Oregon Scientific Cantù - Lauretana Biella

84 - 78

Note: 1°q. 21-21; 2°q. 36-37; 3°q. 58-59. Spettatori: 3.606; Paganti, 1.152; Abbonati: 2.457.

OREGON SCIENTIFIC CANTU’: Levin, Wheeler 14, Johnson 21, Hines 23, Novati, Gay, Porta, Bernard 12, Calabria 8, Schortsanitis, Riva, Stonerook 6. All. Sacripanti.

LAURETANA BIELLA: Belcher 8, Soragna 9, Michelori 19, Aguiar, Giroldi, Bougaieff 5, Sales 10, Di Bella 17, Simeoli, Carraretto 10. All. Ramagli.

 

 

IL FINALE SALVA L’OREGON

Dopo una gara sofferta, l’Oregon riesce a battere la Lauretana Biella, grazie ad un finale caratterizzato dai tiri decisivi di Wheeler e Hines, che hanno fatto sì che la squadra di casa riuscisse a scrollarsi di dosso la formazione piemontese. Biella ha dimostrato di essere un’ottima squadra, in grado di sfruttare e di capire le difficoltà di Cantù. Ancora una volta la “pecca” dei biancoblù è stato il tiro pesante. Così la Lauretana si schiera a zona e, coach Ramagli la manterrà per lunghi tratti di gara, dati gli scarsi profitti canturini da dietro l’arco, cosa non positiva in quanto la zona và attaccata con circolazione di palla (confusa e disordinata) e conseguenti tiri pesanti o piazzati. L’Oregon non ha offerto un grande basket. Azioni confuse e improvvisazioni sono state una costante. Ma i ragazzi di Sacripanti hanno avuto la bravura di non gettare mai la spugna e, dopo una partita durissima e combattuta, grazie alla bomba di Tyson Wheeler a 60” per il +2 Oregon (79-77), preceduta da un paio di canestri di importanza capitale firmati Sam Hines, Cantù è riuscita a mettere una pietra sopra ad una partita che non l’ha vista brillare. Il finale è stato intenso e spettacolare, dettato da 3 palle perse dalla Lauretana (Ramagli imbestialito) e da un paio di contropiedi firmati Johnson a fronte dei quali i rossoblù non sono riusciti ad adeguarsi. Ad ogni incontro ogni pallone è importante. Questo è il basket, questo è lo spettacolo di uno sport che ti tiene incollato come un francobollo alla partita, con gli occhi e con la mente. E' dunque scontato dire che i due punti conquistati dall’Oregon sono importanti, proprio in uno sport che nulla dà per scontato. Il paradosso, anche se celato, c’è. Fa piacere ritrovare “Big Sofo” Schortsanitis sul parquet del Pianella, tornato dal non grave infortunio alla caviglia. Ma Sacripanti e lo staff tecnico brianzolo decidono di non affrettare i tempi, in quanto tutti tengono all’incolumità fisica del greco, visto il Derby di Milano, che rappresenta una tappa fondamentale della stagione canturina, in particolar modo per i tifosi.

 

- IN CRONACA -

Cantù parte ancora con Bernard, Biella schiera Di Bella, Belcher, Michelori, Sales e Bougaieff. L’avvio è di Johnson che pare da subito in gran forma, ma l’ex di Milano Michelori parte col turbo, grazie a 8 punti in un amen. L’Oregon inizia a tentare qualche tripla, ma nulla da fare. La Lauretana acquisisce un piccolo vantaggio (11-17 a 3’ dal 10’), per poi farsi raggiungere proprio a quota 17, dove Cantù impatta. Alla prima sirena è ancora parità, questa volta a quota 21.

In apertura della 2a frazione, entra un applauditissimo Schortsanitis. Da questo punto Ramagli ordina la zona, che in un primo momento viene bucata dalla tripla di Calabria (24-23), che riesce a smarcarsi bene e infilare il tiro pesante. Ma da qua tutto cambia perché Cantù non riesce ad attaccare in maniera ordinata la zona biellese. Brutti passaggi (buoni gli adattamenti difensivi dei rossoblù) e un gioco obbrobrioso. Il discorso non vale solo per Cantù, ma anche per Biella. Cantù, obbligata a ragionare per aprire la scatola difensiva piemontese, si trova in grande difficoltà e spreca moltissime occasioni per raggiungere un discreto vantaggio, poiché dall’altra parte del campo le cose non vanno meglio. Minuti di brutto basket separano i 3600 del Pianella dall’intervallo. La sirena del 20’ suona sul 36-37.

Le due formazioni tornano sul parquet ed è la Lauretana a partire forte, grazie ancora una volta a Michelori, autore a fine gara di 19 punti con 6/8 da 3. Nel frangente, per lui, 8 punti. La partita prosegue e l’equilibrio la fa da padrone. Dopo 30” il tabellone dice 58-59.

Equilibrio che persiste per tutto l’ultimo e decisivo periodo. Ambedue le formazioni non mollano un colpo. A 2’15” è 73-74. Poco dopo la Lauretana raggiunge quota 77, grazie al triplone di Di Bella, ma dall’altra parte è immediata la risposta di Wheeler per il 79-77. A 44” dalla sirena è +3 Oregon (80-77), il Pianella è una bolgia infernale, così Cantù giustizia l’avversaria dalla lunetta e conquista i due punti in palio. Finale Oregon 84-Lauretana 78.

 

- LE PAGELLE -

WHEELER

Decisivo nel finale, pesca il Jolly con un tiro che solo chi ha le palle può prendersi. Qualcuno può dire che è l’incoscienza che spinge Tyson a prendere queste decisioni. In questi casi “W l’incoscienza!”. A parte l’episodio finale, maluccio la gestione della squadra, specialmente contro quella zona che ha mandato nel pallone tutta la squadra.

Voto: 6.5

CALABRIA

Qualcosa non va, ma siamo sicuri che Dante si rimetterà al più presto in condizione. Tira malissimo da tre (2/8) si perde in attacco, sbagliando delle triple che per un bombardiere come lui, dovrebbero essere facili-facili.

Voto: 4.5

HINES

Quando non riesce a concludere dal campo, si applica per far commettere agli avversari molti falli e a terminare l’incontro con il 100% dalla lunetta (10/10). Quando conclude dal campo fa male. 23 punti. Nel finale segna dei canestri di grandissima importanza.

Voto: 7.5

STONEROOK

Nel finale è un mostro a rimbalzo, specialmente in zona offensiva, dove Shaun è ovunque e spunta con la sua folta chioma per strappare le biglie vaganti più impensabili. Importantissimo per la vittoria, porta un mattone significativo per la conquista dei 2 punti. 14 rimbalzi totali e 6 punti.

Voto: 7

BERNARD

I suoi movimenti da sotto canestro sono un mix di potenza fisica e grande tecnica. I suoi movimenti, visti da 2 o 3 metri al massimo, sembrano ancora più aggressivi. Tempismo perfetto in difesa (5 stoppate!). 12 punti con 6/8 da 2.

Voto: 7.5

JOHNSON

Ottima la sua partita dettata da cifre eccellenti che dimostrano la grande attitudine di “Wild Nate” nel cacciare la palla nel canestro. 21 punti con 8/11 da 2. E' sfortunato nel tiro pesante (palloni sputati dal ferro). Recupera 4 palle e cattura 6 rimbalzi. Rabbia e istinto.

Voto: 7.5

LEVIN

Male, dice davvero poco in una partita in cui gioca solo per 8’.

Voto: 5

SCHORTSANITIS

Entra all’inizio della 2a ripresa, i compagni provano a servirlo, ma la difesa biellese chiude bene con dei raddoppi sistematici che chiudono la via del canestro al greco. La zona non lo aiuta. Gioca poco per preservare la sua caviglia.

Voto: 6 (politico)