VALMARECCHIA: INIZIA L’AVVENTURA

A QUATTRO



L’Unione dei quattro Comuni della Valmarecchia (Verucchio, Torriana, Poggio Berni, Santarcangelo di Romagna) ha avuto il suo battesimo ufficiale nei tempi previsti dalle direttive regionali.

A fare gli onori di casa, al Centro Polivalente di Torriana, il dinamico Presidente della Comunità Montana, Alfredo Arcangeli, che ha aperto i lavori ripercorrendo sinteticamente le tappe salienti del processo di Unione a quattro, “un processo riformatore di grande rilevanza, che va messo al centro di un più ampio e diffuso dibattito e di una consapevolezza collettiva, facendolo uscire dal confronto tra amministratori”. Consapevolezza che sino ad oggi nessuno s’è preoccupato di stimolare, tanto meno di dimostrare, tant’è che il confronto - quando c’è stato - s’è verificato solo tra amministratori, senza neppure approfondirlo più di tanto, anche, probabilmente, perché non s’è registrata quella “forte determinazione politica” alla quale s’è correttamente richiamato il Presidente Arcangeli, tanto meno l’impegno progettuale. Non è un caso che alle sedute di Palazzo Marcosanti non si è mai potuto annoverare un solo cittadino residente nei due comuni. Il riferimento, ovviamente, è all’Unione “dimezzata” a due, a mare di Torriana, che ha concluso silenziosamente la propria esperienza a fine anno.

Le premesse ora ci sono tutte per “traguardare il nuovo ente, non ad un carrozzone ma al livello più alto possibile sotto il profilo della continuità, della snellezza, dell’efficacia dei propri atti, nella capacità di governare con efficacia e dinamismo tutte le competenze, compreso quelle che saranno delegate dai Comuni in materia associata dei servizi”, soprattutto se si accantoneranno le contrapposizioni partitiche e le contrattazioni di schieramento, facendo prevalere i meriti, cioè le capacità, sui bisogni e gli ambiziosi appetiti delle componenti e dei componenti di coalizione.

Il tempo per vedere se  fioriranno le rose è poco, avendo unanimente deciso di giungere all’approvazione dello Statuto il secondo giorno di primavera, a due anni esatti dalla fine della presente legislatura. Sufficiente, però, a constatare se si potrà inaugurare una nuova stagione amministrativa, o celebrare l’autunno di una politica di lottizzazioni ormai alle corde.

Mirella Venturini