LA LISTA VERDE ALTERNATIVA

CHIEDE UN ATTO DI CORAGGIO

Santarcangelo di R., 23 febbraio 2001

INTERROGAZIONE PER IL CONSIGLIO COMUNALE

DEL 2 MARZO 2001


L’interrogante Mirella Canini Venturini, capogruppo consiliare della Lista Verde Alternativa;

Premesso:

- che non passa giorno che qualcuno, nel nostro Comune, cittadino o consigliere comunale che sia, non invochi misure di sicurezza;

- che alla necessità di sicurezza non sempre si può corrispondere con l’adozione di porte blindate o inferriate, tanto meno con iniziative plateali che tendono solo a catturare il consenso elettorale;

- che da tempo avanza, anche nel nostro Comune, una sorta di “cancro sociale”, più difficilmente controllabile poiché raramente viene allo scoperto, costituito da vere e proprie sètte - o presunte tali -, oltre che da ciarlatani e guaritori variegati che, sfruttando situazioni di disperato disagio, riescono a manipolare le menti, quasi sempre per raggiungere determinati scopi economici;

- che il preoccupante aumento di ammalati di depressione costituisce un terreno fertile per il propagarsi di questo “cancro sociale”;

- che tali “formazioni” hanno già prodotto nel e dal nostro stesso Comune danni considerevoli, senza che si sia levata una voce al riguardo;

- che lo stesso caso portato alla pubblica opinione lunedì 19 febbraio 2001 dalla trasmissione I fatti vostri da un padre disperato, è partito da Santarcangelo il 19 febbraio 1999;

- che pur non essendo più in vigore da una ventina d’anni la normativa che puniva il reato di plagio, non difettiamo di altre normative atte a identificare e punire altri gravi reati quali l’abuso della professione medica, il mestiere di ciarlatani e altre attività dirette “a speculare sull’altrui credulità o a sfruttare od alimentare l’altrui pregiudizio” (vedi Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza e D.Lgs n. 480 del 13.07.1994);

- che la Circolare del Ministero dell’Interno n. 559/LEG/200.112 bis del 3.10.1994 ha invitato i Prefetti, i Commissari di Governo, i Questori, ecc. ad applicare le sanzioni previste e ad ordinare la cessazione delle attività illegali;

- che si è costituito da tempo un Comitato dei Familiari delle Vittime delle Sètte che si rivolge in particolare a chi ha la conoscenza del territorio perché venga quanto meno smascherato il dilagare di attività illegali, pericolose e devastanti per soggetti che, “psicologicamente manipolati”, vengono ridotti in uno stato di sudditanza tale da subire la sostituzione della personalità e la soppressione del pensiero autonomo, distruggendo intere famiglie;



Ciò premesso


INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA PER CONOSCERE:


a) se non si ritenga opportuno aggiungere al “Progetto sicurezza”, con il quale si è istituito il “vigile di quartiere”, l’obiettivo di smascherare le situazioni illegali testè evidenziate, in sintonìa con le altre forze dell’ordine;

b) se non si ritenga necessario farsi interprete delle anzidette preoccupazioni presso il Prefetto, il Questore e la Magistratura, consapevole che un Comune, da solo, può far poco.

Mirella Canini Venturini