UDINE 89 - 85 CANTU'
OREGON, 30' DI BRUTTO GIOCO
Il Carnera di Udine, l'impianto che prende il nome da un grande del pugilato, si è rivelato per la terza volta consecutiva luogo di sconfitta per l'Oregon. Cantù fa illudere di poter passare senza patemi in terra friulana, accumulando nel primo periodo un discreto vantaggio (22-7), dilapidato poi dalla cattiva amministrazione dello scarto a causa della difesa non efficace, capace di incassare 29 punti nel 2° periodo, una marea per la retroguardia di Sacripanti, abituata a comportarsi in altra maniera. Il problema è di carattere mentale e l'Oregon di Udine non è se stessa, e i problemi arrivano anche dalla panchina, capace di mettere a segno la miseria di 3 punti. Per chi oramai ha fatto l'occhio, è raro che Cantù vinca subendo 89 punti e il calcolo è presto fatto: sconfitta per demerito della difesa, senza nulla togliere alla buona prestazione offerta dagli arancio di coach Pillastrini, che hanno giocato un buon basket grazie alle alte percentuali e ai giochi puliti, dettati da un eccellente Jerome Allen e da un Demetrius Alexander in grande spolvero che ha messo in mostra le sue enormi qualità atletiche. Incisiva la difesa di Mian su Hines, e i lampi offensivi di Vujacic, grande prospetto per il basket che verrà.
Siena perde in casa contro Napoli, ma i toscani non rappresentano più un grosso problema per Cantù. Ora è Roma (-2 dall'Oregon) a mettere in crisi la seconda piazza, perché la Benetton (vittoriosa contro la Skipper) è definitivamente fuggita, e il vantaggio di 6 lunghezze accumulato dai verdi è oramai irrecuperabile. Ora l'imperativo è vincere la gara interna di domenica contro la derelitta Virtus Bologna, per poi affrontare con il piglio giusto la trasferta a Treviso. I giochi sono aperti per un fine-campionato appassionante e intenso.
LA CRONACA
Cantù parte forte con un ottimo Hines, la differenza tra le due formazioni sembra abissale. Dopo 7' di gioco l'Oregon è a +15 sul 7-22. Il piglio è quello della grande squadra. Il primo periodo termina sul 11-22.
Fila tutto liscio per altri 2', poi scatta la scintilla che crea il tracollo mentale canturino. La squadra si deconcentra e inizia a perdere l'ottimo vantaggio accumulato in precedenza. Al 15' la Snaidero è a -3 (25-28) e continuando a rosicchiare terreno si avvicina ulteriormente sul 31-32 del 16'. Mian segna il triplone del vantaggio friulano poco prima del tè. Dopo 20' di gara il risultato è di 40-44.
Nel terzo periodo regna l'equilibrio che vede Cantù segnare con fatica e Udine attaccare la difesa di Sacripanti con grande facilità e senza fatica con dei tiri che entrano con irrisoria semplicità. Ci si aspetta una reazione dell'Oregon, ma quest'ultima deve partire dalla difesa. Entrambe le formazioni non riescono ad imporsi, così è la Snaidero a capire che l'avversario è in difficoltà e con Allen infligge i colpi più duri (75-71 a 4'10'' dal termine della gara), aiutato da un continuo Alexander (21 nella serata). A un minuto e mezzo dalla sirena finale Nikagbatse segna dalla distanza per il +9 Udine (81-72). La partita è finita anche se nei secondi finali Stonerook e McCullough tentano il tutto per tutto, ma le partite si vincono in altro modo, e i brianzoli tornano a casa dimenticandosi 2 preziosi punti al maledetto Carnera.
LE PAGELLE
McCULLOUGH: la sfida con l'arzillo Jerome Allen è più che accesa, ma è proprio il religiosissimo americano (ex Roma) a infliggere i colpi più pesanti nella tenera difesa biancoblù. 21 punti e 4 assist. 7--
THORNTON: è irriconoscibile in attacco dove mette a segno 5 punti con medie scarse. E' la difesa a salvarlo dall'insufficienza. 9 rimbalzi. 6
HINES: dopo un inizio incantato, è Mian a rovinare la prestazione dello Zio con una buona difesa che tende a limitarlo. Ma andando ad analizzare il suo scout (22 punti) si scopre che malgrado le percentuali da 2 non siano buone (4/10), quelle da 3 sono eccellenti (4/6). Prestazione arricchita da 7 rimbalzi. 7+
STONEROOK: in difesa subisce qualcosa di troppo da Alexander, ma in attacco mette in cassaforte una prestazione individuale mica male. 27 punti con 5/7 da 2 e 4/6 da 3, 7 rimbalzi e 4 palle recuperate per 33 di valutazione. E' l'ultimo a mollare, molti dei suoi punti giungono a partita conclusa. 7.5
JONZEN: non spreca niente, a rimbalzo si può dare di più ma tutto sommato la prestazione di Fred non disdegna. 6
JONES: è l'unico panchinaro a segnare. 3 punti (tripla). Il problemuccio si presenta quando un tiratore di razza come lui mette per aria certi piccioni che sorvolano in planata il ferro. Cosa succede? 4.5
DAMIAO: consultando il suo tabellino, sono poche le caselle che contengono un numero. In ordine: quella dei minuti (13), quella dei falli commessi (2), quella delle palle perse (1), quella degli assist (1) e infine la valutazione (-2). 4.5
FAZZI: resta in campo pochissimo, senza lasciare traccia di se. 5