CANTU' 76 - 63 UDINE

 

OREGON SECONDA IN SOLITARIA

 

Grazie al successo interno per 76-63 ai danni della Snaidero Udine, l'Oregon Cantù resta al secondo posto in classifica, questa volta senza convivere con altre formazioni a pari punti, alle spalle della Benetton Treviso. Nei primi due periodi, Cantù fatica ad attaccare e subisce qualcosa di troppo sotto i vetri, complice oltretutto un'ottima difesa degli arancio, già collaudata da Stefano Pillastrini nelle vittorie contro la Virtus Bologna e la Scavolini Pesaro. Nella ripresa Hines ed il costante Thornton (devastante con 30p), cambiano marcia e portano l'incontro in cassaforte, mantenendo così l'inespugnabilità del Pianella.

IN CRONACA

Inizia l'incontro e dopo pochi secondi McCullough prende un colpo al ginocchio che lo costringe a sedersi in panchina. Fazzi lo sostituisce. La partita non si mette bene: l'Oregon non riesce a prendere il sopravvento sull'avversaria, che conduce per l'intero primo periodo. C'è per fortuna Thornton che con 9 punti in 10' permette ai suoi di non affondare. 15-19.

Con ''McC'' sul parquet già da alcuni minuti (per fortuna nulla di grave), i brianzoli raggiungono Udine a quota 19, ma in un batter d'occhio questi ultimi piazzano un break di 0-7, per il 19-26 del 14'. Si paga troppo in quanto a punti subiti all'interno dell'area pitturata, con Mikailov, Stern e Alexander a far danni. Entra Gay per Jonzen. L'Oregon all'intervallo è a -3 (30-33), grazie a Thornton che raggiunge quota 18. Le statistiche biancoblù sono scadenti.

Al ritorno sul parquet, la squadra di Sacripanti è cambiata. Impatta con Thornton, mette la freccia e supera con McCullough. Sacripanti toglie dall'incontro un'incolore Jonzen e schiera Hines da ''4'' con Stonerook da ''5''. Si rivelerà la mossa vincente, perché grazie a una difesa efficace, la squadra si mette pure a correre. E Hines si scatena. Alla penultima sirena è 56-46.

L'ultimo periodo è passerella, con un solo tentativo del giovane Vujacic di riportare i suoi in partita. Finale: 76-63.

LE PAGELLE

McCULLOUGH: si fa male dopo 51'', ma fortunatamente rientra. Non segna in abbondanza come nelle 2 giornate precedenti, ma il suo prezioso lavoro parla chiaro: 5 rimbalzi, 6 assistenze e 4 recuperi. 7

THORNTON: non è grande. E' gigantesco. Mentre la barca anela tra le onde impervie, il dio della provvidenza (Bootsy) placa il vento e la porta in salvo. Monumentale con 18 punti in 20', 30 in 40'. Tira maluccio da 3 (1/6), ma è devastante da 2 (9/11). 10 falli subiti e 6 rimbalzi. E' l'anima lottatrice della squadra. Un esempio per giovani e vecchi. Orgoglio. 9+

HINES: segna 1 punto nei primi 20' di gara. 19 negli ultimi 20'. Si appropria delle redini dell'incontro nel terzo periodo con grande autorevolezza e la solita classe cristallina. 8-

STONEROOK: in attacco non è incisivo. Ma in difesa è un gallo nel mezzo di un pollaio. Canta 9 volte, come il numero dei suoi rimbalzi. 6.5

JONZEN: non gliene facciamo una colpa, perché probabilmente gioca fuori ruolo. Ma non combina praticamente nulla, pasticciando il più delle volte. 2 soli punti, non è una presenza all'interno dell'area, non costituisce un pericolo in attacco. Viene spazzato via dai centri avversari. 4.5

JONES: questa volta non imbrocca da 3 e segna pochino. Lo salvano dall'insufficienza ben 4 recuperi e 3 rimbalzi. 6

FAZZI: entra dopo 51'' dalla prima palla a 2. Calca il parquet per 20', comportandosi bene. 6

GAY: quando si accende la spia rossa, segno dell'impalpabilità di Jonzen, viene messo in campo per fare ciò che più piace al capitano. Buttarsi nella mischia. Rimane in campo per 4'. s.v.