si asciugò gli occhi sull'orlo della gonnellina, sellò
il piccolo pony pezzato di suo padre e si mise in viaggio attraverso la
piana per cercare il Signor Morte.
Maude
Applegate cavalcò in lungo e in largo; cavalcò dalla regione
delle vacche fino a quella delle pecore; e dalla regione delle pecore fino
al paese degli Injun; e dal paese degli Injun fino alle montagne lontane,
e laggiù finalmente raggiunse il Signor Morte, appena ad un miglio
di distanza dalla vecchia casupola dove egli viveva con sua nonna, sopra
il limite della vegetazione.
Quando Maude Applegate scorse il
pallido stallone, era terribilmente stanca e terribilmente sfinita; i suoi
capelli rossi erano tutti spettinati e sparsi sulla schiena, e il pony
pezzato di suo padre era ridotto a pelle e ossa.
Ma raccolse il fiato e gridò
forte, "Oh, Signor Morte, aspetta! Aspettami!"
Il Signor Morte arrestò
il suo stallone e si guardò intorno, piuttosto sorpreso,
perché
era un fatto assai raro che qualcuno lo richiamasse indietro per fermarlo.
"Che è, che cosa vuoi da
me, ragazzina?" chiese a Maude Applegate mentre lei si avvicinava. "Per
i fulmini di Zeus, sembra proprio che tu sia passata attraverso una spalliera
di brughiera!"
"Oh, Signor Morte," boccheggiò
Maude, "ho cavalcato in lungo e in largo per raggiungerti! Ho cavalcato
dalla regione delle vacche fino alla regione delle pecore; e dalla regione
delle pecore fino al paese degli Injun; e dal paese degli Injun fino alle
montagne lontane, e tutto questo per chiederti di risparmiare Billy-be-damn
Bangtry, l'uomo che io amo!"
Allora il Signor Morte rovesciò
la testa all'indietro e, mentre il nero sombrero gli scivolava dalla testa
rimanendogli appeso al collo per la stringa, scoppiò in una fragorosa
risata.
"E' così divertente!" disse
il Signor Morte. "Tesoro, sei proprio la cosa più divertente che
mi sia mai capitato di incontrare!"
Ma Maude Applegate aveva cavalcato
in lungo, e aveva cavalcato in largo, aveva sopportato la sete e aveva
sopportato la fame, aveva quasi ammazzato il piccolo bel pony pezzato di
suo padre; e poi era una donna dai capelli rossi, e non era il tipo da
farsi ridere dietro. Si risentì e coprì per bene di insulti
il Signor Morte. Gli disse che, nel paese da dove lei veniva, i gentiluomini
non ridevano alle spalle delle signore in difficoltà, e che gli
sarebbe stata grata se avesse fatto attenzione alle buone maniere, e le
sarebbe piaciuto proprio sapere chi gli aveva insegnato l'educazione. Che
c'erano dei poveri sporchi uomini Injun che sapevano comportarsi
molto meglio...
Beh, il Signor Morte si calmò
subito, e si raddrizzò sulla sella e la stette a sentire fermo immobile,
muovendo solo le palpebre. Quando Maude non ebbe più fiato, egli
tirò fuori la sua borsa per il tabacco, leccò una cartina
e si arrotolò una sigaretta.
"Che cosa mi darai in cambio di
Billy-be-damn Bangtry?" disse.
Ma Maude Applegate era proprio
esausta. Gettò all'indietro i suoi folti capelli rossi, come fossero
la criniera di un pony e ...
"Non ho intenzione di parlare di
affari prima di essermi lavata la faccia e aver mangiato qualcosa," disse.
"Ho cavalcato in lungo e in largo ..."
"Va bene, va bene!" disse il Signor
Morte. "Vieni avanti adesso, e ti condurrò alla mia capanna, dove
la mia vecchia nonna si prenderà cura di te."
Così
Maude e il Signor Morte cavalcarono su per la salita, e il Signor Morte
tratteneva con le redini il suo pallido stallone perché il povero,
stanco, piccolo pony non rimanesse indietro, finché raggiunsero
una vecchia casupola con il fumo che usciva dal camino. Ritta presso il
cancello, la nonna del Signor Morte era felice come una pasqua di avere
delle visite.
"Oh sei proprio benvenuta, cara
bella signorina!" disse forte non appena furono abbastanza vicini per sentirla.
"Il paiolo è sul fuoco e l'acqua del tè già bolle.
Vieni avanti, entra e riposati un poco."
Così si fecero avanti e
il Signor Morte smontò dal suo pallido stallone, si avvicinò
a Maude e la afferrò per la vita con le grandi mani, la sollevò
e la depositò per terra.
"Oh, non è veramente graziosa,
questa ragazzina?" continuava la nonna, mentre zampettava per il cortile,
appoggiandosi al bastone, come un uccellino con un'ala rotta. Poi
accompagnò
Maude in casa e le diede dell'acqua calda, e un pettine d'avorio, e una
graziosa sciarpa di seta che trasse da un vecchio baule con le maniglie
di ottone, e, quando anche il Signor Morte entrò in casa , dopo
aver badato ai cavalli, trovò Maude Applegate seduta tranquilla,
come un angelo dai capelli rossi, che beveva il tè.
Maude si riprese subito non appena
ebbe messo qualcosa nelle stomaco e presto cominciò a deliziare
il Signor Morte e sua nonna, che si piegavano in due dalle risate alle
sue storielle comiche sulle persone del suo paese.
A un certo punto il Signor Morte
cominciò a sbadigliare e a chiudere gli occhi. "Ho cavalcato un
bel po' oggi," disse alla nonna. "Ho fatto due volte il giro del mondo
e ritorno, e penso che adesso appoggerò la testa sulle tue ginocchia
e schiaccerò un pisolino." E ben presto cominciò a russare.
Allora la nonna di Morte cominciò
a parlare a bassa voce a Maude Applegate, facendole un sacco di domande
su di lei, e da dove veniva e perché era venuta. Così Maude
le raccontò ogni cosa, di Billy-be-damn Bangtry, il suo grande amore,
che giaceva morente con un proiettile nella pancia, e allora che altro
avrebbe potuto fare se non venire a cercare il Signor Morte per supplicarlo
di fermare la mano? Quando la nonna del Signor Morte ebbe udito tutta la
storia, emise un gran sospiro.
"Beh," disse, "è un gran
peccato che tu abbia il cuore già impegnato, perché tu assomigli
proprio alla ragazzina che ero io da giovane e, se potessi decidere io,
ti sceglierei volentieri come sposa per mio nipote, perché io sono
vecchia e stanca e mi piacerebbe vederlo sistemato prima di andarmene a
riposare. Sei giovane, sei graziosa, e sai farti rispettare, e poi, se
i miei vecchi occhi non mi ingannano, sai anche fare un po' di magia. Non
è vero?"
"Beh," rispose Maude modestamente,
"solo un pochino di quella più semplice."
"Come per esempio?" disse la nonna
di Morte. "Bianca o nera?"
"Un po' di tutte e due," disse
Maude. "Ho fatto una piccola magia a mio fratello per aiutarlo a passare
il compito di aritmetica, ma ho anche fatto una magia alla moglie del prete
e l'ho fatta inciampare nelle stringhe delle sue scarpe e cadere nel trogolo
dei cavalli."
Di nuovo la nonna di Morte sospirò.
"E' un buon inizio per una giovane," disse. "Non mi sembra proprio il caso
che una ragazza come te debba farsi guastare da un bellimbusto che gioca
d'azzardo e si fa sparare durante una stupida partita a carte. In ogni
caso, se il tuo cuore è deciso, io ti aiuterò. Devi sapere
che tutte le volte che Morte fa uno di questi sonnellini, dopo un po' comincia
a parlare e quando parlerà, risponderà sinceramente a tre
domande, e poi si sveglierà. Che cosa vuoi che gli chieda per te?"
"Chiedigli," disse Maude senza
esitazione, "qual è il suo prezzo per lasciar stare Billy-be-damn
Bangtry."
"Questa è una," disse la
nonna di Morte. "Hai tre domande da fare. Che altro?"
A questo punto Maude dovette pensarci
su e poi disse, "Chiedigli perché si è portata via la mia
sorellina dalla culla."
"Molto bene, bambina mia," disse
la nonna. "Ancora una."
Allora Maude Applegate piegò
la sua testa rossa verso le rosse lingue del fuoco e stette ferma per un
poco, ma, alla fine, disse lentamente e a bassa voce, "Chiedigli che cosa
fa quando si sente solo."
Questa volta, la nonna di Morte
non rispose nulla e se ne rimasero zitte finché a un certo punto
Morte cominciò a borbottare nel sonno. Allora la nonna prese fra
le dita una ciocca dei suoi capelli neri come il carbone e li tirò
appena appena con molta grazia.
"Si?" disse Morte, ma non si svegliò.
"Si?"
"Dimmi, figlio mio," disse la nonna
di Morte, avvicinando le labbra al suo orecchio. "Che cosa ti prenderai
per lasciar andare Billy-be-damn Bangtry?"
Allora Morte si stiracchiò
e si rivoltò nel sonno. "Oh, nonna," disse, "è una ragazza
così carina! Se fosse stato per qualcun altro, avrei chiesto un
occhio. A un altro ancora, dieci anni di vita. Ma per lei, le chiederò
di venire con me due volte intorno al mondo e di darmi un bacio sulle labbra."
A questa risposta, Maude prese
un grande respiro e si appoggiò alla spalliera della sedia.
"Bene, figlio mio," disse la nonna,
"ecco un'altra cosa che ti chiede. Perché hai portato via la sua
piccola sorellina dalla culla?"
Allora Morte si stirò e
si rivoltò di nuovo nel sonno. "Era malata," disse. "Soffriva tanto.
L'ho portata via perché non piangesse più." Maude
piegò
il capo e nascose le guance fra le mani.
"Bene,
figlio mio," disse la nonna di Morte, "ecco la sua ultima domanda. Che
cosa fai quando ti senti solo?"
Allora Morte tirò un gran
sospirone e un gemito e voltò il viso lontano dal fuoco. Per un
bel po' mugolò e brontolò, e alla fine disse a voce molto
bassa, "Sbircio attraverso le finestre e guardo gli esseri umani che dormono
abbracciati."
E con quest'ultima risposta,
si svegliò con uno scatto, fece un possente sbadiglio, e disse,
"Per le stelle, devo essermi appisolato!"
Il Signor Morte e la nonna erano
persone allegre, nonostante il mestiere di lui, e quella sera Maude si
divertì tanto che era quasi felice di essere andata fin là.
La nonna di Morte raccontò delle storie così interessanti
sui giorni della sua gioventù e poi tirò fuori una caraffa
del suo vino di more, e Morte suonò al violino melodie così
graziose che Maude Applegate si dovette proprio alzare dalla seggiola,
e, sollevando la gonna, cominciò a danzare. Era notte fonda quando
la nonna di Morte mostrò a Maude la piccola branda che le aveva
preparato a fianco al suo letto a baldacchino.
Il
mattino dopo, la nonna di Morte fece trovare a Maude il vestito rammendato
e stirato e una buona colazione con caffè, prosciutto e fiocchi
d'avena per mettere a posto il loro stomaco in vista della lunga cavalcata,
ed il signor Morte portò fuori il suo pallido stallone, sellato
e bardato per il viaggio, e le lacrime brillavano negli occhi della nonna
quando baciò Maude Applegate e le disse addio.
"Addio," disse Maude. "Grazie della
vostra bella ospitalità, e se non fosse per Billy-be-damn Bangtry,
il mio unico vero amore, mi spiacerebbe davvero di andarmene via."
Il Signor Morte sollevò
Maude, la mise a cavallo del suo grande stallone e saltò su; e
così
cavalcarono, fino sulle cime delle montagne innevate e da lì nel
cielo, e Maude Applegate era sorpresa di sentirsi al caldo, e comoda, mentre
cavalcava dietro al Signor Morte, con le braccia allacciate alla sua vita
(1)
.
E
che cavalcata fecero! Il Signor Morte guidò il suo pallido stallone
fino alla sommità delle nuvole minacciose e poi attraverso i pascoli
del cielo, dove le nuvole più piccole pascevano tranquille accanto
alle loro candide, grandi e grasse mamme, e i grandi papà nuvoloni
neri le osservavano di sottecchi. E cavalcò fino ai campi dove crescono
le stelle e lasciò che Maude Applegate ne raccogliesse un paio per
metterle sui suoi capelli rossi. Cavalcò vicino alla luna e quando
Maude Applegate allungò la mano e la toccò, la sentì
fredda come neve, e anche scivolosa. Non potevano avvicinarsi troppo al
sole, disse il Signor Morte, perché avrebbero potuto bruciarsi.
Ma il Signor Morte aveva i suoi
affari da sbrigare, e quindi ben presto si misero a sorvolare l'oceano
per cominciare il doppio giro del mondo. Il Signor Morte avvolse Maude
nel suo mantello che rendeva invisibili, e la condusse in ogni tipo di
dimora, nei climi più diversi - nelle case dove abitavano i cinesi,
e i russi, e i giapponesi, e gli africani, e altra gente che non aveva
mai pronunciato una parola d'inglese in tutta la vita. Le mostrò
castelli e piccole sudicie capanne, che non assomigliavano a nulla che
si potesse vedere in tutto lo stato del Texas; le mostrò re e principi
e poveracci e tutto il resto, e tante volte forse lei non aprì neanche
gli occhi. Ma in una cosa tutti erano uguali, quando arrivava il Signor
Morte: i vivi non potevano vederlo, e piangevano e singhiozzavano, mentre
quelli che stavano per morire si alzavano per salutarlo e gli sorridevano
andandogli incontro, come se avessero riconosciuto un loro amico. Era felice,
lei, di vedere che nessuno lo trattava come un cattivo soggetto, dopo tutto.
Mentre cavalcavano, il Signor Morte raccontò a Maude un sacco di
storie sui suoi viaggi nei paesi lontani ed si vedeva chiaramente che era
un uomo che conosceva qualcosa di più che liquori, donne e mandrie
di vacche.
E durante l'ultima traversata,
mentre erano sulla strada di casa, il Signor Morte cavalcò sopra
l'oceano e le mostrò dove giocavano le balene - e lei le vide benissimo,
mentre si tuffavano nell'acqua verde come una mandria di bufali su una
pianura erbosa. E cavalcò sopra il polo Nord, per farle veder gli
orsi polari, che erano tutti bianchi, a parte il naso, e le mostrò
i coccodrilli dell'Egitto che scivolavano sulle acque del Nilo, e le tigri
dell'India, poi, e tante altre strane creature, e tutte avevano il loro
compagno. E Maude Applegate non poté fare a meno di sentirsi triste
per il Signor Morte, perché lui era l'unico che doveva rimanere
solo in tutto il grande mondo.
Alla fine, eccoli a saltare sulla
piana verso la nostra città; si vedeva il fumo che saliva dai camini
e dalle stufe verso il pallido cielo azzurro; cavalcarono lungo il corso
oltre l'emporio di Tarbell, oltre gli uffici di Wells Fargo, e infine si
arrestarono davanti al Saloon dell'Uccellino Azzurro.
"Perché, perché ti
sei fermato proprio qui?" chiese sorpresa Maude al Signor Morte, ma il
Signor Morte rispose semplicemente, "Non preoccuparti, lo vedrai," e
scivolò
giù dalla sella.
Poi alzò le braccia e sollevò
Maude dalla groppa del suo pallido stallone fino a terra, e di nuovo la
avvolse nel suo mantello che rendeva invisibili, e le disse, "Ora c'è
il resto dell'accordo."
Così Maude se ne stette
ferma con gli occhi chiusi, un po' tesa, irrigidendosi per quel bacio che
si aspettava, ma non accadde nulla, e allora dovette riaprire gli occhi,
e il Signor Morte le disse, "No, Maude, l'accordo era che tu dovevi baciare
me."
Così Maude fu costretta
a chiedere al Signor Morte di piegarsi verso di lei, e lui si piegò,
e fu costretta ad alzarsi sulla punta dei piedi e appoggiare la bocca sulla
sua. E forse lei pensava che lo avrebbe sentito freddo, e forse pensava
che baciare il Signor Morte le avrebbe fatto paura - non lo so, non ne
sono sicura - ma certo fu molto sorpresa che, quasi senza che lei se ne
rendesse conto, aveva allacciato le braccia al suo collo e teneva le labbra
premute contro quelle di lui, e la verità è che fu il Signor
Morte ad allontanarsi per primo, dicendole sottovoce, "Va, corri ora Maude.
Billy-be-damn Bangtry, il tuo vero amore, si trova proprio là dentro,
nel saloon dell'Uccellino Azzurro."
Poi il Signor Morte le tolse il
mantello che rendeva invisibili, così che neppure lei lo poteva
vedere - sentiva soltanto il cigolio dei suoi speroni mentre si allontanava
- e Maude Applegate rimase da sola in piedi davanti il saloon dell'Uccello
Azzurro, dove, attraverso una finestra poteva vedere Billy-be-damn Bangtry,
il suo vero amore, che se ne stava seduto a un tavolo e beveva whisky,
circondato da una schiera di ragazze di quel tipo che non ha problemi a
starsene in un saloon. Oh il petto di Maude Applegate traboccava di migliaia
di sentimenti contrastanti che le sembrava che dovesse scoppiare, e non
sapeva se ciò che voleva era afferrarsi alla ringhiera e spingersi
dentro il saloon dell'Uccello Azzurro e riempire di botte il suo grande
amore, o se semplicemente avrebbe preferito sciogliersi di vergogna e affondare
per terra. Allora si avvide che il piccolo pony pezzato di suo padre era
legato alla porta del saloon dell'Uccello azzurro, tutto ripulito e sellato.
Stava quasi per decidersi a montarlo e galoppare via verso casa prima che
qualcuno potesse vederla, quando Billy-be-damn Bangtry la scorse attraverso
la finestra e le venne incontro spingendo le porte a molla del saloon,
avanzando borioso e tirandosi su i calzoni come se non fosse mai stato
mezzo morto in vita sua.
"Com'è," gorgheggiò,
"non è proprio lei, la piccola Maude Applegate, che aspetta proprio
me fuori del saloon dell'Uccello Azzurro! Dove sei stata, tesoro? Ho sentito
che sei stata via."
Maude Applegate sentì le
guance avvampare. Lo rimbeccò prontamente, "Io ho sentito che tu
sei stato molto malato."
"Molto malato," disse Billy scuotendo
il capo. "Molto malato e prossimo alla morte, ma la vecchia Mary Injun
mi ha curato e mi ha rimesso in sesto come nuovo con i suoi impiastri e
le sue erbe!"
Ora questa fu la goccia che fece
traboccare il vaso per Maude Applegate. Aveva cavalcato in lungo e in largo,
dalla terra delle vacche a quella delle pecore e dalla terra delle pecore
a quella degli Injun e da quella degli Injun fino alle montagne lontane,
tutto per fermare la mano del Signor Morte e non fargli prendere Billy-be-damn
Bangtry, il suo vero amore; aveva cavalcato due volte intorno al mondo
e ritorno, e aveva dato un bacio sulle labbra a uno strano uomo, e tutto
per salvare un tizio che poi non era altro che quel vaccaro, puzzolente
di cavallo, con il fiato che sapeva di whisky e i denti pieni di tabacco,
quel perdigiorno giocatore di carte, che ora se ne stava lì e la
guardava come se lei fosse una pesca matura e a lui bastasse semplicemente
scuotere l'albero. Maude Applegate era così infuriata che avrebbe
potuto mettersi a piangere dalla rabbia, ma non lo fece, perché
era una donna coi capelli rossi e poi aveva in mente qualcosa di meglio
da fare.
Proprio allora vide il vecchio
Pal Tarbell sporgersi dal primo piano della scala a chiocciola dell'emporio
e Maude prese la palla al balzo per fare una magia. Quando Pal lasciò
andare uno sputo sporco di tabacco, Maude lo mandò a finire diritto
negli occhi di Billy-be-damn Bangtry. E mentre quello se ne stava lì
a imprecare e bestemmiare con espressioni che a nessuna donna farebbe piacere
di sentire, Maude sciolse la briglia del piccolo pony pezzato di suo padre
e gli saltò in groppa. Diede un bel colpo di talloni e fece volare
la polvere mentre galoppava giù per le strade della città.
Cavalcò per la terra delle vacche fino alla terra delle pecore,
per la terra delle pecore fino alla terra degli Injun, per la terra degli
Injun fino alle montagne lontane, finché vide in lontananza il Signor
Morte sul suo pallido stallone.
Allora
gridò, "Aspetta, Signor Morte! Aspettami!"
E quando il Signor Morte la udì,
si voltò e le cavalcò incontro lungo il sentiero - benché
fosse uno che di solito non si volta indietro per nessuno - e la
afferrò dal piccolo pony e la mise in groppa al suo pallido stallone,
la tenne stretta e la baciò bene e subito disse, "Credo proprio
che la nonna sarà fiera di vederti."
E Maude Applegate gli disse, "E
non voglio più sentir parlare di sbirciare alle finestre della gente,
mai più."
Così Maude Applegate visse
a lungo felice e contenta con il Signor Morte, e per quanto ne so, ci vive
ancora.
(1) L'italiano crea un gioco di parole (Maude allacciata alla vita del Signor Morte) che è assente nella versione originale.