Nominata anche bena, hena, aena.
Originariamente indicava una cannellina d'avena nella quale era stata escissa un'ancia e
successivamente il complesso di diverse canne con bocchino.
In ogni parte della Sardegna veniva usato come materiale da costruzione qualsiasi tipo di canna
comune, purchè matura e stagionata.
La bena semplice è costituita da una trumbitta che si incastra in un tubo risuonatore. La
trumbitta è costituita da una cannellina sottile, dove viene escissa un'ancia battente
rivolta all'ingiù. L'ancia viene scorticata e sgrossata sino a trovare la tonalità desiderata.
Il tubo risuonatore è un tubo di canna che presenta quattro fori: tre nella parte superiore e uno in
quella inferiore. Quest'ultimo foro, che ha la funzione di registro, può essere scavato a
seconda degli effetti desiderati, sia nel tubo della trumbitta che nel tubo risuonatore.
Sui fori anteriori si sviluppa invece la melodia.
Molto spesso si trovano degli esemplari composti da tre tubi, l'uno incastrato nell'altro, il
più grosso dei quali, ossia il terzo, presenta come quello centrale tre fori superiori che non
vengomo mai chiusi ma servono per l'intonazione dello strumento in fase di costruzione.
tratto da: "Gli strumenti della musica popolare della Sardegna" di Giovanni Dore
edizioni 3T Cagliari - 1976
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