‹data/ora›
‹piè di pagina›
‹N›
------=_NextPart_01C60361.3B02AD20
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Content-Transfer-Encoding: quoted-printable
Content-Type: text/xml; charset="utf-8"
1
![](3D"slide0129_image003.jpg")
A.S.L SA3
![](3D"slide0129_image005.gif")
![](3D"slide0129_image006.gif")
AUTOCONTROLLO
Sant’Arsenio 6.12.03
DIPARTIMENTO DELLE DISCIPLINE MEDICHE &=
#13;
U.O. di Medici=
na
Interna Direttore: A.
RESCINITO
Autore
del Progetto: Carrano
Domenico
![](3D"slide0129_image008.gif")
![](3D"slide0129_image009.gif")
![](3D"master51_background.gif")
2
![](3D"slide0026_image010.gif")
L’AUTOMONIT=
ORAGGIO
DOMICILIARE DELLA GLICEMIA
ØE’ PARTE INTEGRANTE DI UNA =
CORRETTA
TERAPIA <=
span
style=3D'position:absolute;top:39.75%;left:.93%;width:94.56%;height:6.75%'=
>IPOGLICEMIZ=
ZANTE.
ØE’ UN UTILI=
SSIMO
STRUMENTO
MESSO AL SERVIZIO
<=
/div>
=
SIA DEL DIA=
BETICO
CHE DEL DIABETOLOGO
3
ØCONSENTE INFATTI DI STABILIRE
IL RISCH=
IO DI
SVILUPPARE COMPLICANZE
CON PRECISI=
ONE LA
STRATEGIA
TERAPEUTICA=
DA
SEGUIRE
PER RIDU=
RRE E
MANTENERE
<=
span
style=3D'font-family:Arial;font-size:133%;color:#FFFF66'>UN CONTR=
OLLO
METABOLICO OTTIMALE
E PER RIDUR=
RE O
RITARDARE
4
![](3D"slide0099_image011.gif")
Complicanze
acute
<=
span
style=3D'font-size:113%'>• <=
/span>Ipogli=
cemia
<=
span
style=3D'font-family:"Comic Sans MS";font-size:113%'> Chetoacidosi
<=
span
style=3D'font-family:"Comic Sans MS";font-size:113%'> Iperosmolarità
<=
span
style=3D'font-family:"Comic Sans MS";font-size:113%'> Acidosi lattica
![](3D"slide0099_image012.gif")
5
=
Ricordiamo
alcuni sintomi da ipoglicemia
= in relazione ai livelli glicemici
= in relazione ai livelli glicemici
•Sintomi
neurovegetativi fame,
sudorazione pallore
•Glicemia (=3D&=
lt;50
mg/dl) tachicardia,
salivazione,
• =
vertigini,
tremori,nausea,etc
&=
#13;
•Sintomi
neuroglucopenici eccitazio=
ne
motoria
•Glicemia (=3D&=
lt;40
mg/dl) irritabilità,
cefalea
• =
difficoltà
della parola
• =
confusione mentale
• =
stato soporoso
• =
deviazione dello sguardo
• =
crisi convulsive e coma=
3;
&=
#13;
• =
![](3D"slide0116_image013.gif")
6
Complicanze croniche
![](3D"slide0100_image014.gif")
Microangiopatia
Retinopatia cecità
Nefropatia<=
span
style=3D'mso-spacerun:yes'> dialisi
Neuropatia<=
span
style=3D'mso-tab-count:1;width:2.59%'> piede, disfunzione erettile
Macroangiopatia
Coronarica infarto del miocardio
Cerebrale ictus
Periferica<=
span
style=3D'mso-tab-count:1;width:5.44%'> vasculopatia, DE, piede
![](3D"slide0100_image015.gif")
7
![](3D"slide0030_image016.gif")
IL MIGLIOR COMPENSO METABOLIC=
O DETERMINA:
v UN AUMENTATO BENESSERE FISICO
<=
/span>
vDIMINUZIONE DELL’ANSIA PERSON=
ALE
LEGATA
AL RI=
SCHIO
DI POSSIBILI CRISI IPOGLICEMICHE=
O
IMPROVVISE IPERGLICEMIE
vLA RIPRESA DELL’ATTIVITA’
FISICA
v E COSA NON TRASCURABILE LA SODDISFAZIONE
DEI
PAZIENTI NEL DIVENTARE PARTE
ATTIVA
NELL’INDIVIDUAZIONE DI UN CORRETTO PROGRAMMA
TERAPEUTICO.
§TUTTI QUESTI BENEFICI RIPAGAN=
O IL
DIABETICO DELLO
IMPEGNO E DEL SACRIFICIO CHE SONO COLLEGATI
ALL’AUTOCON=
TROLLO
8
![](3D"slide0080_image017.gif")
=
§<=
span
style=3D'text-shadow:none;color:#FFFF66'>IL
CONTROLLO DELLA GLICEMIA
=
§PUO’
ESSERE FATTO
§OCCASIONALMENTE
§OPPURE
§REGOLARMENTE
9
![](3D"slide0031_image018.gif")
IL CONTROLLO OCCASIONALE
=
DEVE ESSERE PRATICATO PRIMA DI =
AFFRONTARE<=
span
style=3D'mso-spacerun:yes'> SITUAZIONI PARTICOLARI
QUALI AD ESEMPIO
üINTRAPRENDE=
RE UNA
ATTIVITA’ FISICA
üMETTERSI AL=
LA
GUIDA DELL’AUTO
üOPPURE QUAN=
DO SI
VOGLIA CHIARIRE UN DUBBIO INTERPRETATIVO DI ALCUNI SINTOMI NON
CHIARAMENTE IDENTIFICATIVI DI IPER O IPOGLICEMIA.<=
span
style=3D'font-family:Arial;font-size:117%;color:#FFFF66;mso-special-format=
:lastCR;
display:none'>
10
![](3D"slide0032_image019.gif")
IL CONTROLLO REGOLAR=
E
(PROFILO GLICEMICO)
GENERALMENTE
VIENE COSI’ EFFETTUATO
<=
span
style=3D'font-family:Arial;font-size:117%;color:#FFFF66'>=
qPRIMA DI PRANZ=
O
<=
span
style=3D'font-family:Arial;font-size:117%;color:#FFFF66'>=
qDUE ORE DOPO P=
RANZO
<=
span
style=3D'font-family:Arial;font-size:117%;color:#FFFF66'>=
qPRIMA DI CENA&=
#13;
<=
span
style=3D'font-family:Arial;font-size:117%;color:#FFFF66'>=
qDUE ORE DOPO
CENA
<=
span
style=3D'font-family:Arial;font-size:117%;color:#FFFF66'>=
qDURANTE LE
ORE NOTTURNE
<=
span
style=3D'font-family:Arial;font-size:83%;visibility:hidden'>q
<=
/span>
11
![](3D"slide0091_image020.gif")
Glicosuria
C= aratteristiche e limiti
C= aratteristiche e limiti
v
v
=
Non riflette l’entità dell’iperglicemia=
Non riflette l’entità dell’iperglicemia
v
v
=
Correla in maniera incerta con i livelli di
Correla in maniera incerta con i livelli di
glicemia=
glicemia
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v
v
=
Non invasivo
Non invasivo
v
v
=
Riflette i livelli glicemici di un periodo =
Riflette i livelli glicemici di un periodo
=
=
precedente variab=
ile=
precedente variabil=
e
v
v
=
La soglia renale varia da soggetto a=
La soglia renale varia da soggetto a
=
=
soggetto e in circostanze diverse
soggetto e in circostanze diverse
v
v
=
Non consente di rilevare l’ipoglicemia=
Non consente di rilevare l’ipoglicemia
12
L’ACETONE
MA A=
NCHE
QUANDO E’ STATA TROPPO BASSA.
13
![](3D"slide0108_image021.gif")
E’di fondamentale importanza
la lettura delle
PRIME
URINE
14
![](3D"slide0107_image022.gif")
I valori
glicemici durante la notte sono stati
pericolosamente bassi
Presente
+
Assente
0
Situazion=
e di
rischio : la glicemia è salita così in a=
lto
da stimolare la produzione di acetone
Presente
+
Fortemente P=
resente
++++
Durante la
notte la glicemia è salita oltre 180, ma senza arrivare a va=
lori
pericolosi
Assente
=
0
Presente
+
È la
situazione migliore:durante la notte la glicemia non è salita oltre 180 e non vi è
stato rischio di glicemie
troppo basse
Assente
0
Assente
0
SIGNIFICATO
ACETONE
ZUCCHERO
![](3D"slide0107_image023.gif")
Queste sono le possibilità per le PRIME URI=
NE DEL
MATTINO
15
Diabete Mellito
Significato dell’HbA1c
Significato dell’HbA1c
![](3D"slide0092_image024.gif")
v E’ utilizzato per il
monitoraggio a
=
=
=
lungo
termine dell’equilibrio
<=
/span>
glicemico
(ogni 2-6 mesi)
<=
/span>
v No=
n si può
utilizzare per la diagnosi
=
v Riflette i valori medi di glicemia=
delle 4-8 settimane precedenti
![](3D"slide0092_image025.gif")
16
![](3D"slide0081_image026.gif")
Valuta la quantità di glucosio presente nel sangue al momento del
prelievo.
A digiuno valori inferiori a 110 mg
indicano una condizione di normalità.
Oltre i 126 mg/dl formula la diagnosi di
diabete
Significato della Glicem=
ia
17
I
fattori piu’ importanti che influ=
enzano
la glicemia
<=
span
class=3DBB style=3D'position:absolute;left:-4.26%'>§Farmaci
<=
span
class=3DBB style=3D'position:absolute;left:-4.26%'>§Cibo
<=
span
class=3DBB style=3D'position:absolute;left:-4.26%'>§Attività fisica=
<=
span
class=3DBB style=3D'position:absolute;left:-4.26%'>§Emozioni
<=
span
class=3DBB style=3D'position:absolute;left:-4.26%'>§Traumi
<=
span
class=3DBB style=3D'position:absolute;left:-4.26%'>§Malattie febbri=
li
18
Autocontrollo
della glicemia
A= cosa serve
A= cosa serve
![](3D"slide0087_image027.gif")
v
v
Guidare
i medici a pianificare il
Trattamento a<=
span
style=3D'mso-spacerun:yes'> lungo=
termine
=
v
v
Guidare i pazienti a modificare a breve=
Guidare i pazienti a modificare a breve
termine la terapia insulinica e dietetica=
termine la terapia insulinica e dietetica
v
v
Segnalare situazi=
oni di
possibile emergenza
Segnalare situa=
zioni
di possibile emergenza
v
v
Rafforzare l’educ=
azione
del paziente
Rafforzare l’educ=
azione
del paziente
![](3D"slide0087_image028.gif")
19
L’autocontrollo
deve essere assolutamente prat=
icato
dai seguenti pazienti=
§Diabetici in trattamento insulinico ottimizzato (3=
-4 =
iniezioni quotidiane di insulina)
§Diabetici che fanno uso di microinfusori
§Diabetici con glicemia molto instabile
=
§Donne diabetiche in gravidanza
<=
/div>
§Donne diabetiche che desiderano iniziare una gravidanza
§Diabetici che non percepiscono i sintomi di =
ipoglicemia
§Diabetici con malattie febbrili prolungate
§Diabetici in trattamento con cortisonici o con =
farmaci iperglicemizzanti
20
![](3D"slide0089_image029.gif")
L’INFERMIERE DEVE CONOSCERE E=
SAPER
EDUCARE
IL PAZIENTE SULL’USO DEGLI
STRUMENTI
QUESTE PROCEDURE SOLITAMENTE =
SONO:
üCalibrazione
üUso di soluzioni e/o strisce di controllo
üImpostazione del numero di co=
dice
delle strisce <=
span
style=3D'position:absolute;top:47.75%;left:9.36%;width:87.64%;height:5.25%=
'>reattive e/o (inserimento chip)
üPrima di utilizzare la strisc=
ia
reattiva controllare:
a)Data di scadenza
b) Codice
=
c)Strisce reattive appropriate per ciascun tipo di strumento
ü
21
üVerificare il
corretto posizionamento della striscia =
nello strument=
o
üVerificare il
corretto posizionamento e le dimensioni della goccia di sangue
üRispettare i t=
empi
suggeriti dallo strumento sia per introdurre la striscia che per
posizionare la goccia
üPorre attenzio=
ne ad
eventuali messaggi di procedura errata forniti dallo strumento&=
#13;
üPulizia regola=
re
dello strumento e delle parti a contatto con il sangue
üConservazione dello strumento=
e
delle strisce a riparo da temperature elevate o basse, =
luce,
campi elettromagnetici (PC, TV,etc)
22
üLavarsi e
asciugare accuratamente le mani
,l’utilizzo di acqua calda crea vasodilatazione
periferica che rende il prelievo più agevole (disinfetta=
re
poi)
üPungere la par=
te
laterale del polpastrello perché meno dolorosa, attualmente si utilizzano
dispositivi che pungono e ritirano la lancetta
velocemente e <=
span
style=3D'position:absolute;top:50.74%;left:3.18%;width:101.31%;height:6.0%=
'>sono regolabil=
i in
base al tipo di pelle, (quindi disinfettare
la parte)
ü Porre Particolare
Attenzione Allo smaltiment=
o dei materia=
li
usati ( questi sono stati a contatto con =
il sangue! )
üRegistrazione =
dei
risultati sul proprio DIARIO
23
![](3D"slide0084_image031.gif")
Autocontrollo domiciliare
della glicemia
Il mio diario=
![](3D"slide0084_image032.gif")
CAD -
POLLA
Dott.ssa Maria<=
span
style=3D'mso-spacerun:yes'> Rescinito Inf. Carrano Domenico
24
Autocontrollo domiciliare della glicemia
= Schema a scacchiera (diabete tipo 2)
= Schema a scacchiera (diabete tipo 2)
![](3D"slide0085_image034.gif")
25
Autocontrollo domiciliare della <=
span
style=3D'font-family:Tahoma;font-size:150%;text-shadow:auto;color:#006666'=
>glicemia
Monitoraggio intensivo (tipo 1)
Monitoraggio intensivo (tipo 1)
![](3D"slide0086_image036.gif")
26
Adeguare
l’insulina in base ai controll=
i
§Il diario di terapia raccoglie
continuamente precise informazioni
sull’andamento del diabete, così da permetterci di adattare le dosi d’insulina per <=
/span>avere i risultati migliori.
§1 controllare la glicemia subito
prima dell’iniezione
§ di insulina=
è
utile per regolare la dose d’insulina RAPIDA che si sta per fare, oppure,
ancor me=
glio,
per regolare l’intervallo di temp=
o che deve intercorrere tra l’iniezione e
l’inizio del pasto:
27
Adeguare
l’insulina in base ai controll=
i
§2 controllare la glicemia due ore dopo il pasto ci permette di stabilire qual’è la=
dose
di insulina RAPIDA
più opportuna per coprire il pasto stesso; infatti, per un buon controllo del diabete, l’obiettivo è quello di glicemie 2=
ore
dopo i pasti non
superiori a 140 – 160 mg/dl
28
Adeguare
l’insulina in base ai controll=
i
§3 L’azione dell’insulina INTERMEDIA
invece può e=
ssere
valutata con controlli eseguiti a
maggiore distanza:
§
§Durante la notte o la mattina a di=
giuno
allorché =
quest’insulina
sia fatta a cena o prima di andare a letto.
§
§Nel pomeriggio allorché sia stata =
fatta
a colazione.
29
Tabella
orientativa per i supplementi di
insulina RAPIDA<=
/span>
<=
span
style=3D'visibility:hidden'>§
<=
span
style=3D'visibility:hidden'>§
![](3D"slide0114_image037.gif")
+ 4 unità
+ 2
unità
Oltre 400
+ 3 unità
+ 1 ½ unità
300 – 400
+ 2 unità
+ 1
unità
200 – 300
+ 1 unità
+ ½ unità
150 - 200
Età:
Più di dieci anni
Età:
Meno di dieci anni
Glicemia prima
Dell’iniezione
30
![](3D"slide0115_image038.gif")
Tabella
orientativa per i supplementi di insulina
RAPIDA
NB: QUESTI SUPPLEMENTI SONO PURAMENTE INDICATIVI
=
INFATTI
SONO SUSCETTIBILI DI MODIF=
ICA
PER FATTORI QUALI
, IL PESO, L’ETA’, LE MALATTIE, L’ATTIVITA’ FISICA =
ETC.
31
![](3D"slide0112_image039.gif")
Tempi di az=
ione
delle insuline
Inizio Picco=
Durata Rapide
=
Analogo 15’ 30’-70’ 2 - 5 h Regolare 30’ 1 - 3 h 5 - 7 h
NPH =
1 h
4 – 10 h 10 – 16 h
------=_NextPart_01C60361.3B02AD20
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oYYeimiiii7KaKOOPgpppEkUAAA7
------=_NextPart_01C60361.3B02AD20
Content-Location: file:///C:/A9173A05/AUTOCONTROLLO_file/slide0121.htm
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Content-Type: text/html; charset="windows-1252"
Intermedia 1 h
2 - 8 h 18 - 20 h
Bifasica 30’ 1 - 8 h 24 h <=
/span>(miscele umane)=
Analogo 15’
30 - 70’ 18 - 20 h
(miscele analogo)
32
![](3D"slide0121_image040.gif")
vValuta la reale
efficacia dei regimi terapeutici
vAiuta nella diagn=
osi e
nella prevenzione
dell’ipoglicemi=
a
vNella gestione
peri-operatoria di pazienti
chirurgici od
ostetrici con diabete
vNella gestione di
pazienti sottoposti a =
nutrizione parent=
erale
totale =
o infusioni di glucosio
Funzioni in ambiente ospedaliero=
=
Funzioni in ambiente ospedaliero
Autocontrollo della glicemia=
Autocontrollo della glicemia
![](3D"slide0121_image041.gif")
2
![](3D"slide0121_image042.gif")
33
![](3D"slide0102_image043.gif")
‹intestazione›
‹data/ora›
Fare clic per modificare gli stili del testo dello schema=
3;
Secondo livello
Terzo livello
Quarto livello
Quinto livello
‹piè di pagina›
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![](3D"notes_flag.gif")
No=
te![](3D"buttons.gif")
