RIFERIMENTI STORICI

Il Crest del Gruppo A.N.M.I. di Gaeta, disegnato nel 1998 da Guglietta Alessandra, figlia del Socio Guglietta Crescenzo, riunisce elementi caratteristici della Marineria Italiana e della Marineria locale. Infatti, è ispirato fondamentalmente ai colori dell'antico emblema araldico della Città ed al caratteristico profilo del promontorio gaetano, fin dai tempi del poeta Virgilio, significativo punto di riferimento per l'Eroe virgiliano Enea e per tutti i naviganti nei secoli a venire:

"Tum se ad Caietae recto fert limite portum. Ancora de prora iacitur; stant litore puppes."

(Virgilio, Eneide, VI, 900-901).

"Poi la spiaggia diritta costeggia fino a Gaeta. L'ancora cala da prora; stan sulla spiaggia le poppe."

"Tu quoque litoribus nostris, Aeneia nutrix, Aeternam moriens famam, Caieta, dedisti: Et nunc servat honos sedem tuus ossaque nomen Hesperia in magna, si qua est ea gloria, signant.

 

At pius exsequiis Aeneas rite solutis, Aggere composito tumuli, postquam alta quierunt Aequora, tendit iter velis portumque relinquit. Adspirant aurae in noctem nec candida cursus Luna negat, splendet tremulo sub lumine pontus."

(Virgilio, Eneide, VII, 1-9).

"Così tu pure, o nutrice d'Enea, ai nostri lidi eterna fama lasciasti morendo, Caieta: ancora abita quelle rive il tuo nome e l'ossa suggellano nell'ampia Esperia - se questa è gloria - il tuo nome.

Ma Enea pio, compiute secondo il rito le esequie, composta la terra del tumulo, poi che l'alte distese posarono, tende al cammino le vele e il porto abbandona. Spirano buone a notte le brezze e la candida luna non nega l'andare, tremulo lume scintilla sul mare."

  

Le origini dello stemma della Città di Gaeta, fra i più antichi delle Città italiane, sono ignote; risalgono all'Alto Medioevo, quando Gaeta era una Repubblica Marinara e le sue prore solcavano il Mediterraneo.

Secondo lo storico Onorato Caetani d'Aragona, il monumento di Papa Gelasio II, nato a Gaeta ed eletto papa nel 1118, contiene già lo scudo gaetano.

Invece l'attestazione più antica, attualmente conosciuta, riportante i colori gaetani è la famosa Carta Nautica del cartografo genovese Angelino Dalorto (sec. 14°). Questa Carta Nautica, pubblicata nel 1325, che costituisce il documento più importante della cartografia nautica medievale, indica le principali città marittime del Mediterraneo e delle maggiori riporta le insegne. Tra queste c'è Gaeta, il cui gonfalone è, ancora oggi, l'antico vessillo inquartato in diagonale di rosso e d'argento.

Inoltre, a ricordo del suo passato di Ducato indipendente, lo stemma cittadino è sormontato da una corona ducale a fioroni.

 

DESCRIZIONE

 

Il Crest è costituito da uno scudo sannitico contornato di cavo torticcio d'oro e sormontato dalla corona navale, turrita e rostrata,.

Lo scudo è inquartato in diagonale di rosso (al 1° ed al 4° campo) e d'argento (al 2° ed al 3° campo).

Il secondo campo è caricato con un'ancora blu sormontata dalla dicitura "A.N.M.I." dello stesso colore; il terzo campo è invece caricato con il profilo verde del promontorio di Gaeta sormontato dalla dicitura, in colore blu, "GAETA".

 

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