Trasferta a Roma come al solito "alla cazzo", nel senso che ognono è andato giù per i fatti suoi....noi simao pertiti con il pendolino delle 14, per arrivare fuori dall'Eur alle 19, dove altra gente di Cantù ci attendeva....Saluto breve con gli amici romani (un sentito grazie per la loro ospitatlità) poi dentro al palazzo, dove prendiamo posto nel nostro immenso settore...in 11...ma comunque più di quelli che ci aspettavamo per essere un infrasettimanale. Pronti via e proviamo a cantare, ma i nostri cori, in un palazzo così dispersivo, poco si sentono, anche se, per radio, qualcosa si è sentito...la partita è oribili,ma noi continuiamo a cantare e ci lanciamo anche in un paio di sciarpate. Scambio di cori tra noi e i Romani per Chicco e Davide e applausi reciproci...la partita finisce male, ma i ragazzi ci salutano comunque (almeno quello)...raccogliamo le nostra cose e poi via, ognuno per un posto diverso, con rientri a casa separati (gli ultimi venerdì sera). ONORE AI PRESENTI. 

Tratto da: "La voce della curva" anno V n°4

Onore ai presenti.