Oregon Scientific Cantù - Snaidero Udine 80 - 73 |
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Note: 1°q. 29-18; 2°q. 39-38; 3°q. 58-50. Spettatori: 3.359; Paganti: 902; Abbonati: 2.457. OREGON SCIENTIFIC CANTU’: Levin, Wheeler 10, Johnson 13, Hines 18, Novati, Gay 2, Porta, Bernard 16, Calabria 8, Riva, Stonerook 13. All. Sacripanti. SNAIDERO UDINE: Gattoni, Kelecevic 12, Markovic 12, Zacchetti 2, Vujacic 22, Venuto, Hicks 5, Brown 2, Shannon 12, Mian 6. All. Alibegovic.
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UDINE "FUORILEGGE" MA E' IL CAMPO A DECIDERE Proprio come la stagione passata, quando Cantù esordì in campionato con una partenza non esaltante, quest'anno la situazione è la stessa, o quasi. Oregon che assomiglia ad un grosso camion a diesel, intento ad avviarsi in una fredda mattina di gennaio. Dopo il periodo di accensione e il successivo avvio, il motore si è finalmente scaldato. Messina, Teramo e Udine, tre vittorie in una settimana che equivalgono a 6 punti con la conseguente scalata canturina verso i piani alti della classifica. Tre vittorie importanti e molto diverse tra loro, soprattutto dal punto di vista tecnico. Nelle partite di Messina e Teramo, vittoria a parte, il gioco dell'Oregon era meno sicuro, più votato alle decisioni e agli "schizzi" dei singoli (Wheeler, Calabria), ma anche un fatto di gestione dei ritmi e di giochi, sia difensivi che offensivi, più sicuri e meno affidati al fato. Contro Udine è stata una Cantù diversa. Più paziente nell'impostazione della gara, complice la zona di Alibegovic nel 2° periodo, più precisa e meno confusionaria, grazie a una buona prova di Wheeler, più dedito alla coralità, meno dedito all'estemporaneità. Una buona dose di rimbalzi (41 contro 38) e un'adattabilità ai cambiamenti della Snaidero, hanno sopito l'assenza di Sofoklis Schortsanitis, assente per una "sverzata" di caviglia che probabilmente non gli permetterà di essere in campo nemmeno giovedì a Roma. Un'altro fattore che ha reso meno pesante l'assenza del greco è stato senza dubbio Mike Bernard, che grazie a una prova controllata e meno condizionata dai falli, è riuscito a giocare con serenità e grande equilibrio. Punti e rimbalzi, per l'esattezza 16 punti con 6/8 dal campo e 10 rimbalzi. Se Calabria non ha inciso da dietro l'arco, è riuscito lo stesso a cavarsela con una buona difesa e una partita di sostanza, fatta di pochi fuochi d'artificio. Sembra Capodanno, invece, quando si parla di Sam Hines, che con 18 punti, per la maggiore maturati in momenti cruciali della partita, ha concluso da MVP una partita in cui lo abbiamo potuto ammirare nella oramai abituale ed elegante veste di trascinatore grintoso e carismatico. Snaidero "fuorilegge" in quanto ha messo a referto solo 4 italiani, a fronte del minimo di 5 imposti dalla LegaBasket. I dirigenti canturini se ne sono accorti e durante l'intervallo hanno prontamente comunicato alla dirigenza udinese la loro intenzione di non voler esporre denuncia alla Lega. Sportivamente, ha dichiarato il presidente Corrado - "le partite vanno vinte sul campo". Per la Snaidero la sconfitta sarebbe stata a tavolino per 20-0 con un punto in meno in classifica. Alibegovic a fine gara elogia i canturini, sottolineando la duttilità della rosa di Sacripanti, non risparmiando una critica riguardante l'antisportivo fischiato a Hicks. Ma sostiene che, le ragioni della sconfitta dei suoi sono da ricercare altrove. L'Oregon sarà di nuovo in campo questo giovedì a Roma contro la Lottomatica di Carlton Myers che pare essere in uno stato di grande forma. Da segnalare infatti i 42 punti dell'ex capitano della nazionale contro Teramo, dove Boni ne ha messi ben 39. Duello in cui, la difesa, probabilmente, si è presa una pausa di riflessione.
- IN CRONACA - Torna l'Oregon delle prime giornate, con Bernard titolare. La Snaidero del neocoach Teoman Alibegovic si presenta con Shannon, Vijacic, Hicks, Brown e Markovic. Partita che, per Cantù, inizia male con 5 punti filati di Shannon in due azioni di gioco dove Wheeler resta assente. Poi l'Oregon mette 11 punti in poco tempo, così i friulani si schierano a zona, quella 2-3 che ha rallentato il gioco e il regime di entrambe le formazioni. Grazie a questo cambiamento difensivo, Udine si fa sotto e dopo 4' va sull'11-12. La grande forza di Cantù è stata quella di sapersi adattare tatticamente alle decisioni avversarie. Così grazie ad un Hines trascinatore, i brianzoli piazzano un importante parziale di 16-2, con una netta predominanza a rimbalzo (12-4), sprecando qualcosa al tiro, ma risultando comunque efficaci in attacco. Il primo quarto si chiude sul 29-18. Si manifesta una sorta di "Black Out" del canestro, perchè Cantù non segnerà nei 4'20" iniziali del 2° periodo. Il digiuno viene spezzato dal tiro pesante di Calabria, ma nel frattempo i friulani non sono stati a guardare, rimontando fino al 29-27. A 3'20" è parità a quota 35. Si segna poco e all'intervallo si va al riposo lungo sul 39-38. Dopo aver totalizzato nei primi 20' il 36% dal campo, Cantù torna sul parquet e subisce l'ultimo vantaggio degli arancioni (39-40). Da qua l'Oregon inizia a macinare gioco e a racimolare punti. Parziale di 7-0 per il 46-40 a 7'30", poi arriverà il +10 (55-45 a 3'10"). Dopo 30' di gioco il tabellone dice 59-50. L'ultimo periodo comprende un riavvicinamento di Udine sul 68-63 a 3'30" e la pronta risposta di Sam Hines, che rispedisce al mittente il tentativo di avvicinamento friulano. Finale Oregon 80-Snaidero 73.
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- LE PAGELLE - |
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