Oregon Scientific Cantù - Benetton Treviso

72 - 69

Note: 1°q. 23-18; 2°q. 39-27; 3°q. 52-52. Spettatori: 4.028; Paganti: 1.571; Abbonati: 2.457.

OREGON SCIENTIFIC CANTU’: Levin, Wheeler 13, Johnson 10, Hines 16, Novati, Gay 2, Bernard 7, Colombo, Calabria 15, Schortsanitis 4, Riva, Stonerook 5. All. Sacripanti.

BENETTON TREVISO: Nicola 7, Evans 23, Pittis 5, Marconato 2, Bulleri 6, Slokar, Giovannoni 3, Markoishvili, Garbajosa 23, Corradini. All. Messina.

 

 

RITORNO AL FUTURO

LE DUE FOTOGRAFIE

La questione è tutta legata al cuore e alla difesa, dettaglio da non sottovalutare perchè le proporzioni nella pallacanestro hanno un certo peso, come nella vita. Nel pieno delle festività natalizie si ripete un evento già lietamente noto agli appassionati di basket residenti dalle parti di Cantù. L'evento che ha dato il via alla stagione 2003/04 con quel 27 settembre che pochi scorderanno. Forse l'evento che ha lasciato deflagrare le alte aspettative nell'animo dei tifosi, aspettative che hanno lasciato quel retrogusto amarognolo nel fine palato di chi tifa biancoblù. La seconda vittoria stagionale con la Benetton Treviso è arrivata non per convincere il tifoso, non per mettere in testa strane idee di gloria a qualcuno, ma per dare un segno tangibile della presenza di squadra. Contro Treviso tutti danno il meglio, in primis Stonerook. Per conto dei medici doveva assistere la partita dalla tribuna, ma per conto suo, Shaun ha preso la decisione di scendere in campo per dare una mano ai compagni. Ecco. La fotografia del match è questa. Con forza d'animo e cuore si possono raggiungere molti obbiettivi. Con questi discorsi si rischia di scivolare nella retorica, dunque meglio chiudere. In realtà sono due le foto della partita. L'altra è quella di Sam Hines che, con una lotta furibonda, combatte come un dannato per recuperar palla, se la prende, le prende e le dà, segna e da forza ai compagni. Gli input per la vittoria con la corazzata Treviso vengono direttamente dai due pionieri o se preferite i due reduci, coloro che hanno rappresentato la rinascita della Cantù cestistica, coloro che non vogliono mollare. Il bello di questo magnifico sport sta anche in queste piccole ma grandi cose.

 

- IN CRONACA -

Cantù ha concesso 27 punti a Treviso nei primi 20' di gara. Un dato importante contro una squadra abituata ad altre cifre di realizzazione. Un altro dato dice che la Benetton ha segnato 9 punti tra il 10' e il 20'. E' vero che ai veneti è pesata l'assenza di Tyus Edney, che proprio l'ultimo della fila non è, ma è anche vero che al suo posto Messina non ha schierato un Pinco Pallino qualunque, ma Massimo Bulleri. Dalla sponda canturina, coach Sacripanti ha dovuto compiere dei cambiamenti nello starting five e a causa dei problemi fisici di Stonerook, ha schierato da "4" Sam Hines, scalando di una posizione i ruoli di guardia e ala piccola con Calabria da "2" e Johnson da "3". In difesa l'Oregon ha lavorato bene sulla coralità, sfruttando le ripartenze in transizione derivate dagli errori al tiro degli uomini in verde. Treviso ha chiuso il match con 3/17 nel tiro pesante che in ottica significa contropiede, l'arma fondamentale per Cantù e per il suo stampo di gioco. Il saldo delle palle perse/recuperate dice 17 e 17. Se il saldo è neutro, è anche vero che 17 recuperi generano 17 potenziali contropiedi. L'Oregon ha saputo correre e impostare il proprio gioco su questa direttiva, tanto cara a Sacripanti quanto cara ai tifosi, perchè contropiede significa spettacolo. Per quanto riguarda i rimbalzi, Cantù riesce a spuntarla (29-27) grazie al fatto che ognuno ha dato un piccolo contributo alla causa, salvo Hines (7) che contrariamente ha dato un grande contributo. Poca roba per Bernard e Schortsanitis (2 e 3 rimbalzi), reattivo Wheeler (4) e Calabria (3). Anche in questa occasione "l'unione fa la forza". La grande differenza l'hanno fatta i tiri da 3. Cantù ha chiuso con il 40.9 (9/22), Treviso con il 17.6 (3/17). All'intervallo l'Oregon torna negli spogliatoi con 12 punti di vantaggio per il 39-27 del 20'. Al ritorno dalla pausa lunga, un rilassamento dei biancoblù lascia libera la rimonta agli scaltri Trevigiani trascinati da un irresistibile Garbajosa (15p, 10r per 33 di valutaz. a fine gara) e da un esplosivo Evans. Morale della favola? Depauperato il vantaggio, zero a zero. Palla al centro. 52 pari al 30'. Si entra nell'ultimo quarto, il palazzo è incandescente, la tensione è alle stelle e lo si capisce dalle grandi contestazioni agli arbitri e dagli improvvisi infervori ogni qual volta Messina (subissato di fischi) tentasse di protestare, in un clima ostile. Il finale inizia a 2'30" circa dall'ultima sirena. Treviso conduce sul 61-64 grazie a due personali di Jorge Garbajosa. La risposta è carattere puro, targato Sam Hines. 63-64. Esplode in una fragorosa bolgia il Pianella sul triplone dell'ex Dante Calabria per il vantaggio canturino (66-64) a 1'22" dal termine. Garbajosa è tarantolato ed è parità a quota 66. Hines segna il +2 e in difesa l'Oregon recupera il pallone buttandosi in avanti con Wheeler che subisce fallo da Nicola e realizza a punteggio pieno dalla lunetta (2/2 per il 70-66). Sul capovolgimento di fronte Evans subisce fallo e in lunetta fa 1/2. 70-67. A 8" dal Gong, Wheeler si trova la biglia in mano e i piedi dietro la linea della carità. E' un ghiacciolo. 2/2. 72-67. A poco servono i due liberi di Bulleri perchè la partita è finita, con la sirena accompagnata dall'urlo del Pianella, già in piedi da un minuto.

 

- LE PAGELLE -

WHEELER

Difende bene e spinge in contropiede. Tira maluccio da 3 (1/6), ma è un vero ice-man dalla lunetta, dove nel finale decide l'incontro con un 4/4. Reattività a rimbalzo (4) e un'ottima prestazione.

Voto: 7

CALABRIA

Ecco la conferma. Contro la sua ex squadra Dante è tarantolato. E il suo dente è alquanto avvelenato. 3/6 da 3, di cui una tripla è arrivata sulla prima sirena, un'altra a 1'22" dal termine. 15 punti e 5 recuperi. Che la bufera sia passata?

Voto: 7.5

HINES

Immenso. Quella lotta per il possesso con Evans verrà ricordata a lungo. Che carattere, che cuore. Un lottatore. 16 punti e 7 rimbalzi.

Voto: 8

STONEROOK

Non doveva essere della partita. Ma entra e fa il suo dovere per dare una mano alla squadra. 19' di impiego con una tripla a segno e 5 rimbalzi. Un pilastro.

Voto: 7

BERNARD

7 punti in 22', poca incisività anche a rimbalzo (2) dove non riesce a ottenere grandi risultati.

Voto: 5.5

JOHNSON

Non ha paura delle potenziali stoppate di Evans, che gli rifila comunque 25 punti e una quantità di schiaccioni da far strabuzzare gli occhi. 10 punti, 2/2 da 3. Troppo spesso decide il da farsi quando si trova sospeso in aria e molte volte il risultato è una palla persa.

Voto: 6

LEVIN

In campo 5'.

Voto: S.V.

SCHORTSANITIS

Al termine dell'incontro è felice, dispensa sorrisi a tutti. Ci tiene, non è un mercenario, non è a Cantù di passaggio. Se per questo non esiste alcun premio, per lui il rispetto. 4 punti, 3 rimbalzi e 2 recuperi.

Voto: 6

GAY

Il capitano entra e realizza. Intramontabile.

Voto: 6