Benetton Treviso - Oregon Scientific Cantù

79 - 85

NOTE: 1°q. 20-20; 2°q. 38-42; 3°q. 59-55. Impianto: PalaVerde

BENETTON TREVISO: Nicola 16, Edney 19, Evans 15, Pittis 8, Marconato 5, Bulleri 8, Slokar 4, Giovannoni 2, Garbajosa 2. N.E.: Bargnani, Markoishvili, Podestà. All. Messina.

OREGON SCIENTIFIC CANTU’: Levin 5, Wheeler 14, Johnson 21, Hines 6, Bernard 12, Calabria 21, Stonerook 4, Gay 2. N.E.: Novati, Porta, Riva. All. Sacripanti.

 

 

LA SUPERCOPPA CAMBIA PADRONE

In pochi avrebbero pronosticato una vittoria del genere. Malgrado la squadra fosse carente di allenamenti al completo e di forma fisica, qualcosa è scattato. Una scintilla che può prendere il nome di orgoglio, cuore, voglia di vincere. Insomma, via libera all'interpretazione. Cantù, una squadra di combattenti. In cima alla lista ci và Johnson, un pazzo indiavolato. Si butta con rabbia su ogni pallone, tutte le volte che gli risulta possibile farlo, si sbuccia le ginocchia incurante delle conseguenze. Un lottatore vero. Punti, coraggio e grinta non sono le doti del solo "Wild Nate". Un utilissimo Levin, un ordinato e sempre presente Wheeler, un micidiale e vendicativo Calabria. Capitan Gay dichiara:"era vent'anni che volevo vincere qualcosa con Cantù". Finalmente quel momento per lui è arrivato. 12 anni dopo la conquista della Korac, un altro stendardo verrà appeso sul soffitto del Pianella. Una partita intensa, che cambia il trend che da qualche anno a questa parte stava abbassando il livello delle finali di Supercoppa. Un'impresa ardua quella di vincere sul campo della squadra che l'anno passato ha vinto tutto a livello nazionale e per poco anche a livello internazionale. Nell'aria c'è l'immensa soddisfazione di Dante Calabria, l'ex trevigiano beccato costantemente dal pubblico biancoverde per l'intera durata del match. E' stato proprio Dante il mattatore della serata, con due importantissime triple e il 6/6 dalla lunetta degli ultimi 26" di gara. Una partita eccellente con 21 punti all'attivo. Voleva fortemente la vittoria, e così è stato. Si resta perplessi osservando lo scarso interesse della gente nei confronti dell'evento. Nel palazzo di Villorba numerosi erano i buchi ove si scorgevano seggiolini verdi. Ma non conta. Probabilmente l'ambiente della "marca" è troppo abituato a situazioni simili, così và dispersa l'importanza della manifestazione. Soffermiamoci piuttosto sul pubblico canturino.  Oltre 800 roventi tifosi, venuti in massa per sostenere un gruppo che merita davvero tutto il calore che il pubblico gli riserva e che gli riserverà. Un discreto colpo d'occhio. Una gioia indescrivibile, un'emozione che solo questo fantastico sport può regalare. Iniziano i festeggiamenti: prima dentro il Palaverde, poi fuori. A Cantù i giocatori trovano Piazza Garibaldi gremita di gente festante e uno striscione che recita:"27/9/03: THANK YOU BOYS".  Risulta difficile scrivere un'emozione. Risulta facile viverla, quando in campo 11 eroi si battono per fartela vivere. Wheeler, Johnson, Stonerook, Hines, Levin, Calabria, Bernard, Gay, Riva, Novati e Porta. GRAZIE RAGAZZI!

 

- LE PAGELLE -

WHEELER

Non è il solito Tyson. In difesa subisce Tyus Edney, specialmente nella prima frazione di gara quando il folletto ex UCLA sembrava davvero destinato a fare sfracelli. In attacco è ordinato, non esagera con i contropiedi equilibrando il gioco nella maniera corretta. 14 punti e grande grinta.

Voto: 7+

CALABRIA

Emozionante. La storia di questo giocatore rende ancora più bella la vittoria per i tifosi, ma soprattutto per il giocatore stesso. Beccato in continuazione dal poco simpatico pubblico trevigiano, risponde da campione qual'è. Ottima la sua gara con 21 punti. Una tripla incredibile nel finale e un 6/6 negli ultimi 26" sancisce la vittoria. Un vero "iceman". Si prende una bella rivincita. A fine gara è felicissimo.

Voto: 8+

HINES

Non è la sua serata, ma un paio di "tiri impossibili" non li risparmia mai.

Voto: 6

STONEROOK

In difesa è sempre presente, specialmente a rimbalzo (11r). In attacco non è serata.

Voto: 6

BERNARD

Parte titolare per l'assenza di Sofo. Si fà valere sotto i vetri, non sotto il profilo dei rimbalzi, ma sotto il profilo della presenza e dell'aggressività. Buono il suo bottino, alla fine segna 12 punti con un ottimo 4/6. Pesca anche degli interessanti tiri dalla media, che tatticamente possono essere un'arma importante.

Voto: 7

JOHNSON

Un "cavallo pazzo", un incoscente, un lottatore, già diventato un idolo. Il suo comportamento in campo è totalmente fuori da quasliasi standard. E' un funambolo in qualsiasi cosa faccia. Prende sfondamenti, difende fino alla morte, si butta per le terre, và incurante a rimbalzo. Ecco, è incurante della sua incolumità fisica. Ed è questo che esalta i suoi tifosi. Segna canestri impossibili, da playground. All'esordio segna 21 punti con un 7/9 da 2. Preciso dalla lunetta. Coraggio, grinta. "Wild" Nate Johnson.

Voto: 8.5

LEVIN

Precisa la conduzione, grande concretezza. Segna quella bomba benedetta dall'angolo che fà gioire coach Sacripanti. In difesa si applica con grande efficacia. Ottima prova per Mats.

Voto: 7

GAY

Il capitano entra e si butta sul parquet come se avesse 20 anni. Ci tiene a vincere qualcosa con Cantù e capisce che è il momento di farlo per ripagare se stesso e i tifosi. Poi alza la Coppa e offre da bere a tutti.

Voto: 7