“FILO DIRETTO” CON IL SINDACO

DI SANTARCANGELO DI R.

Santarcangelo di R., 20 maggio 2002

Preg.mo Signor Sindaco del

Comune di Santarcangelo di R.

Mi permetto sottoporLe alcune brevi considerazioni in ordine alla composizione della Commissione Edilizia.

Mi riferisco all’orribile avviso pubblico concernente la candidatura di “esperti”, in particolare la presenza dell’agronomo, una sorta di semplicistico “AAA cercasi”.

Nel Consiglio comunale del 28 settembre 2001, esaminando e votando l’art. 15 lett. c), accogliendo il mio emendamento, si era parlato di “esperti agronomi”, come puntualizzò anche il collega Scarponi, riferiti a “dottori agronomi” e “periti agronomi”: “Ci sono gli Albi dei dottori agronomi e ci sono gli Albi dei periti agronomi”.

Nessuno trovò da ridire in ordine al mio emendamento fatto proprio, mi parve, anche dal collega Scarponi, tant’è che venne approvato all’unanimità.

Non avrebbe allora avuto maggior senso e rispetto rivolgersi all’Ordine degli Agronomi che anche per la provincia di Rimini ha sede a Cesena?

Mi sembra che il dépliant - che riporta i contenuti del manifesto - banalizzi le stesse figure degli ‘esperti’ e si presti a qualunque interpretazione.

Non era questo il senso della mia proposta, ché anzi intendeva valorizzarne la presenza: «A maggior chiarimento della mia insistenza anche in Commissione, preciso che l’importanza dei dottori agronomi riguarda essenzialmente il verde, regolato dall’art. 9 della Costituzione e dal Decreto Legislativo 29 ottobre 1999, n. 490. Nell’approvazione di progetti di case private o di lottizzazioni che rientrano nell’edilizia perequata, la piantumazione e il verde sono fondamentali e debbono rispettare determinati criteri pratici quali: piante a rapido sviluppo, non soggette o scarsamente soggette a malattie, facilità di manutenzione, impianto di irrigazione, scelta di piante certificate e con relativo ‘passaporto’ fitosanitario, adeguata sistemazione del terreno), verifica dell’adattabilità delle piante al clima, alla posizione, all’ubicazione e allo spazio disponibile nel luogo di posizionamento. Ma al proposito occorrerebbe un ‘Regolamento comunale del verde’...».

Se, allorché ci fu proposto di ricorrere all’avviso anziché al bando, ci fosse stata sottoposta la bozza dell’avviso, sicuramente avrei espresso voto contrario.

Poiché ogni esperienza arricchisce, farò tesoro di questa allorché ci imbatteremo in future occasioni, a cominciare dalla verifica delle segnalazioni comprese nelle terne.

Cordialmente

Mirella Canini Venturini

Capogruppo consiliare Verdi Alternativi