A Capobianco risponde... Capobianco

- Meno protagonismo elettorale e più consistenza -





Il Signor Capobianco (Rifondazione Comunista) forse troppo precocemente immerso nella virtuale campagna elettorale che precede le elezioni del 2004, probabilmente non ha tempo per rileggere i verbali delle sedute consiliari e comunitarie nelle quali è uso elargirci, con grande generosità, il frutto della propria istintiva ed estemporanea eloquenza, tanto meno le interviste rilasciate a caldo ai fogli locali.

Per la risposta non userò parole mie, bensì parole dello stesso signor Capobiano, desunte dai verbali e dai giornali.

- La Voce, 1 giugno 2002, successivamente al “no” del Sindaco all’ipotizzata centrale termoelettrica:

«...Capobianco, che nell’assemblea dei capigruppo di ieri mattina ha annunciato un’interrogazione per oggi e si è dissociato fermamente dagli ultimi sviluppi” [dichiarata avversione dell’Amministrazione comunale]: “E’ stata una decisione frettolosa dettata più dall’emotività che dalla razionalità. [“Frettolosa”? Il Sindaco conosceva i progetti della Buzzi Unicem/E.On Energie almeno da marzo e li aveva considerati ‘top secret’!]. Non è giusto lasciarsi condizionare così da comitati di protesta e allarmismi... “ricordando quindi come” la ditta abbia speso tempo e denaro per una serie di indagini tanto approfondite e non prendendola neppure in considerazione la si è trattata veramente male».

Verrebbe voglia di aprire una colletta.

- Verbale Consiglio Comunale 6 giugno 2002, pagine 3 e 4: «il sottoscritto Capobianco Salvatore, capogruppo consiliare del Partito della Rifondazione Comunista, chiede che vengano rese note, in maniera più circostanziata e dettagliata possibile, al Consiglio Comunale di questa città le motivazioni che hanno spinto questa Amministrazione Comunale a respingere, senza riserva alcuna e in assenza di un progetto vero e proprio, lo “studio di fattibilità” di riconversione industriale e qualificazione ambientale proposto dall’Azienda menzionata in oggetto» [leggi centrale termoelettrica da 800 Mega Watt].

«... il mio pubblico dissenso su come la vicenda Buzzi-Unicem-E.On Italia sia stata così frettolosamente e pregiudizialmente liquidata senza che vi sia stato nel merito un vero e proprio contraddittorio, o meglio ancora, una contro istruttoria che avesse sostenuto in maniera forte, razionale e obiettiva l’incompatibilità con la nostra area territoriale l’eventuale formulazione di un progetto basato al momento su uno “studio di fattibilità” discutibile, ma non per questo essere oggetto di ripulse pregiudiziali e pretestuose».

L’italiano scorre poco ma è testuale: «In ogni modo, sin d’ora questo Gruppo Consiliare esprime, in assenza di progetti o prospettive alternative, la piena solidarietà all’Azienda e in particolare a tutti i dipendenti...». Posizioni evidentemente inconciliabili che non dovrebbero sfuggire ad un vecchio comunista.

Verbale Consiglio del 20 giugno 2002 della Comunità Montana Valmarecchia, da pagina 25 a pagina 32: «Qui abbiamo una grande ostilità nei confronti dell’ipotesi di una centrale termoelettrica, e invece nessuna contrarietà, a quanto sembra, nei confronti dell’inceneritore di Coriano... Il problema è che quando una società presenta uno studio di fattibilità e neanche dopo una settimana si arriva ad una forma di animosità, di ostilità, allora cascano un po’ le braccia... Non è che mi schiero a favore della centrale, però mi schiero a favore dell’obiettività, a favore di una discussione aperta, perché non dobbiamo discutere all’interno di un cortile... La situazione è molto incandescente, non è stata affrontata in maniera pacata come è stata affrontata in altra realtà, e faccio riferimento a Cairo Montenotte».

A Cairo Montenotte, è appena il caso di ricordarlo, si è ricorsi al referendum. Ricorso che sarebbe al momento impossibile a Santarcangelo non essendosi ancora provveduto a predisporre il relativo regolamento, nonostante lo richiedano migliaia di cittadini, tra i quali gli stessi che a Torriana il 20 giugno fischiarono il signor Capobianco. «Io poi ad un certo punto mi sono un po’ meravigliato di tutto questo polverone sui giornali, è stato un po’ esagerato francamente... La preoccupazione rimane, il comitato di cittadini non è che si debba sciogliere, ci mancherebbe altro, è tutta fatica vostra, è tutta attività vostra, ben venga un minimo di campanello di allarme, però vi inviterei a non essere così apprensivi più di tanto... però attenzione che al posto di una centrale termoelettrica venga fuori una bella speculazione edilizia... Cari concittadini, io so benissimo che a voi piace sentire solo una certa musica, ma io non sono pagato per dir solo quello che piace a voi, quindi stasera scopriamo cosa interessa di più a voi... E fischia, e fischia a tua sorella... Per fortuna non sono venuto a Palazzo Marcosanti, questo è la dimostrazione e hanno fatto bene anche i dirigenti dell’azienda Unicem a non venire a Palazzo Marcosanti, perché voi volete sentire solo quello che vi fa comodo e vi fa piacere, questa è la conclusione. Va bene, grazie, nessuno vi ha chiesto il voto, per fortuna, tenendo presente che voi fraintendete sempre tutto».

I verbali delle sedute sono atti pubblici, di cui chiunque può richiedere copia, come tutti possono assistere alle sedute consiliari. Peccato lo facciano in pochi, che oltre ad esprimere un voto ogni cinque anni, hanno anche il diritto-dovere di controllare gli eletti.

«La posizione di questa Amministrazione è una posizione molto debole, succube di una certa opinione pubblica e strumentalizzata... Non possiamo lasciare le sorti e il destino delle nostre comunità nelle mani dei comitati... A me e al partito della Rifondazone Comunista di Santarcangelo e dintorni non sta bene che un comitato, rispettabile, nessuno lo mette in dubbio, deve arrogarsi questa autorità di dire da subito no. Sarebbero questi i professionisti che ci devono dire no? Questo gruppo di professori e dottori, non so di quale provenienza, che ci devono dire no, a Santarcangelo non si deve neanche discutere della fattibilità di uno studio... Io rivendico l’autorità delle istituzioni, di fronte a una certa opinione, di fronte a certi comitati, di fronte a certi professori di turno» (Verbale Consiglio 06.06.2002, pag. 6).

Sarebbe stato sufficiente leggere con più attenzione Liberazione (organo del partito del signor Capobianco) per avere le idee più chiare e, probabilmente, in possesso di qualche conoscenza in più, evitare prese di posizione superficiali e nel contempo arroganti, che ricordano i tempi che hanno contribuito a creare personaggi quali un tale Berlusconi... e probabilmente il sorgere di tanti comitati, dai componenti dei quali, tuttavia, neppure il signor Capobianco disdegnerebbe di essere votato.

Quanto, infine, al rapporto tra Comitati italiani, è graniticamente solidale. Ci si scambiano le esperienze perché, purtroppo, sono ovunque le stesse. Confortante sapere che nelle altre località (esempio San Pietro in Casale di Bologna) il partito del signor Capobianco è in prima linea a fianco dei Comitati.

Mirella Canini Venturini

CCTSA - Comitato Cittadino Tutela

Salute e Ambiente in Valmarecchia