Skipper Bologna - Oregon Scientific Cantù

86 - 77

 

- I TABELLINI -

Damiao 3, Fazzi 2, Hines 20, Jonzen, Jones 3, Thornton 15, Wheeler 25, Dupont 2, Stonerook 7, Gay

 

 

FINISCE IL SOGNO DI CANTU’

- POST SEASON - LE RIFLESSIONI -

I playoffs sono in grado di offrire emozioni diametralmente opposte. L’immensa gioia per una vittoria conquistata, oppure la logorante delusione per una sconfitta. Non si parla di una singola sconfitta, ma il riferimento va veloce e spedito all’eliminazione. Eliminazione che equivale, nel caso di Cantù, al risveglio da un bellissimo sogno, al quale manca un epilogo. Cantù perde la serie con la Skipper Bologna per 3-1, combattuta ed equilibrata come non mai, supplementari e tensione agonistica alle stelle, comprese le proteste per gli arbitraggi, i fumogeni in campo e gli sfottò di rito (e non solo) tra le due tifoserie. Questi playoffs di certo non verranno ricordati come i più tranquilli del secolo. Dopo l’infortunio di McCullough, Sacripanti ha dovuto fare gli straordinari per introdurre Wheeler nei meccanismi perfettamente oleati di una squadra che si conosce a memoria da 2 stagioni, seppur con evidenti difficoltà Tyson ha cercato di dare il meglio di sé per la causa canturina, risultando importante in certe occasioni, ma inadeguato in altre, essendo un giocatore diverso dal suo predecessore. Cambia la gestione dell’organizzazione tattica, e di conseguenza cambiano gli equilibri. Con Hines che entra nella sua personalissima “fase playoffs”, dove si spegne clamorosamente calando in maniera incredibile e facendo mancare il suo solito apporto offensivo (escluso gara 4). Capitolo Stonerook: si vedeva. Era da un po’ che non riusciva ad imbroccare una partita. Nei playoffs nulla è cambiato e la squadra ha avuto pochino da lui. Ma il vero eroe, quello che non molla mai è Bootsy Thornton. Un giocatore talmente immenso da risultare addirittura devastante (33 punti in gara 2, 36 in gara 3). Mentalità e grinta.

- IN CRONACA -

Gara 4, ovvero una partita senza ritorno. Cantù gioca la sua miglior partita di questi playoffs, ridimostrando di poter andare a vincere al PalaDozza, dopo l’incredibile gara 2, finita dopo un supplementare che ha dell’incredibile. L’atteggiamento dei brianzoli è quello giusto, ma dall’altra parte c’è un pubblico stordente e soprattutto una squadra davvero tosta. I parziali rivelano il chiaro equilibrio fra le parti: 25-23 dopo 10’, 47-44 all’intervallo. 61-59 alla terza pausa. Quei 9 possessi a cavallo della pausa lunga hanno offerto alla Fortitudo l’opportunità di fuggire, ma i bolognesi hanno accumulato solamente 6 lunghezze di vantaggio. Da li a poco arriverà l’ultima fiammata canturina, più precisamente nell’ultimo periodo, con Wheeler a sparare ripetutamente da 3. Si accendono le speranze canturine, con l’Oregon sul +6 fino al 33’. Successivamente, un micidiale 23-10 di parziale, sconquassa Cantù e le speranze di giocarsela a gara 5. Finale Skipper 86-77 Oregon.

 

- LE PAGELLE -

WHEELER

Ci mette due o tre chili di cuore. E’ l’autore del momento magico di Cantù nell’ultimo quarto grazie alle sue triple (5/7 alla fine). 7 assistenze e 25 punti  non sono niente male.

Voto: 7.5

THORNTON

Dopo aver viaggiato sopra i 30 per due partite (onestamente incredibili), Bootsy è un pochino affaticato. 15 punti, carattere e grande attaccamento alla maglia. Anche quando è finita è l’ultimo ad abbandonare il vascello. Nel frattempo si sta organizzando un afterhour per dedicargli un’ovazione.

Voto: 8

MVP

HINES

Gioca bene. Rispetto alle altre partite della serie è un altro giocatore. Concreto anche a rimbalzo, non incappa in provocazioni.

Voto: 7+

STONEROOK

Merita un applauso per tutto quello che ha dato a Cantù, anche a livello di immagine e spot per il basket. Ma, detto tra noi, Shaun è calato vistosamente da un paio di mesi. Peccato, i playoffs non l’hanno scosso.

Voto: 5

DUPONT

Forse il campionato belga è un tantino diverso dal nostro. Meno fisicità, quella che è mancata a Yves e che Cantù cercava in lui.

Voto: 4

DAMIAO

Gioca dignitosamente, ma resta condizionato dai falli. La sua presenza sotto canestro poteva essere fondamentale per limitare la panza di Skelin. Nel complesso, ottima post season.

Voto: 6.5

JONES

Il fantasma di Pazza Azzarita. -6 di valutazione in 19’.

Voto: 4

FAZZI

Poca roba.

Voto: 5

GAY

Timbra il cartellino.

Voto: S.V.