LA TORPEDINIERA DI SCORTA

(o Cannoniera di Scorta o Avviso Scorta)

"ERNESTO GIOVANNINI"

Motto : NUNQUAM NON PARATUS

(Mai impreparato)

Sigla: GV

La Torpediniera di Scorta ERNESTO GIOVANNINI

 

L'esperienza di lotta contro i sommergibili conseguita nella guerra 1914/18, convinse della necessità di disporre di un tipo di nave adatta specialmente per la scorta al traffico; si formò così il primo concetto di quella torpediniera di scorta che rimase tradizionale nella nostra Marina.

Il progetto, iniziato verso la fine del primo conflitto mondiale, fu completato nella sua stesura definitiva quando la guerra era già terminata.

Furono così ordinate le sei unità della classe "Andrea Bafile", progettate e costruite dai cantieri Pattison di Napoli; il progetto iniziale era per delle cannoniere veloci, armate con un pezzo da 152 mm. da impiegare in operazioni contro la costa; esso fu poi modificato per imbarcare attrezzature ed armi per la lotta antisommergibile. I risultati, almeno per quanto riguarda le qualità nautiche, non furono deludenti. Avevano un dislocamento a mezzo carico di 275 tonnellate e l'armamento, per unità scorta dell'epoca, non era trascurabile consistendo in 2 cannoni da 102/45, 2 mitragliere da 6,5 mm. e 2 lanciasiluri da 450 mm. in un impianto binato assiale poppiero. Erano invece deficienti nell'armamento antisommergibile potendo imbarcare solo 2 lanciabombe. La velocità di 23 nodi, ridotta a 21,5 a pieno carico, era sufficiente per i loro compiti, mentre le autonomie non erano molto elevate: 1100 miglia a 11 nodi, 675 mg. a 15 n. e 462 mg. a 22 n.

In particolare la Giovannini ebbe l'armamento modificato in: 2 cannoni da 102/35; 1 mitragliera da 13,2; 2 tubi lanciasiluri da 450 mm.

Gli esiti delle prove furono positivi e quelli relativi all'Ernesto Giovannini, unica della classe ad essere in servizio anche nella Seconda Guerra Mondiale, e che fu radiata nel 1950, furono i seguenti:

Data della prova 8 aprile 1922

Dislocamento t. 246

Potenza sviluppata, hp. 3.213

Velocità, nodi 23,3

Giri eliche, n./1' 438

L'apparato motore era costituito da 2 caldaie a nafta e da 2 motrici alternative a triplice espansione che muovevano 2 eliche; imbarcava una scorta di 47 tonnellate di nafta. Le dimensioni erano mt. 52,1 x 5,8 x 1,5.

La classe "Bafile" era composta dalle seguenti 6 unità: Andrea Bafile; Carlo Del Greco; Tolosetto Farinati; Ernesto Giovannini; Emanuele Russo; Alessandro Vitturi.

Nella foto, l' Andrea BAFILE" (1°), prima unità della classe omonima.

 

Inizialmente vennero classificate Cannoniere di Scorta, quindi Avvisi Scorta e poi Torpediniere di Scorta.

La Giovannini, impostata nel 1920, fu varata nel 1922 e completata lo stesso anno.

Aveva un equipaggio di 29 uomini.

Era stata intitolata alla figura del Capitano di Fregata Ernesto GIOVANNINI da Piacenza, valoroso combattente della Guerra di Libia e della Prima Guerra Mondiale decorato di Medaglia d'Argento al V.M, morto il 17 agosto 1915 nell'affondamento del sommergibile Ialea al suo comando.

Il Comandante Ernesto GIOVANNINI Medaglia d'Argento al Valor Militare

 

Il motto dell'Unità era: NUNQUAM NON PARATUS (mai impreparato), mentre la sigla era GV.

Attività

Le unità della classe "Bafile", avrebbero potuto dar luogo e inizio ad una categoria di naviglio appositamente studiato per la scorta al traffico ed alla lotta antisommergibile. Invece furono tutte relegate in compiti secondari.

Come si è accennato, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, la "Giovannini" era l'unica ad essere rimasta in servizio della sua classe.

Utilizzata prevalentemente in compiti di sorveglianza costiera, alla proclamazione dell'armistizio dell' 8 settembre 1943, si trovava in Dalmazia nella Base di Spalato.

Su ordine dell'Amm. di Div. Antonio Bobbiese, dopo diverse ore di approntamento al moto, venne fatta partire per l'Italia diretta in una Base pugliese (Brindisi o Taranto) alle ore 18 del 10 settembre sfuggendo fortunosamente alla cattura da parte dei tedeschi. Con la Giovannini partirono la Torpediniera T.5, una motovedetta, due rimorchiatori, un posamine, una cisterna, due motovelieri.

Stanziata nella base di Messina, fino alla fine del conflitto, svolse ancora compiti di sorveglianza costiera, di controllo e lotta alla pesca di frodo intorno alle isole Eolie.

La Torpediniera di Scorta "Ernesto Giovannini" venne radiata nel 1950.

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