CANTU' 87 - 72 SKIPPER

 

L'OREGON SPAZZA VIA LA FORTITUDO

 

Grande prestazione della squadra di Sacripanti che ha condotto la gara per l'intera durata dei giochi grazie ad un'ottima difesa, recuperi in gran quantità e una buona dose di spettacolo con punte massime che si registrano con due splendide schiacciate di Shaun Stonerook. L'Oregon quindi asfalta la Skipper ma il successo non arriva dal nulla: è tecnico-tatticamente superiore agli avversari, che appaiono spenti e senza idee, sovrastati dalle buone scelte offensive canturine che vanno ad amalgamarsi ad hoc con la difesa attenta e velenosa che la scorsa stagione ha rappresentato un tassello importante per le sorti della squadra. Cantù senza Fazzi che accusa dei dolori per un colpo preso in settimana all'osso sacro, e con il solo (si fa per dire) McCullough in cabina di regia, che ha risposto con una prestazione straordinaria. I biancoblù annullano dal parquet sia Basile che Galanda. Insomma i giocatori hanno saputo seguire al meglio le direttive di Coach Sacripanti, che a fine gara si è preoccupato dei soli (…) 15 punti di distacco inflitti agli avversari, in vista di un futuro e possibile spareggio a differenza punti.

IN CRONACA

E' presto fatto: nel primo periodo si capisce che Cantù è in palla, così i brianzoli acquisiscono un discreto vantaggio in apertura sul 9-2, poi sul 20-11 e alla prima sirena sul 20-14. Sei lunghezze non sono molte ma l'inerzia sta nettamente dalla parte di McCullough (che intanto è a quota 6) e compagni.

Appena la Fortitudo prova a cambiare le carte in tavola schierandosi a zona, arrivano due punti di Jerry e un triplone di Stonerook (29-18). All'intervallo l'Oregon dilaga a +18 tra un numero e l'altro di “dinamite” McCullough per il 43-25. Tutti negli spogliatoi.

Le formazioni fanno il loro rientro in campo e la solfa rimane sempre quella: Cantù gioca, anche bene, la Skipper combina poco. Alla penultima sirena è +19: 69-50.

Nell'ultimo periodo il divario diminuisce, ma si vive tranquilli. Ed è vittoria.

LE PAGELLE

McCULLOUGH: è l'MVP della partita. E' più celereo di una saetta, tira con medie ottimali, si butta su ogni palla vagante, segna dei canestri improbabili nel mezzo di una fitta selva di braccia pronte a spadellare. 21 punti, 5 rimbalzi, 4 assistenze e 32 di valutazione sono cifre eloquenti. 9

THORNTON: nel frastuono delle cifre di Jerry, i numeri di Shaun e l'efficacia di Sam, Bootsy rischia di passare inosservato all'occhio distratto. Ma la sua leadership è grande. Una prova “in ufficio” con 16 punti. 7.5

HINES: fa perdere la testa al diretto avversario (Delfino-Mancinelli) con canestri di tecnica sopraffina. Cattura anche un discreto numero di rimbalzi (11). Inossidabile. 7.5

STONEROOK: 10 punti, 3/4 da 2, 1/1 da 3. Esalta il Pianella con due schiacciate da cineteca, volando sopra le teste di numerosi avversari fino a raggiungere un'altezza siderale. E' catartico per tutte le anime impure, dannoso alle coronarie. Una leggenda. 7

JONZEN: colpisce ripetutamente dalla media e spara 2 bombe su due tentativi. Prende un solo rimbalzo, un po' pochino. Ma la sua prova è più che sufficiente. 6.5

JONES: la mano sembra averla dimenticata nel frigorifero. Phill non azzecca la serata al tiro dalla lunga, ma realizza qualche canestro in acrobazia in sospensione che non disdegna, anzi. 6

DAMIAO: in attacco è assente, ma morde come un chiuaua (di dimensioni quadruplicate per 10) in difesa. Recupera 5 biglie. 6+

GAY: è sfortunato in una conclusione che poteva entrare, poi scende in miniera e difende come si deve. 6

RIVA: entra a 1'30'' circa dalla fine, è costretto a buttarla dentro. I compagni cercano di aiutarlo, ma forse per giocare meglio le sue chance doveva essere messo dentro prima. Il coach aspetta troppo a buttarlo nella mischia. Tira male ma non è colpa sua. Voto di incoraggiamento. Forza Pete!! 6