CANTU' 94 - 70 PESARO

 

L'OREGON PROSEGUE LA SUA MARCIA

 

Cantù trova qualche difficoltà soltanto nella parte iniziale della gara, quando non riesce a carburare e a macinare gioco in velocità. Qualche conclusione sbagliata o sputata dal ferro, non ha impensierito l'intrepida formazione brianzola, che è abituata a giocare ben altro basket. Dopo i primi minuti di garbage time, il meccanico Sacripanti aggiusta il carburatore e il macchinone torna ai suoi fasti naturali, con contropiedi ragionati, schemi ben determinati e soprattutto a suon di canestri. In campo c'era anche la Scavolini, senza giocatori in campo fungenti da rimpiazzi ai due fuggitivi statunitensi (McGhee e Richardson). Sotto questo punto di vista è parsa netta l'agevolazione data dai valori in campo, nettamente inclinata dalla parte dei canturini che non hanno lasciato spazi eccessivi ai marchigiani. Per il resto, grande spettacolo, con delle schiacciate da Madonna di Lourdes in campo. Per l'Oregon è la decima vittoria consecutiva all'interno delle mura amiche e la 10 vittoria consecutiva in campionato. Non c'è male.

IN CRONACA

Il match non inizia nella maniera migliore. Gli errori da una parte e dall'altra sono una costante nel primo periodo, con Beric che è l'unico a buttare la palla nel canestro canturino. A due minuti dalla prima sirena il tabellone luminescente dice 10-15. Gli ospiti chiuderanno la prima frazione sul 13-17.

Dopo pochi minuti nel corso del secondo periodo, Cantù impatta a quota 20, mette la freccia e sorpassa grazie ad una schiacciata in contropiede di Thornton, che nel frattempo cattura rimbalzi e difende alla grande. Entra il capitano Gay fornendo un buona dose di esperienza utile nel recuperare qualche biglia finita nel cestone della mondezza. Assieme a lui entra anche il bancario Phill Jones. A 3'40'' dall'intervallo è 26-26, poi l'Oregon mette lo scarpone pesante e schiaccia l'acceleratore, volatilizzandosi con un parzialone di 16-7 che comprende spettacolo allo stato puro, più semplicemente basket, come lo intendiamo dalle parti di Cantù. Alla sirena la Scavolini riesce a portarsi sul -6, grazie ad una provvidenziale tripla dell'ex biellese Lacey. Tutti al bar. I giocatori ovviamente negli spogliatoi. 42-36.

In apertura di 3° periodo, Beric si riavvicina all'Oregon per il 49-44, ma è pronta la reazione brianzola: al 23' è 56-44. Per la cronaca i pesaresi accorciano le distanze a -7 (59-52), poi si arrendono. Alla penultima sirena è 63-52.

Che Cantù voglia andare a casa a mangiarsi una pasta (o meglio un Hot Dog) è chiaro. Dal 30' al 34' i ragazzi di Sacripanti realizzano un parziale di 18-4 che piega letteralmente in due Pesaro. Segna Riva, segna pure Corbetta. Hines se la ride in panchina, contento per la prestazione dei due giovani canturini che hanno un discreto spazio. Cala il sipario sul 94-70.

LE PAGELLE

McCULLOUGH: ottima prestazione la sua, con 22 punti, un preziosissimo 4/4 dalla lunga. Non esiste un duello diretto con l'avversario perché è netta la predominanza del folletto di Harlem. Per la curiosità: si mangia un mandarino seduto in panca durante il match. 8

THORNTON: sembra ripetitivo dirlo, ma Bootsy è come al solito encomiabile. Gioca con l'anima, schiaccia in contropiede con dei cambi di velocità impressionanti. Raccatta 9 rimbalzi, è un distributore automatico di assist (4) recupera la bellezza di 6 palloni. 16 punti. Può bastare? No! Perché si incolla a Beric e a Gilbert (non pervenuto). E' l'MVP. E confermo. 8.5

HINES: zitto zitto lo zio Sam ne mette 19. Non benissimo nelle conclusioni pesanti (3/8), bene da due (3/4). Grasse risate al canestro di Corbetta (spesso suo avversario in allenamento) creano un simpatico siparietto tra i due. 7.5

STONEROOK: Buffa direbbe: ''Ma stiamo SCHERZANDO??''. E non ne avrebbe tutti i torti, perché il capellone segna 10 punti con 5 canestri dal campo. E quando tutti e 5 i suoi canestri sono schiacciate (oltretutto catartiche), l'euforia sale alle stelle. Ah, dimenticavo i 12 rimbalzi che valgono la doppia-doppia. Shaun-time totale. 8

DAMIAO: è il centro titolare. Forse è una mansione troppo grossa per Marcelo, che ci mette comunque l'impegno. Zero punti e 3 rimbalzi sono poca roba. Peccato. 5

JONES: un panchinaro che segna 20 punti con 5/8 da 2 e 3/4 da 3, può considerarsi un cambio di lusso. Non male anche in difesa. 8

GAY: minuti di grande qualità, data dall'esperienza. 6+

FAZZI: alza l'alley-hoop per il solito Stonerook, e pochissimo altro. 5.5

RIVA: finalmente ha i minuti per giocare senza la pressione eccessiva di segnare a tutti i costi. Gioca tranquillo, segna e cattura un rimbalzo niente male. Boato al suo canestro. 6+

CORBETTA: una new entry nelle pagelle. Un esordio non male. C'è spazio anche per lui. 6