Appena Mattew ebbe una vacanza andò in delle isole tropicali. In un’ escursione venne investito da una burrasca e dopo essersi aggrappato ad un pezzo della nave svenne. Appena risvegliato notò che era disperso in un isola deserta. Tutti i suoi apparecchi elettronici erano andati distrutti. Gli era rimasto solo un coltellino che aveva in tasca. Non appena si fu asciugato al sole i vestiti usò il coltellino per fare un buco in una noce di cocco che raccolse da uno dei tanti alberi per berne il succo. Poi dopo aver mangiato l’ interno del cocco iniziò la perlustrazione dell’ isola limitandosi però alla riva. Dopo  la perlustrazione si costruì una specie di amaca fatta da due foglie  unite il meglio possibile con liane tagliate della misura giusta col coltello. Dopo scavò attorno agli alberi a cui aveva attaccato l’ amaca, posata il più in alto possibile per evitare che qualche belva ci arrivasse,e riempì d’ acqua la fossa per evitare che qualche ragno arrivasse all’ amaca, inoltre tagliò i rami degli alberi per evitare vie di accesso aeree per gli insetti. Ormai era sera e si coricò nell’ amaca dopo aver fatto cena mangiando un granchio del cocco che si era catturato con un bastone e ucciso a sassate. Il giorno dopo fece colazione con un cocco poi sistemò l’ amaca mettendoci un “tetto” di palme per evitare che qualche insetto cadesse dall’ alto. Fece un bagno in mare e per pranzo mangiò alcuni frutti locali che non conosceva e delle banane che si era procurato all’ interno dell’ isola. Fatto pranzo prese  un bastone e arrivò fino alla bocca del vulcano dove scoprì che c’ era un laghetto vulcanico con qualche pesce in cui si lavò dall’ acqua salata. Gli unici pericoli che incontrò erano qualche ragno e qualche serpente. Passava le giornate così: si svegliava, faceva colazione,faceva un bagno in mare ma sempre meno perché gli sembrava di vedere degli squali e quindi andava nel laghetto,camminava un po’ nell’ isola a mezzaluna, pranzava con dei frutti, si costruiva qualcosa, cenava e andava a dormire.

Durante le passeggiate che faceva scoprì che l’isola era lunga circa mille metri (o meglio passi).  

Durante la sua presenza in quell’ isola per fortuna non ebbe bisogno di fare il fuoco, cosa che non sapeva fare, perché faceva sempre caldo e, inoltre, nel tempo libero si costruiva degli oggetti vari come ad esempio un fischietto tratto da una canna di bambù e una sorta di canna da pesca.

Passarono i giorni, poi le settimane, dall’ estate si passò all’ invero, in cui piovve molto, e  infine si tornò all’ estate.

Continuava la sua vita in quell’ isola, che non era poi così male, e ogni tanto pensava se qualcuno lo stava cercando.

Dopo circa un’ anno sentì una nave che si avvicinava e la richiamò urlando, la nave lo recuperò e quando Mattew tornò a casa decise di scrivere un libro con le sue avventure grazie al quale guadagnò molto.

       Inoltre dell’ isola ne fece una residenza di lusso grazie ai soldi        guadagnati col libro.

 

                                                                           Nico G . Vasco O .