Fantasy è un termine creato dalla lingua inglese con il quale si indica il genere letterario nato nell'ottocento, i cui elementi dominanti sono il mito e la fiaba.

Al contrario della narrativa fantastica tout court, il fantasy descrive mondi o dimensioni completamente avulse dal nostro mondo in cui le componenti fantastiche coabitano tra loro e con elementi ispirati al nostro mondo ma mai ad esso appartenenti direttamente.

Il fantasy contemporaneo si distingue in due filoni, la sword and sorcery e l'heroic fantasy. I maggiori esponenti del fantasy sono: Jules Verne, Emilio Salgari,  Robert Ervin Howard, William Morris, John Ronald Reuel Tolkien.

Un grande merito va, quindi, agli unici autori che, passando per il racconto popolare, hanno creduto nell'importanza del linguaggio fantastico nella letteratura italiana: Dino Buzzati e Italo Calvino.

Alcuni esempi contemporanei sono Valerio Evangelisti, Andrea D'Angelo, e Licia Troisi.

A seguito del successo che questo genere ha conosciuto durante il XX secolo, si è operata una suddivisione in svariati sotto-generi:

  

Nel mondo del fantasy vivono diverse specie di creature magiche…

Le più importanti sono:

 GLI ELFI:

L'elfo  è uno spirito genio della mitologia norrena e non solo. Gli elfi sono simboli delle forze dell'aria, del fuoco, della terra e dei fenomeni atmosferici in generale.Essi sono spiriti simili agli umani, alti e magri ma forti e velocissimi, volto pulito, sereno, orecchie leggermente a punta. Sono descritti con una  grande vista e udito molto sensibile. Non hanno barba, hanno occhi che penetrano la persona fino a conoscere i pensieri, si dice che siano dotati di telepatia.Hanno voce splendida e chiara. Sono intelligenti ed armoniosi, con grande rispetto per i quattro elementi e per la natura.Talvolta alcuni possono essere capricciosi e talvolta benevoli con l'uomo che li rispetta, possono donare oggetti magici a coloro che sono puri di cuore e spirito e che desiderano aiutare. Sanno forgiare spade e metalli, fino alla conoscenza della magia.

 I DROW:

Drow. Gli elfi scuri. Coloro che si sono volti al Male. I drow si muovono di notte, razziando saltuariamente le cittadelle di superficie grazie alle loro perverse arti e alla loro quasi invulnerabilità agli incantesimi degli stregoni. Sono maestri di tradimento, e non si fidano nemmeno dei membri della loro stessa razza. I drow variano in forma, lineamenti e colore dei capelli proprio come gli umani. L'unica eccezione a questa regola è il colore della loro pelle, sempre nero come la notte (con pochissimi casi di albinismo, nel qual caso la pelle è di color bianco avorio). La maggioranza dei drow è dotata di capelli bianchi fin dalla nascita, che si ingialliscono (nel caso delle femmine) o si ingrigiscono (maschi) e si fanno più radi in tarda età. Più raramente, alcuni drow possono avere capelli d'argento o color rame. Esistono infine drow che tingono deliberatamente le loro chiome di color argento .La maggior parte dei drow ha gli occhi rossi, mentre alcuni possono averli verdi, castani o neri. Esistono anche casi di varie tonalità di grigio, ambra e rosa. Gli occhi dei drow si fanno più rossi quando gli elfi scuri provano rabbia o paura. Gli occhi gialli di solito denotano una malattia, un contagio, un avvelenamento o la presenza di una magia distruttiva. Il blu e il viola (e tutte le loro gradazioni) sono i colori più insoliti per gli occhi e normalmente indicano la presenza di progenitori umani o di elfi di superficie nella loro linea di sangue. I Denti dei drow possono essere neri, bianchi o viola. Le loro gengive, lingue e gole sono color rosa, rosso o viola. Le femmine dei drow tendono ad essere più grandi e forti dei maschi,ma entrambi i sessi sono di corporatura sottile, agile ed aggraziata, proprio come gran parte dei normali elfi appaiono agli occhi degli umani. L'altezza dei drow non va oltre il metro e 50...

LE FATE:

La fata è una creatura leggendaria presente nelle fiabe o nei miti di origine principalmente italiana e francese, ma che trova comunque figure affini nelle mitologie dell'Europa dell'Est.Nell'originale accezione dell'Europa meridionale (senza influenze celtiche) è totalmente sovrannaturale, cioè non ha nulla di umano se non l'aspetto    La fata è quindi un essere etereo e magico, una sorta di spirito della Natura. Le fate italiane ereditano i loro poteri ed il loro aspetto da alcuni personaggi della mitologia classica, ovvero principalmente dalle ninfe e dalle Parche. Come le ninfe sono spiriti naturali che hanno sembianze di fanciulla, come le Parche presiedono al destino dei loro figliocci dispensando loro vizi o virtù. Le prime fate appaiono nel medioevo come proiezione delle antiche ninfe, ma vengono per la prima volta ufficializzate verso la fine del medioevo e prendono l'aspetto classico delle dame dell'epoca, che indossavano ingombranti copricapi conici  e lunghi abiti colorati. Ogni favolista ha aggiunto particolari al loro carattere. Un bello spaccato di come sono le fate lo troviamo ne La bella addormentata sia di Perrault che dei Fratelli Grimm ed ancora in Pinocchio, dove alle fate viene ufficialmente assegnato il colore blu, colore del sovrannaturale e della magia.

  I NANI:

I nani in alcune mitologie sono esseri simili all'uomo ma di piccola taglia. Secondo alcune tradizioni hanno poteri magici. Sono generalmente caratterizzati dalla predilezione per i luoghi sotterranei e per l'oro.

I Nani nella mitologia norrena

Nella Mitologia norrena, i Nani sono entità importanti associate alla pietra, ai luoghi sotterranei ed alla forgiatura. A parte le Edda compaiono principalmente nella Völsunga saga, dove Sigfrido incontra il dragone Fafnir. Sono spesso identificati e paiono essere intercambili con i svartálfar (elfi neri) ed alle volte con i troll. Alcune fonti li dividono in tre tribù, condotte rispettivamente da Mótsognir, Durin e Dvalin. I nani furono creati quando Odino ed i suoi fratelli Víli e Vé fabbricarono il mondo usando il corpo del gigante Ymir, i nani crebbero come larve nella sua carne (ovvero pietra e roccia). Più tardi fu loro donata intelligenza ed aspetto umano dagli dei. I nani erano descritti come piccoli e piuttosto brutti all'occhio umano. Temevano la luce del sole che poteva trasformarli nuovamente nella pietra da cui erano nati. La loro dimora era il reame sotterraneo di Nidavellir, uno dei nove mondi legato, secondo la Cosmologia della mitologia norrena, al Frassino del Mondo Yggdrasill. Erano generalmente considerati egoisti, avidi e astuti. Erano abili fabbri e forgiatori ed i creatori della maggior parte degli artefatti degli dei, sia Æsir che Vanir. Tra le loro creazioni più famose ci sono la lancia Gungnir e l'anello d'oro Draupnir di Odino, il martello Mjöllnir di Thor, i capelli d'oro di Sif, il collare Brisingamen di Freyja ed anche la nave Skidbladnir di Freyr. I nani fabbricarono anche certi tipi di elmetti detti huliðshjálmr (elmetti nascondenti), o a volte un mantello, che potevano rendere chi li indossava invisibile. Potevano essere divinità minori, similmente agli elfi il che può suggerire il motivo per cui acquisirono il nome di elfi neri o scuri. I nani Norðri, Suðri, Austri e Vestri supportano i quattro punti cardinali. Nýi e Niði governano rispettivamente la luna crescente e calante.

 GLI ANGELI:

Angelo è un termine utilizzato in araldica per indicare uno spirito celeste in forma di garzoncello, sempre sbarbato, vestito, con le ali lunghe ed aperte, le mani giunte ed il corpo in maestà. L'angelo, spesso rappresentato con le fattezze di una fanciulla, è solitamente vestito con una lunga dalmatica ed ha le ali quasi sempre con le punte rivolte in basso, cioè abbassate. L'arcangelo San Michele si riconosce dal fatto che è armato, e spesso intento ad atterrare un drago. In molti casi un angelo, rappresentato anche in forme diverse da quella ordinaria sopra indicata, è utilizzato come tenente dello scudo. Alti angeli compaiono spesso armati di spada e, talora, di bilancia come simboli di giustizia divina.

 GLI HOBBIT:

Gli Hobbit sono una delle razze che popolano l'universo immaginario di Arda, ideato dallo scrittore fantasy J.R.R. Tolkien. Essi sono presenti nel nord della Terra di Mezzo principalmente nella regione da loro amministrata, la Contea, e nelle zone strettamente limitrofe. Gli Hobbit appaiono per la prima volta ne Lo Hobbit, ma rivestono un ruolo ben più importante ne Il Signore degli Anelli. Nell'opera di Tolkien gli Hobbit sono talvolta chiamati mezzuomini, in inglese halfling; quest'ultimo nome viene usato in molte ambientazioni fantasy per indicare creature ispirate a quelle di Tolkien, aggirando al contempo le implicazioni legali derivanti dall'uso del termine hobbit.

 Descrizione

Gli Hobbit sono di aspetto simile agli Uomini, ma molto più minuti: la loro corporatura è infatti simile ai bambini degli Uomini e la statura di uno Hobbit adulto si assesta tra gli 80 e i 100 cm; dotati di grandi piedi pelosi e resistenti, non indossano mai calzature. La loro vita è estremamente semplice e sociale, non si interessano di ciò che accade all'esterno della Contea, amano mangiare e bere, e la loro economia si basa sull'agricoltura. Amano dare feste durante le quali trascorrono gran parte del loro tempo, e generalmente disprezzano lo studio, tranne per ciò che riguarda l'erudizione genealogica, nella quale dimostrano invece vivo interesse e abilità. Possiedono una vista e un udito particolarmente acuti, e si sottolinea la loro capacità di camminare silenziosamente e nascondersi molto bene nella boscaglia. Gli Hobbit vivono leggermente più a lungo degli Uomini (che chiamano "gente alta"), fino a 120 anni, con una media di 100. L'età in cui uno Hobbit diventa adulto è di 33, quindi il declino legato all'età inizia verso i 70 anni.

 I DRAGHI:

I draghi sono creature mitico-leggendarie, presenti nell'immaginario collettivo di molte culture come esseri sia malefici che benefici. La presenza della figura mitologica del drago in moltissime culture in varie parti del mondo  fa supporre che il drago nasca come spiegazione del ritrovamento di fossili di dinosauro, altrimenti impossibili da spiegare.

                                                                                                          Di  Alice & Ginevra