RIVOGLIAMO IL NOSTRO
BASKET !
I firmatari di questo documento considerano l’attuale periodo del basket italiano come uno dei momenti più bassi mai avuti e lontano anni luce da quello sport che fece il pieno di spettatori negli anni ’80.
Questo basket scimmiotta il calcio nella sua deriva verso la commercializzazione e verso la rincorsa di succulenti budget televisivi che rappresentano però null’altro che una chimera.
Siamo arrivati a casi limite come
quello di gara 3 della finale scudetto (è solo un esempio) trasmessa per 10
minuti senza nemmeno far vedere la fine della partita, ma solamente la parte
centrale, precludendo ai telespettatori la visione della conclusione di un match
del campionato che assegnava uno scudetto frutto di una sudatissima stagione.
Tutto questo ha fatto da prologo
all’inizio dell’estate, periodo dell’anno passato con il fiato sospeso da
tanti tifosi del basket per il timore della scomparsa della propria squadra.
Siamo francamente tutti stanchi
di vedere scomparire piazze storiche, che hanno fatto la storia di questa
disciplina, come è ora di cacciare “uomini d’affari” ed
“avventurieri” che con l’avvallo di questa Lega Basket, per il capriccio
di un momento, cancellano decenni di storia.
Quindi
noi oggi siamo qui per manifestare le nostre posizioni su :
TITOLI
SPORTIVI:
Dire basta una volta per tutte alla compra-vendita dei titoli sportivi, causa della perdita del senso d’identità di questo sport.
In un paese come il nostro legato molto alle tradizioni ed al campanilismo , come si pensa di poter cancellare da un giorno all’altro piazze storiche come Venezia, le due Livornesi (Libertas e Pallacanestro), Gorizia, Torino, o piazze più giovani ma passionali come sono state Mestre, Desio, Verona, senza pagare uno scotto?
I Sig.i della Lega ed i Sig.i proprietari farebbero meglio a capire che la realtà italiana non è la realtà americana, qui le passioni ed i pubblici del basket, non si costruiscono in un anno o due, ma nascono dalla competenza e dalle tradizioni decennali, le novità in questo sport durano un anno o due poi la gente si annoia e torna a seguire il calcio.
Laddove il basket ha una
tradizione lunga e consolidata (Bologna, Pesaro, Varese,…) lo zoccolo duro di
tifosi è sempre garantito e sempre lo sarà, perché da quando la gente è nata
c’è sempre stata una squadra, un padre che porta il figlio al palazzetto o
una squadra di minibasket con cui si incomincia a praticare uno sport.
Noi proponiamo
la fine del mercato dei diritti sportivi delle squadre di basket e la consegna
del titolo sportivo alle città di appartenenza , con il conseguente divieto di
compra-vendita degli stessi.
In questa maniera quindi, chi avrà
problemi economici e non potrà più permettersi la categoria d’appartenenza
subirà la sorte delle squadre calcistiche, ovvero l’iscrizione alla prima
categoria non professionistica, ma mantenendo il diritto di restare nella
propria città.
TRASMISSIONI
TELEVISIVE:
Chiediamo un contratto televisivo serio, che non sia capestro (trasmettendo partite alle 15:00 di Martedì pomeriggio per esempio) e che sia in chiaro, preferibilmente su una emittente nazionale, per ovvi motivi di visibilità più completa.
In alternativa su una rete privata che pero’ abbia un circuito di reti locali che copra il territorio nazionale.
Insomma i signori della Lega e le società riusciranno a rinunciare alle briciole del contratto Rai, per avere pero’ una visibilità televisiva maggiore e quindi un probabile maggiore interesse degli sponsor (con conseguente aumento delle entrate)?
Terminato il corteo i Gruppi Ultras si riuniranno per parlare, oltre che di queste tematiche riguardanti più in generale il nostro sport, anche di temi inerenti al mondo delle curve, quali:
- Lotta al caro biglietti per cercare di tutelare quei tifosi che seguono la loro squadra ovunque, invece che penalizzarli con prezzi proibitivi e a volte con insufficienza di biglietti riservati agli ospiti.
-
Repressione in atto nei nostri
confronti e la nostra denuncia di incostituzionalità verso alcuni provvedimenti
rivolti al nostro ambito ed impuniti nel resto della società civile (…altro
che palazzetto o stadio regno dell’impunità!).
Ecco tutto questo lo poniamo
all’attenzione di Lega Basket, Società Sportive, tifosi del basket, stampa ed
opinione pubblica. Non sono elucubrazioni di pazzi scatenati, ma di gente che
vuole tornare a seguire uno sport genuino, lontano da un mercato che calpesta ed
offende tradizioni, emozioni e sentimenti di noi tifosi.
COORDINAMENTO
ULTRAS DEL BASKET