Unione Comuni Valmarecchia

 

HO UN SASSOLINO NELLA SCARPA... AHI...

 

 

Com’è mia abitudine, farò un solo intervento, oltretutto per non costringervi ad ascoltare due volte, quindi tediandovi, frustranti recriminazioni, per me, per voi di scarso interesse.

Già la stessa mancanza di pubblicizzazione delle nostre riunioni, dalla quale deriva l’assenza assoluta di pubblico, consolida l’opinione che questa ‘Unione’, sia pure transitoria, rappresenti quasi un fatto ‘riservato’, starei per dire ‘intimo’, della maggioranza.

Tuttavia, se alla maggioranza sono disposta a riconoscere le ‘attenuanti generiche’, non le riconosco alla minoranza, di cui pure faccio parte, per non aver svolto alcun ruolo di stimolo, propositivo e anche critico. Anche la dura critica, se puntualmente propositiva, rappresenta un indispensabile stimolo a chi governa. Gli Emilio Fede non servono... Assistere a questo Consiglio è un po’ come assistere al Consiglio comunale di Torriana dove, non per colpa di Emanuelli, non esiste minoranza. D’altronde gli stessi comunicati stampa del giorno dopo che evidenziano esclusivamente gli interventi dei vertici di maggioranza, così come avviene per il Consiglio comunale di Santarcangelo, vanno in questa stessa direzione, quasi fosse presente solo la maggioranza, svilendo e snaturando l’essenza della legge 150 “Frattini-Di Bisceglie”.

Una volta l’autocritica era patrimonio e prerogativa della sinistra ma, come diceva Woody Allen, “Cristo è morto e io mi sento quasi male”.

Nella precedente riunione citavo, tra le altre, le Unioni della Valconca e del Sorbara di Modena, in ordine ad effettive gestioni associate di servizi quali la PM e i servizi sociali e cura alla persona. La Regione ne ha tenuto conto nell’elargizione dell’ultimo contributo, elargendo all’Unione di Sorbara 337.882.175 lire, contro i nostri quasi 118, i 341 di Sorbolo e Mezzani, o i 359 dell’Appennino forlivese, o i 165 della Valconca.

In questo caso non posso neppure polemizzare, da romagnolista fanatica come sono, con la Regione emiliana, poiché non s’è trattato di “discriminazione etnica” ma di rigoroso riconoscimento a chi ha saputo mettere insieme nei fatti funzioni e servizi.

Infatti la Regione, nelle schede dei finanziamenti nella provincia di Rimini, evidenzia il maggior contributo all’Unione della Valconca per aver associato  tra le altre funzioni - come si legge - quelle relative alla PM, alla sicurezza e prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro, nonché i servizi extrascolastici per i minori, assegnandole 165 milioni e rotti.

Quanto alla prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro, non è che la nostra Valle non necessiti di iniziative!

Ho parimenti constatato che la Regione emiliana ha premiato quelle Unioni che, oltre ai servizi di cui ho detto pocanzi, hanno messo insieme, nei fatti, i servizi sociali, in primo luogo l’assistenza domiciliare, mentre noi siamo lontani anni-luce da simili realizzazioni, non solo e non tanto perché l’Unione era a due, ma perché, anche quando saremo quattro, dovremo scontrarci con ottiche diverse, oltre che da ordini di scuderia politico-istituzionale. Il terreno andava evidentemente già preparato in questa prima fase a due.

Dall’esame delle schede di tutte le Unioni ho riscontrato che ad alcune sono stati elargiti contributi persino per le vacanze degli anziani...

Quanto alla PM, il 5 novembre la Giunta regionale ha deliberato la determinazione dei criteri, modalità e termini per la concessione di tributi agli Enti locali per la realizzazione, in forma associata, di progetti volti alla soluzione di rilevanti problematiche di PM, applicando l’art. 224 della legge regionale n. 3 del 1999. Poiché concorreremo senz’altro all’attribuzione del contributo, mi piacerebbe conoscere la descrizione degli obiettivi specifici del progetto che si presenterà o si è già presentato, i soggetti coinvolti nel progetto, compresi quelli non istituzionali, tempi, fasi, metodologia, indicazione delle strutture organizzative coinvolte, responsabile del progetto e altro. Il termine per la presentazione mi pare scada domani, 30 novembre.

Nel nostro caso la Regione emiliana non ci ha ammesso quattro servizi e funzioni non meritevoli di contributo perché:

- la voce “relazioni sindacali” non è risultata effettiva;

- l’armonizzazione dei regolamenti del personale non  ancora avvenuta, trattandosi di attività ancora solo in progetto;

- l’armonizzazione dei regolamenti edilizi tuttora solo in progetto;

- Polizia Municipale, leggo testualmente: “La gestione associata è inammissibile in considerazione del suo limitato ambito di attività (servizio di pattugliamento notturno). Il Comune di Poggio Berni ha in essere una convenzione, che scade il 31.12.2001, con il Comune di Verucchio per la gestione associata della maggior parte delle funzioni istituzionali di polizia municipale”. Non so sino a che punto l’acquisto del fuoristrada rientri, poiché, lo ripeto per l’ennesima volta, a noi è sempre stata richiesta solo la votazione di atti dovuti per titoli.

Nei 118 milioni attribuitici dalla regione emiliana sono compresi però 10 milioni per accoglienza, informazione e promozione turistica. Non so se l’età mi ha annebbiato la vista, ma per quanto mi sia sforzata, non ho potuto ricordare dove ho visto tale servizio ammesso a contributo.

In questo Consiglio non è mai stata spesa una parola che andasse in direzione della tutela ambientale, mentre Dio sa quanto necessiterebbe un maggiore interesse, collegato ai comuni di tutta la Valle. Ma noi non abbiamo mai approfondito un solo problema, solo votato atti dovuti per titoli.

L’ipotesi di un anfiteatro a Poggio Berni, infine, non mi trova contraria, perché, se ben condotta, potrebbe significare anche un importante fattore promozionale estivo per la località, oltre che culturale per tutti. Tuttavia mi disturba il fatto che sia stata inserita all’ultimo momento, senza neppure parlarne nella riunione dei capigruppo, quasi la si volesse far passare a sorpresa. Perché non fare un’analoga sorpresa per il canile e il gattile della Valmarecchia? O, ancor prima, per un progetto di assistenza domiciliare agli anziani e agli emarginati in genere, che non potrebbe non discostarsi da quello delegato acriticamente all’Ausl?

Sino ad oggi non avevo mai espresso un voto contrario, anche quando mi costava sacrificio non farlo. Qualche rara volta ho taciuto per non essere considerata il solito bastian contrario...

Considerando gli aspetti sui quali mi sono soffermata brevemente, poiché avrei potuto continuare a lungo non mancandomi le argomentazioni, e le sorprese dell’ultim’ora,  questa sera cambierò rotta ed esprimerò voto contrario ad ogni deliberazione.



Mirella Canini Venturini

Capogruppo “Ecologia Sociale”

Unione Comuni Valmarecchia

Consiglio del 29.XI.2001