La Torpediniera "CALLIOPE" (3ª)

Classe "Spica" (serie "Alcione" - 16 unità)

La CALLIOPE dopo i lavori di rimodernamento

 

 

GENERALITA'

Nel 1932 la Marina Italiana incaricò lo studio per il progetto di una torpediniera adatta a sostituire i cacciatorpediniere, declassati a torpediniere, che si avvicinavano ormai ai limiti di età previsti per le unità siluranti. Nacque così la classe di torpediniere "Spica".

Le "Spica" ebbero indovinate forme di scafo che permisero alle prove, ad alcune unità, di oltrepassare le 37,5 miglia orarie.

La linea sobria e proporzionata di queste torpediniere conferiva loro un aspetto armonioso e snello; certamente uno dei migliori fra i numerosi tipi di torpediniere che fecero parte della Marina Italiana.

L'apparato motore fu indovinato ed adeguato al loro dislocamento iniziale anche se in tempi successivi l'appesantimento delle unità, dovuto soprattutto alle continue variazioni nel settore dell'armamento, portò a drastiche riduzioni della velocità massima.

La classe "Spica", suddivisa in quattro serie (Spica 2 unità, Climene 6 unità, Perseo 8 unità ed Alcione 16 unità), comprese ben 32 unità delle quali sette rimasero in servizio dopo la fine del secondo conflitto mondiale. In queste ultime, nel periodo 1950/53 l'armamento subì sostanziali mutamenti rispetto a quello di progettazione.

Durante il servizio prestato queste torpediniere fornirono, nel complesso, ottime prestazioni risultando solide, manovriere, abbastanza comode, di facile condotta e di sicuro funzionamento nei loro organi principali.

La torpediniera "Calliope", della serie "Alcione" (ultima serie), aveva le seguenti caratteristiche iniziali:

Dislocamento: 1050 tonn. (a pieno carico)

Lunghezza: 81,42 mt. - Larghezza: 7,92 mt. - Immersione: 3,09 mt (a pieno carico)

Apparato generatore: 2 caldaie Tipo Yarrow con una scorta di combustibile di 215 tonn. di nafta

Apparato motore: 2 Turbine Tosi da 19.000 HP di potenza e n° 2 eliche

Velocità massima: 34 nodi

Autonomia: 1910 miglia a 15 nodi - 1623 a 24 nodi - 690 a 30 nodi

Armamento:

L'equipaggio era formato da 94 uomini (dei quali n° 5 ufficiali)

ATTIVITA'

Appena consegnata alla Marina, completò l'addestramento di unità isolata nel Mar Ligure, cui seguì una crociera sino a Tripoli nei primi mesi del 1939; fu quindi incorporata nella 2^ squadriglia torpediniere della Divisione Scuola Comando di Augusta.

Dopo l'inizio delle ostilità rimase per alcuni mesi nelle acque meridionali nazionali per servizio di ricerca, caccia antisommergibile e scorta ad unità maggiori in missione o in trasferimento. Il 16 giugno 1940, in sezione con la torpediniera gemella Polluce, contribuì all'affondamento del sommergibile britannico Grampus.

Fu quindi adibita alla scorta del traffico di rifornimento dell'Africa Settentrionale ed a quello litoraneo lungo le coste libiche; quando il traffico con il nord Africa fu in parte dirottato via Egeo, la Calliope fu prevalentemente impiegata su quelle rotte; nell'imminenza della caduta della Tunisia in mano agli Anglo Americani, effettuò anche alcune missioni fra la Sicilia e Biserta.

Complessivamente, fino al settembre 1943, effettuò 117 missioni di scorta a navi mercantili isolate o convogliate e 21 missioni di guerra di vario genere percorrendo in totale oltre 77.500 miglia.

Nel corso di tali missioni la Calliope fu spesso in contatto con forze aeree e subacquee avversarie dirette all'attacco dei convogli da essa scortati; mentre le numerose cacce antisommergibile non sortirono effetti controllati, la sua reazione contraerea abbatté in diverse azioni, sei degli apparecchi attaccanti ricuperando gli equipaggi di cinque di essi. Notevole fu il concorso che la torpediniera prestò in varie occasioni per il recupero di numerosi naufraghi di navi sia nazionali che britanniche affondate in seguito ad azioni belliche.

All'armistizio dell'8 settembre 1943 raggiunse Malta in ottemperanza agli ordini; ma già l' 8 ottobre veniva nuovamente impiegata per scortare da Taranto ad Algeri il primo convoglio di navi italiane naviganti al servizio degli Alleati.

L'attività per servizio di scorta proseguì fino alla fine della seconda guerra mondiale e comportò 52 missioni effettuate prevalentemente in acque nazionali. Dopo la cessazione delle ostilità, la Calliope effettuò numerose missioni di trasporto materiali e persone, prevalentemente fra i porti tirrenici, ed effettuando occasionalmente esercitazioni di vario genere. A partire dal 1947 la torpediniera riprese la normale attività di squadra facendo parte della 1^ squadriglia; dopo l'entrata dell'Italia nell'Alleanza Atlantica, partecipò periodicamente alle esercitazioni NATO sia in acque nazionali che extra - metropolitane.

Nel 1952/53 rimase prevalentemente ferma a Taranto per lavori di rimodernamento e per il cambio dell'armamento. Negli anni successivi, sempre in occasione di esercitazioni NATO, l'unità fu spesso in porti esteri fra i quali Bona, Malta, Smirne e Tolone. Nel maggio 1956 la Calliope fu aggregata al 1° Gruppo Forze Navali di riserva e disimpegnò, conseguentemente, modesta attività locale fino all'epoca della radiazione.

La torpediniera "CALLIOPE", costruita nei Cantieri Ansaldo di Sestri, venne impostata il 26/5/1937, varata il 16/4/1938, consegnata il 28/10/1938 e radiata il 01/8/1958.

Le sigle distintive dipinte sulla prora sono state differenti a seconda del periodo:

 

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