Oregon Scientific Cantù - Sicilia Messina

75 - 72

Note: 1°q. 22-18; 2°q. 47-38; 3°q. 63-52. Spettatori: 3.142; Paganti: 685; Abbonati: 2.457.

OREGON SCIENTIFIC CANTU’: Levin 1, Wheeler 11, Johnson 15, Hines 19, Novati, Gay, Bernard 12, Colombo, Calabria 7, Schortsanitis 6, Riva, Stonerook 4. All. Sacripanti.

SICILIA MESSINA: Zampogna, Busca 1, Garnett 8, Yarbrough 16, Maglos 7, Di Leonardo, Haslam 11, Bonner 15, Eppeheimer, Genovese, Mutombo 14. All. Iracà.

MESSINA KO

Vittoria “transitoria” di Cantù sulla Sicilia Messina, formazione che non gode di ottima salute. Ma non si tratta di infortuni o malanni di chi sta in campo, bensì di problemi societari che stanno creando dei dissapori all’interno dell’ambiente messinese. In settimana sono arrivate le dimissioni di coach Matteo Boniciolli, ex fortitudo, per il mancato pagamento del salario. Questa fastidiosa situazione non si è limitata all’allenatore: durante l’ultima e travagliata settimana alcuni giocatori non si sono presentati agli allenamenti, per sottolineare la loro indignazione per quanto sta accadendo. Questa situazione permane da alcune settimane, con i giocatori che, a turno, saltano le sedute d’allenamento. Sempre durante gli ultimi 7 giorni, Leonardo Busca ha chiesto lo svincolo d’ufficio per il mancato pagamento delle ultime due mensilità. Squadra dunque affidata al vice Pasquale Iracà, per di più con due importanti assenze, Agostino Li Vecchi e Marquis Estill.

Se tutto va male per i peloritani, la situazione è diametralmente opposta in casa canturina. Niente infortuni, la squadra si allena al completo ed è reduce da un’importante vittoria contro la Skipper. Ma l’Oregon non ha sottovalutato l’impegno, impadronendosi da subito della partita e scavando un solco costante di 10 punti circa tra lei e l’avversaria. Il risultato, come dice Sacripanti “bugiardo”, non racconta la partita. Sul parquet non c’è stata storia, anche quando Patrick Mutombo firma una mini-rimonta nei minuti finali, rimonta che non ha impaurito Hines e compagni. Lo spettacolo, complice la difesa “soft” di Messina, non è mancato con grandi spunti di Hines e Johnson.

L’ANALISI

L’unica voce in cui prevale in maniera netta la formazione siciliana è quella riguardante il tiro da 3, dove gli ospiti vincono il confronto tirando con il 47.8% (Cantù tira con il 23.5%) grazie alle ottime medie di un insospettabile Patrick Mutombo, 14 punti con 4/6 nel tiro pesante e di Vincent Yarbrough (4/8). L’Oregon si impone in tutte le altre specialità, in maniera significativa nel tiro da 2 esibendosi con il 56.3%. Bene Wheeler (4/6), Hines (6/11) e Johnson (6/11). Bene anche Mike Bernard, motivato maggiormente in quanto ex di turno (5/8). 42-28 il computo dei rimbalzi, con 14 importantissime palle volanti catturate in fase offensiva, dove spicca per tenacia il solito e agguerrito Sam Hines (4 offensivi, 10 nella serata). Ancora una volta Calabria dimostra di avere grande fiuto a rimbalzo, catturandone 6. Chiude il solito Stonerook che fa sentire la sua presenza sotto i vetri con 8 rimbalzi. L’incisività e l’estro di un attacco sono doti riscontrabili negli assist. Stonerook sottolinea la sua gara con 4 assistenze, a dimostrazione della sua enorme importanza negli equilibri tecnici della squadra. 4 assist per Wheeler e 3 per Calabria firmano la netta superiorità canturina (16-10). Consultando i tabellini della Sicilia Messina, balzano all’occhio i 16 punti dell’ex Denver Nuggets Vincent Yarbrough, ma non stupisce la sua incisività nel match. La difesa biancoblù ha limitato il talento strabordante, di Marlon Garnett, giocatore dal dente avvelenato nei confronti di Milano per il taglio subito nell’estate del 2002. Per il prodotto di Santa Clara 8 punti in 38’ con -1 di valutazione. E’ bene ricordare che la sua media realizzativa è di 19.1 punti ad intrattenimento. I peloritani si presentano al Pianella con la panchina presieduta dal vice del dimesso Boniciolli, Pasquale Iracà, al suo debutto nella massima serie. Ma Messina mostra delle grosse lacune difensive, anche se non manca di spirito. La rimonta firmata da Patrick Mutmbo, fino a quel punto poco utilizzato, non infastidisce il predominio di Cantù, durato per tutto il match. I parziali parlano chiaro: 22-18 al 10’, 47-38 all’intervallo, 63-52 al 30’. Alla fine, l’Oregon vince di 3 (75-72) ma è come se avesse vinto di 20.

Ora la squadra resterà lontana dalle mura amiche per un periodo abbastanza lungo. Gli impegni esterni vedono i ragazzi di Sacripanti impegnati prima Teramo (domenica prossima), poi al Carnera di Udine il 22 febbraio. Tre giorni dopo l’evento che i tifosi canturini attendono dall’ultima giornata del girone d’andata: le Final 8 di Coppa Italia. L’avversaria? Inutile dirlo, lo sapete già tutti.

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