HERA: IL SINDACO CLEMENTINO CI TRANQUILLIZZI

Interrogazione presentata al

Consiglio Comunale del 30 gennaio 2004

__________

       Premesso che:

- la vicenda Parmalat si arricchisce ogni giorno di drammatici ed inquietanti sviluppi;

- Hera SpA all’atto della sua costituzione ha nominato la Deloitte & Touche e l’Arthur Andersen SpA, società che hanno anche valutato la situazione patrimoniale di tutte le ex-municipalizzate, rispettivamente primo e secondo revisore contabile;

- dopo il “caso Enron”, il colosso energetico statunitense fallito, l’Arthur Andersen Italia è stata assorbita proprio dalla Deloitte & Touche;

- recentemente, nell’ambito dello scandalo Parmalat, sono entrati nella lista degli indagati per concorso in aggiotaggio, false comunicazioni sociali e truffa aggravata anche due massimi responsabili della Deloitte & Touche, a causa della certificazione dei bilanci consolidati 2001 e 2002 di Parmalat Finanziaria, documenti nel mirino della magistratura dubbiosa che siano stati “redatti con chiarezza” e rappresentino “in modo corretto e veritiero la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico del gruppo”;

- dalla stampa si apprende che anche i bilanci di altre società che non navigano in acque calme, come Giacomelli, Finmatica e Cirio, avevano l’imprimatur della Deloitte & Touche;

- l’Intesa dei Consumatori ha chiesto il sequestro cautelativo dei capitali della Deloitte & Touche e Grant Thornton, oltre che delle banche, quale garanzia contro future eventuali insolvenze, qualora venissero accertate le responsabilità delle società in discorso;

- i cittadini romagnoli, fra questi i santarcangiolesi, potrebbero avere più di un motivo per non ritenersi garantiti dallo stretto rapporto esistente tra Hera e Deloitte & Touche;

 

interrogo il Sindaco per conoscere

 

se dopo la fusione Arthur Andersen-Deloitte & Touche, Hera ha nominato un nuovo secondo revisore e, in caso affermativo, di quale società si tratta;

se, stante la situazione, non ritenga opportuno chiedere ad Hera di rescindere - o almeno sospendere temporaneamente, fino al chiarimento definitivo delle responsabilità -, il contratto con la Deloitte & Touche e nominare altri revisori non coinvolti in scandali economico-finanziari.



Mirella Canini Venturini

Capogruppo Verdi Alternativi

 

 

Aggiungo poche cose.

I revisori, è noto, risultati nella vicenda della Parmalat, sembrerebbero, la grande falla del sistema; dovrebbero, viceversa, essere la pietra angolare del mercato, garantendo l’affidabilità dei bilanci. Cosa che non sempre è avvenuta, come con Arthur Andersen per Enron o Grant Thornton (oggi Italaudit) e Deloitte per il latte (latte per solo un terzo padano).

Saranno i tribunali a dire se i bilanci non venivano controllati, o venivano controllati sedicentemente dai revisori internazionali, che evidentemente si difendono e non vogliono fare i capri espiatori. Non si può condannare a priori nessuno, ma la prudenza è d’obbligo. Parimenti legittimo chiedersi se anche per altre società non siano in atto esercizi di “finanza creativa”. Del resto che la Deloitte & Touche sia abile lo si è capito quando è riuscita a ricostruire i bilanci dell’IACP di Catania inesistenti dal 1989.

Quando si deliberano operazioni importanti come quella di Hera ci si appella a colossali società di revisione e certificazione, quasi rappresentassero un tempio della verità assoluta. Quello che esce dalle penne dei prestigiosi analisti ed esperti viene presentato come il ‘verbo’ su cui fondi, enti, investitori, risparmiatori e banche incentrano la loro valutazione per dar seguito a determinate scelte, salvo poi dire, come nel caso della Parmalat, che sino a pochi giorni fa non sapevano assolutamente nulla della situazione della società.

Non sarà certamente il caso di Hera, ma una tranquillizzante risposta non disturberebbe, ancor più gradita se data in tempi brevi.

 

______

 

Il Sindaco mi ha risposto che - vista la delicatezza del tema trattato nell’interrogazione - preferisce rispondermi esaurientemente, a seguito di approfondita documentazione, nella prossima riunione consiliare.